Mentre continua lo sciame sismico con Umbria con deboli sismi – decine le scosse registrate anche quest’oggi dall’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia – è stato rilevato, un forte moto tellurico in Sicilia, e in particolare nel distretto sismico delle Isole Lipari. Il terremoto, con epicentro in mare (alla profondità di 9.6 chilomentri) e alle coordinate di 38.5417°N, 14.7812°E, ha presentato un’intensità pari a 2 mg. Tutti i comuni coinvolti fanno parte della provincia di Messina; entro i 10 km dall’epicentro troviamo Leni, Malfa e Santa Marina Salina, mentre nel raggio compreso tra i 10 e i 20 km ecco solamente Lipari.
Sono due, per il momento, le scosse degne di nota che l’Ingv ha rilevato sul territorio italiano. La prima, alle ore 06.39 ha interessato il distretto sismico della Costa calabra occidentale. L’epicentro del terremoto è stato individuato in mare aperto, alla profondità di 72.8 chilomentri e alle seguenti coordinate geografiche: 39.5903°N, 15.7433°E. Nessun comune, entro i 10 km dall’epicentro ha avvertito il sisma, mentre nell’area compresa tra i 10 e i 20 troviamo tutti comuni della provincia di Cosenza: Belvedere Marittimo, Bonifati, Buonvicino, Diamante, Grisolia, Maierà, Sangineto e Santa Maria del Cedro. Poco dopo e poco distante, è la volta della Sicilia. Alle ore 06.56 è il distretto sismico di Patti e di Milazzo ad essere teatro di un moto di magnitudo pari a 2.6. anche in questo caso l’epicentro della scossa si è trovato in mare, lontano dalla costa innanzi a Milazzo, alla profondità di 114.8 km e alle coordinate geografiche di: 38.2765°N, 15.2085°E. Milazzo è l’unica cittadina entro i 10 km ad aver percepito il terremoto, mentre nel raggio compreso tra i 10 e i 20 chilometri troviamo molti comuni in provincia di Messina quali: Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale, Condrò, Furnari, Gulatieri Sicaminò, Merì, Pace del Mela, Roccavaldina, Rodì Milici, San Filippo del Mela, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Spadafora, Torregrotta, Valdina, Venetico e Terme Vigliatore.