Dopo le scosse di questa mattina, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) continua a registrare lievi terremoti in provincia di Perugia (Umbria), già nota per l’elevata attività sismica. Le scosse recenti sono però molto deboli, spesso inferiori alla cosiddetta soglia di avvertibilità che è pari ai due gradi della Scala Richter. Troviamo infatti un sisma di magnitudo 0.7 gradi tra i comuni di Pietralunga, Gubbio e Cantiano, quindi con epicentro nella zona del Metauro, ma anche uno di magnitudo 1.3 tra Gubbio, Costacciaro e Gubbio. La terra ha tremato anche in provincia di Enna, in Sicilia, dove è stato rilevato un terremoto di magnitudo 1.1 nei pressi dei comuni di Piazza Armerina, Aidone e Valguarnera Caropepe. Per quanto riguarda le nuove scosse di assestamento in Cile, dopo quella fortissima registrata ieri sera di magnitudo 8.2, lo United States Geological Survey (USGS) ha rilevato un nuovo sisma di magnitudo 5.1 con epicentro a 81 chilometri a Nord Ovest dalla città di Iquique.



L’Ingv ha registrato alle 14.20 di oggi un nuovo terremoto di magnitudo 2.3 sulla Scala Richter avvenuto in provincia di Enna (Sicilia). L’epicentro del sisma è stato localizzato tra i comuni di Aidone (En), Piazza Armerina (En) e Valguarnera Caropepe (En), gli unici presenti in un raggio massimo di dieci chilometri dal punto in cui la scossa si è verificata. Gli altri comuni interessati, ma distanti tra i dieci e i venti chilometri dall’epicentro, sono quelli di Barrafranca (En), Enna (En), Mirabella Imbaccari (Ct), Raddusa (Ct), San Cono (Ct) e San Michele Di Ganzaria (Ct). Prosegue intanto l’intenso sciame sismico in Cile dopo la fortissima scossa di magnitudo 8.2 che ieri sera ha sconvolto il Paese provocando cinque vittime. Anche gli ultimi eventi registrati dallo United States Geological Survey (USGS), tutti di magnitudo compresa tra i 4.7 e i 5.2 gradi della Scala Richter, sono avvenuti al largo delle coste settentrionali del Cile, nei pressi dell’area mineraria di Iquique.



Dopo la devastante scossa di magnitudo 8.2 sulla Scala Richter, continua a tremare la terra in Cile. Secondo i dati riportati dallo United States Geological Survey (USGS), in queste ore si stanno verificando numerose scosse di assestamento più lievi ma comunque forti, tutte di magnitudo tra i 4 e i 5.2 gradi, con epicentro ancora una volta localizzato al largo delle coste settentrionali del Paese, nei pressi dell’area mineraria di Iquique. Le vittime accertate sono cinque, tra cui quattro uomini e una donna. Per quanto riguarda la situazione italiana, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato poco fa due nuovi lievi eventi nel Mar di Sicilia: il primo è stato di magnitudo 2 sulla Scala Richter, il secondo 2.7, e in entrambi i casi le scosse sono avvenute molto a largo senza interessare alcun comune presente in un raggio di venti chilometri dall’epicentro.



In seguito al violento terremoto di magnitudo 3.1 in Umbria, si sono propagate numerose scosse di assestamento che si collocano al di sotto della soglia di percezione, fissata a 2 mg. La scossa più intensa che è stata registrata dall’istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia è quella delle 09.58 in provincia di Perugia. Il terremoto, di intensità pari a 1.9 della scala magnitudo, ha interessato i comuni di Pietralunga(Pg), Città di Castello (Pg) e Apecchio (Pesaro-Urbino, nelle Marche). L’epicentro è stato individuato a 8.8 chilometri di profondità e alle coordinate geografiche di 43.4 Lat. e 12.4 Long. Alle 10.02 la medesima area è stata teatro di una nuova, ma debole scossa, di magnitudo 0.9. Poco distante, alle 10.11, sono le Marche ad essere protagoniste: l’area dei comuni di Piobbico, Cagli e Urbani (tutti in provincia di Pesaro-Urbino) è stata attraversata da un moto tellurico di magnitudo pari a 0.7 con epicentro a 3.3 km di profondità e alle seguenti coordinate: 43.5 di Latitudine e 12.5 di Longitudine. Nel frattempo, in Cile, vittima di un fortissimo terremoto di 8.2 della scala Richter, continuano le  scosse di assestamento più deboli, ma comunque di forte intensità: le ultime due di 5.0 e 5.1 mg.

Un violento terremoto di magnitudo 8.2 sulla Scala Richter si è verificato pochi minuti prima delle 21 di ieri sera, ora locale, al largo delle coste settentrionali del Cile. E’ subito scattato l’allarme tsunami e centinaia di migliaia di persone hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni per allontanarsi dalla costa dove poco dopo si sono abbattute onde alte più di due metri. L’epicentro, secondo i dati riportati dallo United States Geological Survey (USGS), è stato localizzato a 95 chilometri a nordovest di Iquique, città del Cile settentrionale che si affaccia sull’Oceano Pacifico. Al momento i morti accertati sarebbero  cinque, alcuni dei quali per infarto, e altre persone sarebbero rimaste ferite. Danni sono stati invece registrati all’aeroporto di Iquique, dove sono anche crollate alcune delle abitazioni più fragili. La fortissima scossa di terremoto è stata poi seguita da decine di altri eventi decisamente più lievi ma comunque rilevanti, di magnitudo compresa tra i 4.7 e i 5.2 gradi sulla Scala Richter. In attesa di ulteriori aggiornamenti che arriveranno a breve, segnaliamo un’altra scossa di magnitudo 3.1 avvenuta poco dopo le 4 del mattino in provincia di Perugia (Umbria): secondo i dati riportati dall’Ingv, l’epicentro è stato registrato nell’area dei Monti Martani, a pochi chilometri di distanza dai comuni di Giano Dell’Umbria (Pg), Massa Martana (Pg) e Acquasparta (Tr).