Alle ore 10.31 l’Ingv ha registrato una forte scossa in Campania, nel distretto sismico della Costa campana meridionale. Il moto ha presentato un’intensità pari a 2.3 mg ed è stato individuato alle seguenti coordinate geografiche: 40.4405°N, 15-0405°E. I comuni che entro i 10 chilometri dall’epicentro (situato a 5.5 km) hanno percepito il sisma sono quelli, tutti in provincia di Salento di Albanella, Capaccio, Giungano, Ogliastro Cilento e Trentinara; mentre nell’area compresa tra 10 e 20 km ecco (sempre in provincia di Salento) Agropoli, Altavilla Silentina, Battipaglia, Castelcivita, Castellabate, Castel San Lorenzo, Cicerale, Controne, Eboli, Laureana Cilento, Omignano, Orria, Perdifumo, Perito, Prignano Cilento, Roccadaspide, Rutino, Serramezzana, Sessa Cilento e Torchiara.



Dopo la violenta scossa registrata alle 05.54 in provincia di Frosinone, l’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia ne ha rilevata una seconda, alle 08.07 nel distretto sismico del Metauro, regione al confine tra l’Umbria e le Marche. Il moto, con epicentro a 9.2 chilomentri di profondità, è stato individuato alle seguenti coordinate geografiche: 43.436°N, 12.4687°E. L’unico comune coinvolto entro 10 km dall’epicentro è quello di Pietralunga (Pg), mentre nel raggio compreso tra 10 e 20 troviamo Gubbio (Pg), Montone (Pg) e UMbertide (Pg), in Umbria e Apecchio, Cantiano e Piobbico nelle Marche. 



Una scossa di terremoto del 3.4 grado della scala Richter si è verificata nelle primissime ore dell’alba in provincia di Frosinone. L’ipocentro molto superficiale, la profondità è stata calcolata dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) a 9,6 chilometri sotto la superficie, ha contribuito a una percezione molto netta del sisma da parte della popolazione, comprensibilmente spaventata, ancora dentro le proprie case per la notte. Non risultano al momento vittime o danni a seguito della scossa, mentre in diversi paesi del frusinate si è registrata una certa paura. Ecco quanto diffuso dall’INGV. Un terremoto di magnitudo(Ml) 3.4 è avvenuto alle ore 05:54:58 italiane del giorno 17/Feb/2014 (04:54:58 17/Feb/2014 – UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico dei Monti della Meta-Le Mainarde. I comuni coinvolti sono stati: GALLINARO (FR) PICINISCO (FR) SAN DONATO VAL DI COMINO (FR) SETTEFRATI (FR) CIVITELLA ALFEDENA (AQ) OPI (AQ) PESCASSEROLI (AQ) VILLETTA BARREA (AQ) (entro i 10km dall’epicentro del terremoto); ALVITO (FR) ATINA (FR) BELMONTE CASTELLO (FR) CAMPOLI APPENNINO (FR) CASALATTICO (FR) CASALVIERI (FR) FONTECHIARI (FR) PESCOSOLIDO (FR) POSTA FIBRENO (FR) SAN BIAGIO SARACINISCO (FR) SANT’ELIA FIUMERAPIDO (FR) TERELLE (FR) VALLEROTONDA (FR) VICALVI (FR) VILLA LATINA (FR) SCANNO (AQ) SCONTRONE (AQ) PIZZONE (IS) (entro i 20 km(.



Numerosi terremoti di lieve intensità sono stati registrati questo pomeriggio dai macchinari dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Dopo la scossa di magnitudo 2 avvenuta questa mattina, la terra continua a tremare soprattutto in provincia di Perugia (Umbria), un’area già ben nota per la sua elevata attività sismica che negli ultimi mesi sta generando tantissimi terremoti fortunatamente non così forti. Gli ultimi sono tutti di magnitudo compresa tra 0.8 e 1.7 gradi sulla Scala Richter, rilevati quasi tutti tra i comuni di Gubbio e Pietralunga, quelli più colpiti. Gli altri comuni coinvolti sono quelli di Cantiano, Scheggia, Trevi, Castel Ritaldi e Montefalco.

Una lieve scossa di 2 gradi della scala Richter è stata registrata alle ore 10 e 11 nel territorio sismico in provincia di Perugia in Umbria. Si tratta del distretto sismico dell’alta val Tiberina soggetto da sempre a eventi sismici. L’epicentro della scossa è stato individuato alle coordinate 43.423°N, 12.4605°E e a una profondità di 4,5 chilometri. I comuni più vicini all’epicentro sono stati quelli di Pietralunga in provincia di Perugia, APECCHIO (PU), CANTIANO (PU), PIOBBICO (PU), GUBBIO (PG), MONTONE (PG), UMBERTIDE (PG).

Un terremoto di magnitudo pari a 2.3 gradi sulla Scala Richter è stato registrato questa mattina, verso le 9.20, al largo della costa di Siracusa in Sicilia. Come riportato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), l’epicentro del sisma è stato localizzato in mare, esattamente alle coordinate 37.0692°N, 15.44°E e a una profondità di 9,4 chilometri, ma a poca distanza dalla costa. Il comune di Siracusa, infatti, risulta presente in un raggio compreso tra i dieci e i venti chilometri dal punto in cui la scossa si è generata. Ieri sera un altro terremoto abbastanza forte di magnitudo pari a 2.9 gradi è stato registrato in provincia de L’Aquila (Abruzzo) nei pressi dei comuni di Barete (Aq), Cagnano Amiterno (Aq), Pizzoli (Aq), Scoppito (Aq), gli unici presenti in un raggio massimo di dieci chilometri dall’epicentro. Gli altri comuni interessati, ma leggermente più distanti, sono quelli di Borbona (Ri), Campotosto (Aq), Capitignano (Aq), L’aquila (Aq), Lucoli (Aq), Montereale (Aq) e Tornimparte (Aq).