Un terremoto di 3.7 gradi della scala Richter è stato registrato alle 23:27 dalla sala sismica dell’Istituto Nazionalel di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nel bacino di Gubbio. La scossa di terremoto è stata avvertita molto nettamente dalla popolazione, anche per l’avvicinarsi della Pasqua che ha trovato svegli moltissimi abitanti più del solito nella zona. Un elemento decisivo per la percezione sopra la media del terremoto (oltre alla mangitudo significativa) è stata la relativa superficialità dell’origine del sisma, a soli 8,4 km di profondità. Di seguito il comunicato diffuso dopo il terremoto dall’INGV. Un terremoto di magnitudo(Ml) 3.7 è avvenuto alle ore 23:27:53 italiane del giorno 19/Apr/2014 (21:27:53 19/Apr/2014 – UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico del Bacino di Gubbio. C’è un solo comune entro i 10 km di distanza dall’epicentro del terremoto, ed è Gubbio, mentre i comuni entro i 20 km dall’epicentro del sisma sono: CANTIANO (PU) COSTACCIARO (PG) PIETRALUNGA (PG) SCHEGGIA E PASCELUPO (PG) VALFABBRICA (PG)



Continua a tremare, seppur lievemente la terra in Italia. L’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia ha infatti rilevato nuove scosse sul territorio italiano, tutte al di sotto della soglia di percezione fissata a 2 della scala magnitudo. Continua a essere protagonista l’Umbra, regione estremamente soggetta ai moti tellurici, con due nuove scosse di magnitudo 0.7 e 1.1 che hanno interessato l’area geografica di Gubbio, Pietralunga, Scheggia-Pascelupo e Costacciaro. In precedenza, è la volta della provincia di Caserta e di Isernia con un sisma di magnitudo 1.6 che ha riguardato i comuni casertani di Capriati a Volturno e Fontegreca e quello in provincia di Isernia di Monteroduni



L’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia continua a monitorare attentamente i fenomeni sismici. Decine, come ogni giorno, le scosse che interessano il distretto sismico dell’Umbria, regione colpitissima dai moti tellurici. Ma i terremoti registrati sono tutti estremamente deboli tra 0.8 e 1.3 mg. L’area interessata è la provincia di Perugia (Pietralunga, Gubbio, Montone, Scheggia-Pascelupo, Costacciaro) e quella marchigiana di Pesaro-Urbino: Cantiano, Piobbico e Apecchio.

Alle ore 12.35 l’Ingv ha registrato una nuova forte scossa sul territorio italiano. Il sisma ha presentato un’intensità pari a 2.4 mg sulla Scala Richter, interessando i l distretto sismico delle Alpi Pennine alle seguenti coordinate geografiche: 45.8443°N, 7.2°E. La provincia interessa dal fenomeno sismico è quella di Aosta. Entro i 10 chilometri dall’epicentro (individuato a 4.5 km di profondità) troviamo i paesi di Allein, Etroubles, Saint-Oyen e Saint Rhe’my-En-Bosses; mentre nella zona compresa tra i 10 e i 20 ecco che troviamo la stessa Aoesta e Arvier, Avise, Aymavilles, Charvensod, Doues, Gignod, Gresson, Introd, Jovencan, La Salle, Morgex, Ollomont, Oyace, Pollein, Rhemes-Saint-Georges, Roisan, Saint-Christophe, Saint-Nicolas, Saint-Pierre, Sarre, Valpelline e Villeneuve.



L’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia ha rilevato una nuove scosse nello Stivale. Alle ore 11.15 la Basilicata è stata protagonista: la terra della lucana è stata attraversata da una scossa di magnitudo 2 con epicentro a 8.8 chilometri di profondità e alle coordinate geografiche di 40.1878°N, 15-9352°E. Il distretto sismico teatro dl moto è quello del Monte Alpu-Sirini. Entro i 10 km dall’epicentro i comuni coinvolti sono quelli di Castel Saraceno, Moliterno, Sarconi e Spinoso in provincia di Potenza, sempre nel raggio compreso tra i 10 e i 20 troviamo sempre comuni della provincia di Potenza quali Armento, Carbone, Castelluccio  Inferiore, Castelluccio Superiore, Episcopia, Grumento Nova, Lagonegro, Latronico Lauria, Montemurro, Nemoli, San Chirico Raparo, San Martino d’Agri, Tramutola e Viggiano.

È una, al momento, la scossa degna di nota che l’Ingv ha rilevato sul territorio italiano nella giornata di sabato 19 aprile. Il terremoto, verificatosi alle ore 02.57, ha interessato il distretto sismico del Casentino, area geografica al confine dell’appenino tosco-emiliano. L’epicentro del terremoto di magnitudo 2 è stato individuato alla profondità di 9 chilomentri e alle seguenti coordinate geografiche: 43.7123°N, 11.9177°E. A essere interessata dall’intenso sisma gran parte della provincia di Arezzo. Entro i 10 km dall’epicentro troviamo dunque Caprese Michelangelo, Chitignano e Chiusi dalla Verna; mentre nella zona compresa tra i 10 e i 20 chilometri ecco Bagno di Romaga e Verghereto nella provincia emiliana di Forlì-Cesena, e Bibbiena, Capolona, Castel Focognano, Ortignano Raggiolo, Pieve Santo Stefano, Poppi, Subbiano e Talla in provincia sempre di Arezzo.