L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha diffuso i dati relativi alla scossa di terremoto avvertita in sicili apoco prima delle 22 di oggi. La magnitudo del sisma è stato del 4 grado sulla scala Richter e la profondità dell’ipocentro molto maggiore di quella che era trapelata in un primo momento dalle indiscrezioni (quasi 37 kilometri di profondità). Il terremoto è stato comunque intenso e la scossa prolungata, tanto da renderlo molto sensibile dalla popolazione. Il comunicato che ha diffuso l’INGV è il seguente: “un terremoto di magnitudo(Ml) 4 è avvenuto alle ore 21:52:50 italiane del giorno 08/Mar/2014 (20:52:50 08/Mar/2014 – UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico dei Monti Nebrodi”. I comuni entro i 10 km dall’epicentro sono stati FLORESTA (ME) RACCUJA (ME) SANTA DOMENICA VITTORIA (ME) TORTORICI (ME) UCRIA (ME). Quelli entro i 20 km dall’epicentro: ALCARA LI FUSI (ME) BASICO’ (ME) CASTELL’UMBERTO (ME) FICARRA (ME) FRAZZANO’ (ME) GALATI MAMERTINO (ME) LIBRIZZI (ME) LONGI (ME) MALVAGNA (ME) MIRTO (ME) MOIO ALCANTARA (ME) MONTAGNAREALE (ME) MONTALBANO ELICONA (ME) NASO (ME) PATTI (ME) ROCCELLA VALDEMONE (ME) SAN PIERO PATTI (ME) SAN SALVATORE DI FITALIA (ME) SANT’ANGELO DI BROLO (ME) SINAGRA (ME) BRONTE (CT) MALETTO (CT) RANDAZZO (CT) MANIACE (CT).



L’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia continua a monitorare la situazione sul territorio italiano. L’ultimo terremoto rilevanto registrato risale alle 15.19 nel distretto sismico della Costa calabra occidentale, scossa da un moto di magnitudo 2.9 con epicentro a 2.8 chilometri di profondità e individuato alle coordinate geografiche di 39.7718°N, 15.8087°E, in provincia di Cosenza. Molti i comuni coinvolt, vista la forte intensità del sisma, che comunque non ha causato danni. Entro i 10 km dall’epicentro troviamo dunque Diamante, Grisolia, Maierà, San Nicola Arcella, Santa Domenica Talao, Santa Maria Del Cedto e Scalea. Per quanto riguarda invece la zona compresa tra 10 e 20 km dall’epicentro ecco Aieta, Belvedere Marittimo, Buonvicino, Orsomarso, Papasidero, Praia a Mare, Sangineto, Tortora e Verbicaro.



Mentre continua lo sciame sismico in Umbria, teatro di continue scosse di lieve entità, l’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologi aha registrao un moto di magnitudo 2.5 in Sicilia, nel distretto di Monti Nebrodi. Il sisma è stato rilevato alle 11.10 alle coordinate geografiche di 38.0488°N, 15.0612°E e alla profndità di 8.5 chilometri. Data la forte intensità del terremoto, molti i comuni che lo hanno percepito. Partendo dall’area compresa entro i 10 km dall’epicentro troviamo Basicò, Falcone, Furnari, Mazzarà Sant’Andrera, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Oliveri, San Piero Patti e Tripi, tutti in provincia di Messina. Per quanto concerne invece la zona compresa tra  10 e 20 ecco Antillo, Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale, Floresta, Fondachelli-Fantina, Francavilla di Sicilia, Librizzi, Malvagna, Moio Alcantara, Montagnareale, Motta Camastra, Raccuja, Roccella Valdemone, Rodì Milici, Santa Domenica Vittoria, San’tAngelo di Brolo, Ucria, Terme Vigliatore (sempre in provincia di Messina) e il paese di Castiglione di Sicilia in provincia di Catania.



Sono due, per il momento, le scosse degne di nota che l’Ingv ha rilevato sul territorio italiano nella giornata di sabato 8 marzo. La prima, alle ore 04.59, ha interessato la Campania e in particolare la provincia di Salerno. L’epicentro del terremoto di magnitudo 1.9 è stato individuato, alla profondità di 5.9 chilomentri e alle seguenti coordinate geografiche: 40.4 di Latitudine e 15.0 di Longitudine, 15.2223°E. Ad essere interessata sisma gran parte, come detto, la provincia di Salerno e in particolare i comuni di Agropoli, Ogliastro Cilento e Capaccio. In seguito, alle ore 06.47, il moto tellurico più intenso dello sciame che quotidianamente interessa l’Umbra. Anche quest’oggi, a partire dalla mezzanotte, decine di lievi scosse hanno interessato la regione. La più forte di magnitudo 1.6  si è propagata a 10 chilometri di profondità e alle coordinate geografiche di 42.7 Latitudine e 13.0 Longitudine. I comuni interessati sono quelli perugini di Pietralunga, Cascia, Norcia, Gubbio, Poggiodomo e Cantiano (in provincia di Pesaro Urbino, nelle Marche).