Nuova scossa di terremoto nella zona di Gubbio in Umbria, questa volta di magnitudo 1.7 gradi, tra i comuni di Pietralunga, Gubbio e Cantiano. La scossa è stata registrata alle ore 15 e 25. Una scossa invece di 1,8 gradi della scala Richter è stata registrata alle ore 15 e 29 in provincia di Udine, con epicentro nelle vicinanze delle città di Dogna, Chiusaforte e Prato. Nella stessa zona alle ore 15 e 10 era stata registrata una scossa di magnitudo 1.9. Infine un evento sismico di magnitudo 1.1 è stato registrato alle ore 15 e 29 in provincia di Messina tra Milazzo e San Filipp del Mela.Sono state diverse le scosse di terremoto oggi in Europa, e quella di maggiore entità è stata registrata alle 12:04 in Polonia (magnitudo 4.4 della scala Richeter), di poco inferiore a quella registrata nella notte (alle 03:11) nell’Iran meridionale (4.7 gradi della scala Richeter), ma con un ipocentro decisamente superficiale (circa 2 chilometri). L’epicentro del terremoto si è registrato a soli 4 chilometri da Grebocice, un piccolo borgo di 1.500 abitanti, mentre la città più grande nelle vicinanze era Praga (a piuù di 200 chilometri). Non si hanno notizie certe di danni a cose o a persone.
Una scossa di terremoto di magnitudine 1.3 gradi della scala Richter si è verificata in provincia di Macerata alle ore 8 e 48 di mattina, con l’epicentro fra i comuni di Serravalle di Chienti, Piè del Sasso, Pieve Torina. Alle ore 9 e 36 una scossa di magnitudo 1 grado è stata registrata in provincia di Potenza tra i comuni di Viggianello, Rotonda e Morano Calabro. Sempre all’incirca nella stessa zona alle ore 11 e 14 si è registrata una scossa di magnitudo 1.4 gradi tra i comuni di Morano Calabro, Rotonda e quello di Mormanno in provincia di Cosenza. Due scosse, la prima di magnitudo un grado e la seconda di magnitudo 1.2 sono invece state registrate in provincia di Perugia nella zona di Gubbio Scheggia e Costacciaro in provincia di Perugia, la prima alle ore 11 e 39 e la seconda alle ore 12 e 20.
Situazione non molto preoccupante in Italia e in Europa dal punto di vista degli allerta meteo diffusi dal network europeo dei servizi metereologici. Situazioni di codice arancio al momento si riscontrano solo in Europa settentrionale e in Montenegro, mentre per quanto riguarda l’Italia, che commenteremo nello specifico, la situazione è da codice giallo solo nelle regioni del nord. Nel dettaglio, le allerta meteo più significative sono in Austria, nella regione del Burgenland, dove sono segnalati pericoli di temporali di forte intensità accompagnati da fulmini. Stesso tipo di allerta in una regione più ampia della Germania settentrionale, con tre macroregioni convolte, quella di Brema e della Bassa Sassonia, in cui soprattutto verso il tardo pomeriggio sarnno possibili forti temporali, con fenomeni di grandinate importanti e bombe d’acqua. La protezione civile si è attivata con un programma di protezione proattiva per le prossime 12 ore. Stesso pericolo nella zona di Amburgo, anche se lì la fascia oraria a rischio è ridotta a 9 ore. Stesso tipo di allerta anche sul Mar Baltico, nella regione dello Schleswig-Holstein. Nel resto d’Europa, ampia parte della Polonia meridionale è stretta nella morsa di un caldo eccezionale, con precipitazioni scarse e possibili tempeste di fulmini. Fenomeni analoghi di punte di calore si verificano sulla zona delle montagne continentali del Montenegro, ma non saranno associati a fenomeni di tempeste di fulmini. In Italia, all’allerta meteo temporali riguarda tutto il nord, ma a livello arancione per piogge forti c’è tutta la zona di Domodossola. Il mar mediterraneo sarà invece calmo, tranne per la zona ad ovest della Corsica dove ci saranno venti a forza 7 (fino a 33 nodi) e allarme arancione per quanto riguarda i temporali. L’Ingv, Per quanto riguarda la situazione sismica di oggi, l’INGV ha diffuso i dati di una scossa avvenuta alle 8:46 di questa mattina nel settore settentrionale del mare Adriatico. Magnitudo 2.8, ma a largo delle coste non ha provocato alcun allarme tra la popolazione nonostante l’ipocentro fosse solo di 1.3 chilometri sotto alla superficie. Poco prima gli strumenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato una scossa di terremoto nelle alpi retiche di magnitudo 2.3, nessun danno a cose o a persone, e che ha visto interessati (entro i 20 chilometri dall’epicentro) i comuni di VALFURVA (SO) PONTE DI LEGNO (BS) PRATO ALLO STELVIO – PRAD AM STILFSER JOCH (BZ) STELVIO – STILFS (BZ) PEIO (TN) VERMIGLIO (TN).