Trema ancora la terra in provincia di Perugia (Umbria), dove l’Ingv ha registrato poco fa due lievi scosse di terremoto. Gli eventi sismici si sono verificati tra le 17.45 e le 18.05, rispettivamente con una magnitudo pari a 1.1 e 1.2 gradi della Scala Richter. Il primo è avvenuto a non più di venti chilometri dai comuni di Fossato Di Vico (Pg), Gualdo Tadino (Pg) e Sigillo (Pg), mentre il secondo ha coinvolto i comuni di Pietralunga (Pg), Gubbio (Pg) e Cantiano (Ps). Poco prima, invece, un terremoto di magnitudo 1.8 è stato avvertito nella provincia di Messina in Sicilia, a poca distanza dai comuni di Santa Marina Salina (Me), Malfa (Me) e Leni (Me).



La scossa di magnitudo 3.8 avvenuta oggi in Liguria “è stata molto forte, si è sentita soprattutto ai piani alti e c’è stata un pò di paura ma, al momento, non risultano danni”. Lo ha detto all’Adnkronos l’assessore della Regione Liguria alla Protezione Civile, Raffaella Paita, spiegando di aver parlato anche con il sindaco di Santo Stefano d’Aveto, uno dei comuni dove il sisma si è avvertito di più, “mi ha confermato che non si sono avuti danni né a persone né a edifici. Anche dai primi riscontri con i vigili del fuoco – ha aggiunto l’assessore – non risultano danni. Comunque siamo in stato di Allerta idrogeologico e quindi la Protezione Civile è aperta 24 ore su 24, sarebbe pronta a intervenire in ogni momento”.



Una scossa di terremoto di magnitudo pari a 2.3 gradi sulla Scala Richter è stata registrata oggi alle ore 14.11 in provincia di Palermo (Sicilia): l’epicentro del sisma, come riportato dall’Ingv, è stato localizzato nei pressi delle Madonie e dei comuni di Caltavuturo (Pa), Collesano (Pa), Polizzi Generosa (Pa), Sclafani Bagni (Pa) e Scillato (Pa), alle coordinate 37.8442°N, 13.9407°E e a una profondità di 6 chilometri. Gli altri comuni coinvolti, ma leggermente più distanti dall’epicentro (tra i 10 e i 20 chilometri) sono quelli di Aliminusa (Pa), Bompietro (Pa), Campofelice Di Roccella (Pa), Castelbuono (Pa), Castellana Sicula (Pa), Cerda (Pa), Gratteri (Pa), Isnello (Pa), Lascari (Pa), Montemaggiore Belsito (Pa), Petralia Soprana (Pa), Petralia Sottana (Pa), Sciara (Pa), Valledolmo (Pa), Blufi (Pa), Resuttano (Cl) e Vallelunga Pratameno (Cl).



Una scossa di terremoto di magnitudo 1.7 gradi della scala Richter è stata registrata alle ore 9 e 56 in provincia di Cuneo, tra i comuni di Tettorosso, Dronero, Villar San Costanzo. Alle ore 10 e 49 un sisma di magnitudo 1.4 gradi si è verificato in provincia di Macerata tra i comuni di Urbisaglia, Colmurano e Loro Piceno. Una scossa di 1.6 gradi invece è stata registrata in provincia di Bologna tra i comuni di Castel D’Aiano, Montese e Gaggio Montano alle ore 11 e 55.

Decine le chiamate effettuate in queste ore dai cittadini alle centrali operative dei vigili del fuoco e delle polizie municipali dopo la forte scossa di terremoto di magnitudo 3.8 gradi sulla Scala Richter avvenuta questa mattina in Liguria nei pressi dei comuni di Né e di Rezzoaglio (ma avvertita fino a Genova e nel Tigullio). “Abbiamo sentito un boato e una scossa – ha detto il sindaco di Santo Stefano d’Aveto, Maria Antonietta Cella, a LaPresse – C’è stato un movimento del terreno ma nessun danno nelle frazioni. Solitamente queste scosse hanno un epicentro molto profondo. In questo caso lo è stato meno, solo 12 chilometri, quindi iniziamo a preoccuparci”.

I commenti di chi ha sentito la scossa di terremoto di stamane, e sono in tanti, sono tutti incentrati sul parallelismo fra alluvioni e sisma. La scossa infatti è stata registrata proprio nell’entroterra di quelle zone che solo poche settimane fa sono state devastate dalle piogge e dall’esondazione dei fiumi, tra Genova e Chiavari. “Dopo l’alluvione non ci facciamo mancare niente” si legge tra i commenti su twitter; o anche “tutto frana tutto allaga tutto trema”. Visioni apocalittiche si sprecano fra i commenti di una popolazione messa a dura prova dalla natura. Gente in strada a Genova e un po’ in tutte le cittadine del Levante, soprattutto sull’Appennino, a Santo Stefano d’Avello nelle cui vicinanze si trova l’epicentro.

Paura a Genova, in Liguria, dove pochi minuti fa è avvenuto un terremoto di magnitudo 3.8. E’ l’Ingv a far sapere che la scossa si è verificata alle 10.34 di oggi nell’area della Valle del Trebbia nei pressi dei comuni di Rezzoaglio (Ge) e Santo Stefano D’Aveto (Ge), gli unici presenti in un raggio di dieci chilometri dall’epicentro. Anche l’ipocentro è molto superficiale (12 km), quindi la scossa deve essere stata distintamente avvertita a molti chilometri di distanza. Gli altri comuni interessati, ma distanti tra i 10 e i 20 km, sono Borzonasca (Ge), Fascia (Ge), Fontanigorda (Ge), Gorreto (Ge), Mezzanego (Ge), Montebruno (Ge), Rovegno (Ge), Bobbio (Pc), Cerignale (Pc), Coli (Pc), Corte Brugnatella (Pc), Ferriere (Pc), Ottone (Pc) e Zerba (Pc). Non si hanno al momento notizie di danni o feriti, ma ulteriori aggiornamenti arriveranno a breve.

Due terremoti sono stati registrati questa mattina in provincia di Ancona nelle Marche. Come fa sapere l’Ingv, il distretto sismico coinvolto è quello del Monte Conero, dove verso le 9 di oggi si sono verificate due scosse di magnitudo rispettivamente pari a 2.9 e 2.5 gradi della Scala Richter. In entrambi i casi l’epicentro è stato localizzato a non più di dieci chilometri dai comuni di Agugliano (An), Camerata Picena (An), Chiaravalle (An), Falconara Marittima (An), Montemarciano (An), Monte San Vito (An), Offagna (An), Polverigi (An) e Santa Maria Nuova (An). Gli altri comuni interessati, ma distanti tra i dieci e i venti chilometri dal punto in cui le scosse si sono generate, sono Ancona (An), Belvedere Ostrense (An), Camerano (An), Filottrano (An), Jesi (An), Monsano (An), Morro D’Alba (An), Osimo (An), San Marcello (An) e Montefano (Mc).