Continua a vigilare la situazione l’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia che alle ore 19.16 ha registrato un moto tellurico di magnitudo 2.1 interessare il distretto sismico dell’Appennino Macerataese, coinvolgendo diversi comuni della provincia di Ancona (Fabriano, Sassoferrato, Arcevia, Cerreto d’Esi), di Perugia (Fossato di Vico, Sigillo, Costacciaro, Gualdo Tadino e Scheggia-Pascelupo), Pesaro-Urbino (Frontone, Pergola e Serra Sant’Abbondio) e Macerata (Esantoglia). Il sisma si è propagato alla profondità di 10.9 km e alle coordinare geografiche di 43.3793°N, 12.8183° E.



Anche quest’oggi, giovedì 27 marzo, l’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia ha rilevato moti tellurici sul territorio italiano che hanno superato la soglia di percezione, fissata a 2 punti della scala magnitudo. L’ultimo sisma individuato risale alle15.21, quando una scossa di magnitudo 2.1 si è propagata nel distretto sismico della Costa Calabra Occidentale alle coordinate di 38.7958°N, 15.7203°E e alla profondità di 7.1 km. L’epicentro si è trovato in mare molto distante dalla costa: nessun comune  ha percepito i terremoto. Mentre la penultima scossa registrata, alle 15.14, ha interessato il distretto sismico del Golfo d’Augusta, punta sud-orientale della Sicilia. L’epicentro del terremoto di magnitudo 2.1 è stato individuato, alla profondità di 26 chilomentri e alle seguenti coordinate geografiche: 37.1162°N, 15.2915°E. Ad essere interessata dal forte sisma gran parte della provincia di Siracusa. Entro i 10 km dall’epicentro troviamo solamente Siracusa, mentre nell’area compresa tra i 10 e i 20 ecco Augusta, Florida, Melilli, Siolarino e Priolo Gargallo, tutti in provincia di Siracusa.  

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