Un terremoto di 3.1 gradi di magnitudo Richter è stato registrato alle 22:44 di oggi, martedì 18 Febbraio 2014 in Sicilia, in provincia di Caltanissetta. Nonostante una magnitudo che in senso assoluto non sarebbe sufficiente a creare un grande effetto emotivo nella popolazione, è la scarsissima profondità dell’ipocentro (solo 5 chilometri al di sotto della superficie) ad aver scatenato alcune reazioni nella popolazione. Questo quanto diffuso dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV):un terremoto di magnitudo(Ml) 3 è avvenuto alle ore 22:44:18 italiane del giorno 18/Feb/2014 (21:44:18 18/Feb/2014 – UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico della Sicilia centrale. I comuni interessati entro i dieci chilometri dall’epicentro sono MUSSOMELI (CL) VALLELUNGA PRATAMENO (CL) VILLALBA (CL), i comuni entro i 20 chilometri dall’epicentro sono: ALIA (PA) SCLAFANI BAGNI (PA) VALLEDOLMO (PA) CAMMARATA (AG) CASTELTERMINI (AG) SAN GIOVANNI GEMINI (AG) ACQUAVIVA PLATANI (CL) BOMPENSIERE (CL) CAMPOFRANCO (CL) MARIANOPOLI (CL) MILENA (CL) MONTEDORO (CL) SERRADIFALCO (CL) SUTERA (CL)



Due terremoti sono stati registrati nella notte di oggi, martedì 18 febbraio 2014, in provincia di Perugia (Umbria), un’area già da tempo interessata da un persistente sciame sismico. Secondo i dati riportati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la prima scossa è avvenuta poco dopo l’una con una magnitudo pari a 2.2 gradi sulla Scala Richter e con epicentro a meno di dieci chilometri di distanza dai comuni di Gubbio e Pietralunga. Il terremoto si è generato esattamente alle coordinate 43.3818°N, 12.5033°E e a una profondità di 8,5 chilometri, andando a coinvolgere anche i comuni di Apecchio (Pu), Cantiano (Pu), Montone (Pg), Scheggia e Pascelupo (Pg), Umbertide (Pg), tutti presenti in un raggio compreso tra i dieci e i venti chilometri dall’epicentro. La seconda scossa, di magnitudo pari a 2.3 gradi, si è verificata poco più tardi, alle 2.11 del mattino, nella stessa zona: in questo caso l’epicentro è stato individuato alle coordinate 43.3933°N, 12.4992°E e a una profondità di 8.4 chilometri, ancora una volta nei pressi dei comuni di Gubbio e Pietralunga.

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