Una scossa di terremoto di magnitudo 1.4 gradi della scala Richter è stata registrata alle ore 16 in provincia di Potenza in Basilicata con epicentro nei pressi dei comuni di Lauria, Castelluccio Superiore e Nemoli.

Una scossa di terremoto di magnitudo 1 grado è stata registrata alle ore 13 e 24 in provincia di Perugia tra i comuni di Gubbio, Scheggia e Costacciaro, seguita alle ore 13 e 33 da una scossa di magnitudo 1.4 nei pressi dei comuni di Norcia, Preci. Castelsantangelo sempre in provincia di Perugia. Ancora nei pressi di Gubbio una scossa di magnitudo 1.1 alle ore 15 e 04. 



Alcuni ricercatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (sezione di sismologia e tettonofisica) con l’aiuto di una loro collega dell’Università di Ljubljana in Slovenia hanno individuato i possibili rischi di tsunami nel mar Adriatico. Esistono infatti ben sei faglie che sono in grado di provocare maremoti in caso di eventi sismici, le quali si trovano davanti all’Emilia Romagna, Croazia, Albania e Grecia del nord. Naturalmente dipende tutto dal grado di sismicità dell’eventuale terremoto, ma le onde che potrebbero essere scatenate possono essere più alte di un metro nel Salento e sul Gargano, tra il mezzo metro e il metro nel resto della Puglia e in una parte del Molise. In caso di terremoto nel mare, le onde potrebbero raggiungere la Puglia del sud in 25 minuti di tempo, il Gargano in 55 e l’Abruzzo in 80. In quest’ultima regione il rischio di uno tsunami è però quasi del tutto inesistente in quanto ci sono poche pianure costiere, dicono gli studiosi. In sostanza il pericolo è assai limitato in quanto le faglie esistenti nel mar Adriatico non sono di tipo crostale sono cioè più superficiali di quella che causò il terribile terremoto che distrusse Messina.



Nuove lievi scosse di terremoto sono state registrate in provincia di Macerata, nelle Marche, nella stessa area dove poco fa si è verificato un sisma di magnitudo 3 che è stato avvertito in numerosi comuni della zona. Come riporta l’Ingv, almeno tre lievi scosse sono avvenute nelle ultime due ore, ma di magnitudo decisamente inferiore: alle 13.15 è stato rilevato un terremoto di magnitudo pari a 1.8 gradi della Scala Richter con epicentro nei pressi dei comuni di Ripe San Ginesio (Mc), Sant’Angelo In Pontano (Mc) e San Ginesio (Mc), mentre alle 13.30 un altro sisma ha raggiunto magnitudo 1.7 tra i comuni di Visso (Mc), Preci (Pg) e Piè Del Sasso (Mc). Infine una scossa di magnitudo 1.4 è stata registrata a poca distanza dai comuni di Sant’Angelo In Pontano (Mc), Ripe San Ginesio (Mc) e Colmurano (Mc).



Alle 12.27 si è verificata una forte scossa di terremoto nelle Marche, a Porto Recanati (in provincia di Macerata). Il fenomeno sismico ha superato di un punto la soglia di percezione – fissata a 2 M – e in città e provincia gli abitanti hanno dunque avvertito la scossa. Fortunatamente non si registrano danni, ma solo tanta paura e sui social, per esempio su twitter, gli utenti commentano così: “terremoto a Loreto non ci sono danni a strutture e bambini della scuola. Solo paura”, oppure “Terremoto 3.0 a Porto Recanati!! E chi ci dorme stanotte a Civitanova”. E ancora: “A #Recanati si è sentita forte e chiara! ma tutto ok!”.

Trema ancora la terra nelle Marche, dove pochi minuti fa è stato avvertito un terremoto di magnitudo pari a 3 gradi della Scala Richter. L’epicentro è stato localizzato in mare nei pressi della costa, ma la scossa si è verificata superficialmente e questo ha fatto sì che venisse avvertita in numerosi comuni della provincia di Macerata e di quella di Ancona. I comuni più vicini al punto in cui il sisma si è generato (non più di dieci chilometri) sono Loreto (An), Porto Recanati (Mc) e Potenza Picena (Mc), mentre quelli distanti tra i dieci e i venti chilometri sono Camerano (An), Castelfidardo (An), Numana (An), Sirolo (An), Civitanova Marche (Mc), Montecosaro (Mc), Montelupone (Mc), Morrovalle (Mc), Montegranaro (Ap), Porto Sant’Elpidio (Ap) e Sant’Elpidio a Mare (Ap).

Tre terremoti sono avvenuti poco fa in rapida sequenza in provincia di Catanzaro, Calabria. Secondo i dati raccolti dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), le scosse sono avvenute tra le 10.05 e le 10.18 di oggi rispettivamente con una magnitudo pari a 2.7, 3 e ancora 2.7 gradi della Scala Richter. Il distretto sismico coinvolto è quello della Piana di Sant’Eufemia, pianura calabrese chiamata anche Piana di Lamezia Terme, mentre i comuni più vicini all’epicentro (massimo 10 km) sono Amaroni (Cz), Amato (Cz), Borgia (Cz), Caraffa Di Catanzaro (Cz), Cortale (Cz), Girifalco (Cz), Jacurso (Cz), Marcellinara (Cz), Miglierina (Cz), San Floro (Cz), Settingiano (Cz), Squillace (Cz), Tiriolo (Cz) e Vallefiorita (Cz). Gli altri comuni interessati, ma distanti tra i dieci e i venti chilometri dall’epicentro, sono Panettieri (Cs), Argusto (Cz), Carlopoli (Cz), Cenadi (Cz), Centrache (Cz), Chiaravalle Centrale (Cz), Cicala (Cz), Feroleto Antico (Cz), Fossato Serralta (Cz), Gagliato (Cz), Gasperina (Cz), Gimigliano (Cz), Maida (Cz), Montauro (Cz), Montepaone (Cz), Olivadi (Cz), Palermiti (Cz), Pentone (Cz), Petrizzi (Cz), Pianopoli (Cz), San Pietro A Maida (Cz), San Pietro Apostolo (Cz), San Vito Sullo Ionio (Cz), Satriano (Cz), Sellia (Cz), Serrastretta (Cz), Simeri Crichi (Cz), Sorbo San Basile (Cz), Soverato (Cz), Stalettì (Cz), Taverna (Cz), Lamezia Terme (Cz), Filadelfia (Vv) e Polia (Vv).

Un terremoto di magnitudo 2 è stato avvertito questa notte in provincia di Pisa (Toscana). La scossa si è verificata poco prima dell’una nel distretto sismico delle Colline Metallifere, a non più di dieci chilometri di distanza dai comuni di Sassetta (Li), Suvereto (Li) e Monteverdi Marittimo (Pi). Gli altri comuni coinvolti, ma distanti tra i dieci e i venti chilometri, sono Bibbona (Li), Campiglia Marittima (Li), Castagneto Carducci (Li), San Vincenzo (Li), Casale Marittimo (Pi), Castelnuovo Di Val Di Cecina (Pi), Guardistallo (Pi), Montescudaio (Pi), Massa Marittima (Gr) e Monterotondo Marittimo (Gr). Un altro terremoto di magnitudo 2.6 è avvenuto vrso le 9 del mattino in mare, al largo della costa siciliana settentrionale: in questo caso il distretto sismico coinvolto è quello delle Isole Lipari, ma nessun comune italiano è presente in un raggio di venti chilometri dall’epicentro.