Trema ancora la terra in provincia di Perugia (Umbria), dove l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sta registrando nuove scosse di lieve entità. Poco fa, alle 17.11 di oggi, è avvenuto infatti un terremoto di magnitudo pari a 1 grado sulla Scala Richter, localizzato a poca distanza dai comuni di Gubbio, Costacciaro e Scheggia, mentre poco prima un’altra scossa di magnitudo 1.2 era stata rilevata nei pressi di Pietralunga, Gubbio e Montone. Un sisma di magnitudo 1 si è verificato invece in provincia di Cosenza (Calabria), con epicentro individuato a meno di dieci chilometri di distanza dai comuni di Morano Calabro, San Basile e Rotonda. Nel mondo, invece, l’USGS ha registrato un terremoto di magnitudo 4.8 a dieci chilometri di stanza da Hualien, capitale della Contea di Hualien situata nell’isola di Taiwan.



Un terremoto di magnitudo 2.3 è stato registrato oggi, domenica 4 maggio 2014, in provincia di Perugia (Umbria) con epicentro nell’area dell’Alta Val Tiberina. Secondo i dati raccolti dall’Ingv, il sisma è avvenuto alle 3.30 del mattino a pochi chilometri dal comune di Pietralunga, andando a coinvolgere anche Apecchio (Pu), Piobbico (Pu), Città Di Castello (Pg), Montone (Pg) e Umbertide (Pg). Poco dopo, alle 3.50 di stanotte, una scossa di magnitudo 2.1 è avvenuta nei pressi dello Stretto di Messina, in Sicilia: in questo caso l’epicentro è stato localizzato in mare, a poca distanza dai comuni (tutti entro 10 km dall’epicentro) di Forza D’Agrò (Me), Furci Siculo (Me), Nizza Di Sicilia (Me), Roccalumera (Me), Sant’Alessio Siculo (Me), Santa Teresa Di Riva (Me) e Savoca (Me). La terra ha tremato alle 8.32 di oggi anche in provincia di Cosenza (Calabria), dove si è verificato un terremoto di magnitudo 2.2 con epicentro nell’area del Pollino nei pressi dei comuni di Castrovillari (Cs), Morano Calabro (Cs), San Basile (Cs) e Saracena (Cs). Per quanto riguarda le scosse avvenute nel mondo, l’USGS ha rilevato un forte sisma di magnitudo 6.6 (seguito da altre scosse meno forti ma comunque molto intense) a sud delle isole Fiji, nell’Oceano Pacifico. Al momento non è stato lanciato l’allerta tsunami e sembra che non vi siano danni o feriti.



Ancora un terremoto in Umbria: alle 19.59 è stata teatro di un moto tellurico di magnitudo 2. L’area coinvolta è quella del bacino di Gubbio (alle coordinate di 43.3977°N, 12.4867°E. Entro i 10 km dall’epicentro – a 6.6 chilometri di profondità – troviamo Pietralunga (Pg), mentre nel raggio compreso tra i 10 e i 20 ecco anche tre comuni marchigiani della provincia di Pesaro-Urbino quali Apecchio, Cantiano, Piobbico. In più si contano, sempre i provincia di Perugia, Gubbio, Montone, Scheggia-Pascelupo e Umbertide. Alle 17.51 l’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia ha registrato un forte sisma di magnitudo 2.5 propagarsi nel distretto sismico del Mar Ionio. L’epicentro del violento fenomeno sismico è stato individuato in mare alla profondità di 33.3 chilometri e alle seguenti coordinate geografiche: 37.3233°N, 15.9392°E. Nessun comune ha percepito alcunché.



È ancora l’Umbria protagonista, facendo registrare due leggere scosse tra le 13.00 e le 15.11. La regione, estremamente soggetta ai fenomeni tellurici, è stata teatro di due sismi di magnitudo 1.1 (alle ore 13.00) e di magnitudo 1.6 (alle 15.11). Le coordinate geografiche dei due moti sono le seguenti: 43.3 di Latitudine e 12.5 di Longitudine. L’area coinvolta – anche se nessun comune ha percepito alcunché visto che i due sismi si sono collocati al di sotto della soglia di percezione di 2 mg – è quella relativa a Gubbio, Pietralunga e Scheggia-Pascelupo, tutti in provincia di Perugia.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia continua a monitorare attentamente i fenomeni sismici che hanno luogo sul territorio italiano. Dopo le due scosse della notte e della mattinata, non si registrato moti tellurici capaci di superare la soglia di percezione fissata a 2 mg. Le sonde dell’Ingv hanno individuato un sisma di magnitudo 1.1 in Umbria, con epicentro a 5.6 chilometri di profondità e alle coordinate di 43.4 di Latitudine e 12.5 di Longitudine. L’area interessata dalla scossa è quella che fa capo ai comuni umbri e perugini di Gubbio e Pietralunga, e quello marchigiano – in provincia di Pesaro.Urbino – di Cantiano. Poco prima, alle 11.40, è sempre l’area a cavallo tra Umbria e Marche a essere protagonista: il terremoto di magnitudo 1.5 che si è propagato alla profondità di 10.8 km e alle coordinate di 42.9 di Lat. e 12.9 di Long. ha interessato i comuni di Preci (Pg), Sellano () e Visso (Mc).

Sono due, per il momento, le scosse degne di nota che l’Ingv ha rilevato sul territorio italiano nella giornata di sabato 1 marzo. La prima, alle ore 05.40, ha interessato il distretto sismico della Costa calabra occidentale. L’epicentro del terremoto di magnitudo 2.6 è stato individuato in mare alla profondità di 173.6 chilomenti e alle seguenti coordinate geografiche: 38.7775°N, 15.5903°E. Nesun comune ha percepito il moto tellurico. In seguito, alle ore 08.57 è il distretto sismico delle Prealpi venete a essere teatro di un terremoto di magnitudo pari a 2.3; in questo caso l’epicentro della scossa si è trovato a 5 chilometri di profondità e alle coordinate geografiche di: 46.369°N, 12.9048°E. Entro 10 km i comuni interessati sono stati quelli di Enemonzo, Lauco, Preone, Raveo, Socchieve, Verzegnis e Villa Santina (tutti in provincia di Udine). Mentre nel raggio compreso tra i 10 e i 20 ecco – sempre in provincia di Udine – Amaro, Ampezzo, Arta Terme, Cavazzo Carnico, Cercivento, Comeglians, Ovaro, Paluzza, Prato Carnico, Ravascletto, Rigolato, Sutrio, Tolmezzo, Trasaghis, Zuglio e Forgaria del Friuli. Interessata anche la provincia di Pordenone: Castelnove del Friuli, Clauzetto, Meduno, Pinzano al Tagliamento, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio e Vito D’Asio