In serata l’Istituto Nazionale di geofisica e di Vulcanologia ha rilevato nuove scosse, seppur molto deboli sul territorio italiano. L’ultima registrata è delle 18.31, che segue quelle delle 18.14, 18.08 e 18.06 nelle Marche e per la precisione in provincia di Macerata. La più forte è quella delle 18.06 con una mangitudo pari a 1.7 della scala Richter, mentre le altre oscillando tra lo 0.4 e l’1. I comuni all’interno dell’area coinvolta sono quelli di Pieve Boviglianza, Camerino, Muccia, Castel Raimondo, Pioraco, Matelica, Visso, Pieve, Pié Del Sasso e Visso. 



Dopo la forte scosse che ha interessato, seppur in maniera assolutamente risibile le cose pugliesi del Gargano, torna a scuotersi la terra in Umbria, regione che ha fatto registrare decine di scosse nel corso della giornata (essendo come sappiamo un’area goegrafica fortemente soggetta ai fenomeni sismici). L’ultimo moto tellurico rilevato è delle 13.54, ma è lievissimo: magnitudo pari a 0.6. L’epicentro della scossa si è trovato a 8.2 chilometri di profondità e alle coordinate di 43.4 di Latitudine e12.5 di Longitudine, interessando Pietralunga e Gubbio (in provincia di Perugia) e Cantiano, nel marchigiano (Pesaro-Urbino). La medesima area, alle 13.42 è stata attraversata da un sisma leggermente più intenso (0.8 mg), ma sempre nettamente al di sotto della soglia di percezione fissata a 2 mg. Ancor prima, ecco un terremoto di 1.7 mg sempre nella stessa regione geografica.



Scossa di terremoto di magnitudo 2.6 gradi della scala Richter a pochi chilometri dalle coste pugliesi, precisamente dal Gargano. La scossa è stata individuata a dieci chilometri di profondità, i comuni più vicini all’epicentro sono stati quelli di Peschici e Vieste entrambi in provincia di Foggia.

Continua lo sciame sismico in Umbria, area estremamente soggetta ai fenomeni tellurici. In mattinata sono state decine le scosse, seppur lievissime, che hanno interessato la regione del Centro Italia. Tra le 10 e le 10.32 sono state registrate 6 deboli scosse di magnitudo compresa tra 0.3 mg e 0.8. Il distretto sismico coinvolto è sempre lo stesso, ed è quello relativo alle coordinate geografiche di 43.4 di Latitudinbe e 12.4 di Longitudine. I comuni coinvolti nell’attività sismica sono quelli in provincia di Perugia di Pietralunga, Gubbio e Montone e quelli marchigiani – in provincia di Pesaro-Urbino – di Cantiano, Apecchio e Piobbico.



Sono due, per il momento, le scosse degne di nota che l’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia ha rilevato sul territorio italiano nella giornata di venerdì 18 aprile. La prima, alle ore 02.40, ha interessato il distretto sismico de La Sila. L’epicentro del terremoto di magnitudo 2.1 è stato individuato alla profondità di 28.6 chilomentri e alle seguenti coordinate geografiche: 39.4547°N, 16.8142°E. A essere interessata dal forte sisma gran parte della provincia di Cosenza e di Crotone. Entro i 10 km dall’epicentro troviamo Bocchigliero (Cs), Caloveto (Cs), Campana (Cs), Mandatoriccio (Cs), Pietrapaola (Cs) e Scala Coeli; mentre nell’area compresa tra i 10 e i 20 ecco Calopezzati (Cs), Cariati (Cs), Cropalati (Cs), Crosia (Cs), Paludi (Cs), Terravecchia (Cs), Castelsilano (Kr), Crucoli (Kr), Pallagorio (Kr), Savelli (Kr), Umbriatico (Kr) e Verzino (Kr). In seguito, alle ore 06.41 è il distretto sismico delle Alpi Cozie aessere teatro di un moto di magnitudo pari a 2.6; in questo caso l’epicentro della scossa si è trovato all’interno della catena montuosa, a 11.3 km di profondità e alle coordinate geografiche di: 44.4737°N, 6.6982°E. Nessun comune ha percepito il moto tellurico. Per quanto concerne invece i terremoti nel mondo, da segnalare quello che alle ore 06.13 italiane, con una magnitudo pari a 6.1, si è propagata al largo della cosa delle Isole Salomone. La profondità fissata è stata d 10 km e alle coordinate di 11.13°S, 164.83°E.