L’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia ha registrato nuove ma deboli scosse in Umbria, protagonista indiscussa di questa giornata, seppur tutti fenomeni sismici odierni all’interno della regione del centro Italia non abbiamo superato la soglia di percezione fissata a 2 mg. L’ultimo moto tellurico rilevato dalle sonde dell’Ingv è delle 18.21; l’epicentro del terremoto – di intensità pari a 0.4 mg sulla scala Richter – è stato individuato a 5.9 chilometri di profondità e alle coordinate geografiche di 43.3 di Latitudine e 12.4 di Longitudine. In precedenza, alle 17.46, la medesima area (ovvero i comuni di Pietralunga, Gubbio e Montone) è stata teatro di una scossa di magnitudo 1.



Poco o nulla da segnalare sul fronte dei terremoti in Italia. L’ultimo fenomeno sismico che si è verificato sul territorio italiano è delle ore 15.21 e vede protagonista sempre l’Umbria e le Marche (i comuni interessati marginalmente sono quelli perugini di Pietralunga e Gubbio e quello marchigiano di Cantiano, in provincia di Pesaro-Urbino). L’epicentro del moto tellurico di magnitudo 0.9 è stato individuato a 7.9 chilometri di profondità e alle coordinate geografiche di 43.4 di Latitudine e 12.5 di Longitudine. Per quanto concerne invece le scosse nel mondo, alle 16.03 italiane un sisma di magnitudo 5.6 sulla scala Richter si è verificato a 263 chilometri a Nord Est dell’isola di Ndoi, nelle Fiji. L’epicentro del terremoto è stato individuato in mare alle coordinate geografiche di 18.354°S 178.050°W. i n precedenza, alle 15.55, è stata la volta della Nuova Caledonia. Con una scossa di magnitudo 4.9 che si è scatenata a 209 chilometri a Sud est di Ile Hunter. Anche in questo caso l’epicentro si è trovato in mare alla profondità di 32.5 km e alle coordinate di 23.321°S e 170-270°E.



L’Ingv continua a rilevare deboli fenomeni sismici in Umbria, anche quest’oggi teatro di decine di scosse (tutte sotto la soglia di percezione fissata a 2 mg). L’ultimo fenomeno sismico è delle 14.34: una scossa di intensità pari a 1-4 mg sulla scala Richter si è propagato alla profondità di 8.3 chilometri e alle coordinate geografiche di 42.8 di Latitudine e 12.6 di Longitudine. In precedenza, alle 14.11, si è verificato un moto tellurico leggermente più debole (mg pari a 1.2) con epicentro a 7.6 chilometri di profondità e alle coordinate di 43.4 di Lat. e 12.4 di Long.  I comuni interessati dai terremoti (comunque non percepiti) sono quelli di Giano, Castel Ritaldi, Montefalco, Pietralunga e Gubbio in provincia di Perugia, e quello di Cantiano in provincia di Pesaro-Urbino (Marche).



Continua a tremare, seppur lievissimamente, la terra in Umbria. Le sonde dell’istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia hanno registrato due impercettibili scosse in provincia di Perugia, e per la precisione nell’area che fa capo a Gubbio, Pietralunga e Montone (da segnalare anche il marginale coinvolgimento del comune marchigiano, in provincia di Pesaro-Urbino, di Cantiano). L’ultimo fenomeno sismico ha presentato un’intensità pari a 0.6 mg sulla Scala Richter, mentre il precedente di 0.7. Entrambi i moti tellurici si sono propagati alla profondità di 6 chilometri e alle coordinate geografiche di 43.4 di Latitudine e 12.5 di Longitudine.

Sono già diverse le scosse che quest’oggi hanno avuto luogo in Umbria, regione italiana estremamente soggetta ai fenomeni sismici.L’ultimo terremoto rilevato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia (Ingv) è delle 10.13 e ha presentato un’intensità pari a 0.8 mg sulla scala Richter. L’area geografica coinvolta (alle coordinate di 43.3 di Latitudine e 12.5 di Longitudine) è quella di Gubbio, Scheggia-Psascelupo e Costacciaro (tutti comuni in provincia di Perugia). Pochi minuti prima, alle 10.04 la medesima ara è stata teatro di una scossa leggermente più forte – ma comunque al di sotto della soglia di percezione fissata a 2 mg – pari a 1.4 mg. Volgendo invece lo sguardo al di là dei confini nazionali e continentali, da sottolineare la scossa di magnitudo 4.6 che si è propagata a 72.2 km di profondità a 123 km a sud-ovest di Panguana, in Papua Nuova Guinea; queste le coordinate geografiche: 7.035°S 154.627°E. 

Due terremoti sono stati registrati oggi al largo della costa calabrese occidentale, entrambi di magnitudo pari a 2.2 gradi sulla Scala Richter. Secondo i dati riportati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il primo sisma è avvenuto alle 3.11 del mattino con epicentro localizzato esattamente alle coordinate 38.9152°N, 15.5905°E e a una profondità di 184,5 chilometri, mentre il secondo si è verificato leggermente più vicino alla costa alle coordinate 38.4863°N, 15.5618°E e a una profondità altrettanto elevata, pari a 136,8 chilometri. In entrambi i casi nessun comune italiano è presente in un raggio di venti chilometri. Altre lievi scosse, di magnitudo compresa tra 0.6 e 1.1 gradi della Scala Richter, sono state rilevate questa mattina in provincia di Perugia (Umbria), tra i comuni di Gubbio, Pietralunga, Apecchio, Cantiano e Scheggia. Per quanto riguarda gli eventi sismici avvenuti nel mondo, l’USGS ha registrato un terremoto di magnitudo 4.6 a pochi chilometri da Iquique, città del Cile settentrionale che si affaccia sull’Oceano Pacifico. Un’altra scossa di magnitudo 5.5 si è verificata stamattina nei pressi di Caburan, nelle Filippine.