Nuove scosse di terremoto sono state registrate questo pomeriggio in provincia di Perugia e in altre zone dell’Umbria. Un sisma di magnitudo 1.1 è avvenuto pochi minuti fa nei pressi dei comuni di Cantiano, Gubbio e Scheggia, mentre un’altra scossa di magnitudo 1.8 è stata rilevata al confine tra Umbria e Marche, a pochi chilometri di distanza dai comuni di Norcia (Pg), Castelsantangelo sul Nera (Mc) e Arquata del Tronto (Ap). Un terremoto di magnitudo pari a 1.5 gradi sulla Scala Richter si è poi verificato nel Lazio, in provincia di Rieti, con epicentro localizzato nei pressi dei comuni di Cottanello (Ri), Configni (Ri) e Montasola (Ri). Per quanto riguarda le scosse avvenute nel mondo, invece, l’USGS ha registrato poco fa un forte sisma di magnitudo 5.1 a poca distanza da Kurumkan, in Russia.



Continua a tremare la terra in provincia di Perugia (Umbria), un’area ben nota per la sua elevata attività sismica. Secondo i dati forniti dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i nuovi terremoti sono tutti di lieve intensità, tanto che il più forte registrato poco dopo le 15 di oggi ha raggiunto una magnitudo di appena 1.5 gradi sulla Scala Richter, quindi ben al di sotto della cosiddetta soglia di avvertibilità (pari a 2 gradi). Altre scosse sono avvenute nella stessa zona, cioè tra i comuni di Gubbio, Pietralunga, Scheggia, Cantiano e Apecchio, con magnitudo compresa tra 0.6 e 1.4 gradi. Un altro lieve sisma di magnitudo 1.4 si è verificato invece in provincia di Macerata (Marche), con epicentro a pochi chilometri di distanza dai comuni di Bolognola, Pieve e Piè del Colle. Nel mondo, invece, l’USGS ha registrato un terremoto di magnitudo 4.6 a poca distanza da Iwo Jima, isola del Giappone a 1.046 km a sud di Tokyo (ma comunque situata nella sua prefettura).



Un nuovo terremoto di magnitudo pari a 2.4 gradi sulla Scala Richter è stato registrato poco fa in provincia di Taranto (Puglia). Secondo i dati riportati dall’Ingv, il sisma è avvenuto alle ore 11.14 nell’area della penisola salentina, con epicentro individuato esattamente alle coordinate 40.6655°N, 16.9673°E e a una profondità di 8.6 chilometri. Diversi i comuni che ne hanno avvertito gli effetti: in un raggio di 10 chilometri dall’epicentro ci sono Castellaneta (Ta), Mottola (Ta) e Palagianello (Ta), mentre tra i dieci e i venti chilometri ci sono quelli di Gioia Del Colle (Ba), Laterza (Ta), Massafra (Ta) e Palagiano (Ta).



Una scossa di terremoto del grado 3.7 della scala Richter è stata registrata dalla strumentazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nei pressi di Podgorica, in Montenegro, nel distretto sismico dell’Adriatico Meridionale. Il terremoto è stato percepito nettamente dalla popolazione, anche a causa della scarsa profondità dell’ipocentro (fissata a 10 km di profondità), che ha amplificato l’effetto di una magnitudo comunque non del tutto trascurabile del sisma. Non si hanno notizie di danni a cose o persone e la scossa di terremoto non pare sia stata percepita sulle coste italiane. 

Nuovi terremoti sono stati registrati oggi, domenica 27 aprile 2014, in diverse aree del territorio italiano. Come riportato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), alle 5.27 del mattino una scossa di magnitudo pari a 2 gradi sulla Scala Richter è stata registrata in mare nei pressi del Golfo di Augusta, in Sicilia: l’epicentro è stato localizzato esattamente alle coordinate 37.2703°N, 15.3278°E e a una profondità di 25,4 chilometri, a poca distanza dai comuni di Augusta (Sr), Siracusa (Sr) e Priolo Gargallo (Sr). Un altro terremoto di magnitudo 2.2 si è invece verificato alle 7.46 di oggi ancora una volta in mare al largo della costa calabrese meridionale, nel Mar Ionio. In questo caso nessun comune italiano ne ha avvertito gli effetti. Per quanto riguarda le scosse avvenute nel mondo, l’USGS ha registrato un sisma di magnitudo 4.5 nei pressi di Naze, città situata nell’isola di Amami Oshima, in Giappone. Un altro terremoto di magnitudo 4.6 è invece avvenuto poco fa con epicentro localizzato a 78 chilometri a sud-est di Molibagu, in Indonesia.