Continua a tremare la terra in Italia: alle 17.01 l’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia ha rilevato un terremoto di magnitudo 1.6 in Umbria, per l’esattezza in provincia di Perugia: Massa Martana, Giano e Castel Ritaldi sono i comuni del perugino che si sono trovati entro 20 chilometri rispetto all’epicentro, individuato a 9.9 km di profondità e alle seguenti coordinate geografiche: 42.7 di Latitudine e 12.5 di Longitudine. In precedenza, alle 16.41 una scossa della medesima intensità è stata registrata in Sicilia, in provincia di Catania (Ragalna, Santa Maria di Licodia e Belpasso).
Alle 12.12 l’Ingv ha registrato un terremoto di magnitudo 2 nel distretto sismico dell’Appennino Lucano, in provincia di Potenza. L’epicentro dell’evento sismico è stato individuato alla profondità di 10.1 chilometri e alle seguenti coordinate geografiche: 40.6418°N, 15.7162°E. Come detto, a essere interessata dalla scossa gran parte della provincia di Potenza: Avigliano, Picerno, Pignola, Ruoti, Tito, Abrila, Baragiano, Brienza, Filiano, Pietragalla, Sant’Angelo Le Fratte, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania e Savoia di Lucania.
Dopo la forte scossa di magnitudo 2 che si è propagata questa mattina, pochi minuti prima delle 6 in Umbria, ecco che la terra torna a tremare, seppur lievemente, nel corso della mattinata tra Umbria e Marche. Alle ore 10.15 le sonde dell’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia ha rilevato un moto tellurico di intensità pari a 1.6 con epicentro a 9.9 chilometri di prodondità e alle seguenti coordinate geografiche: 43.4 di Latitudine e 12.5 di Longitudine. I comuni che si sono trovati nel raggio di 20 km dall’epicentro dell’evento sismico sono quelli di Pietralunga (Pg), Cantiano (Pesaro-Urbino) e Apecchio (Pesaro-Urbino). Poco dopo, alle 11.15 la medesima area geografica è stata nuovamente teatro di una scossa di M 0.8, che ha toccato anche Gubbio, Costacciaro e Scheggia-Pascelupo (tutti comuni del perugino).
Un terremoto di magnitudo 2.3 è stato registrato poco prima della mezzanotte di ieri in provincia di Teramo (Abruzzo), nell’area dei Monti della Laga. Come riporta l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), l’epicentro della scossa è stato localizzato esattamente alle coordinate 42.7362°N, 13.6398°E, vale a dire a non più di dieci chilometri di distanza dai comuni di Folignano (Ap), Campli (Te), Civitella Del Tronto (Te), Teramo (Te) e Torricella Sicura (Te). Gli altri comuni interessati, ma distanti tra i dieci e i venti chilometri, sono Appignano Del Tronto (Ap), Ascoli Piceno (Ap), Castel Di Lama (Ap), Castorano (Ap), Colli Del Tronto (Ap), Maltignano (Ap), Ancarano (Te), Basciano (Te), Bellante (Te), Canzano (Te), Castellalto (Te), Colledara (Te), Cortino (Te), Montorio Al Vomano (Te), Nereto (Te), Penna Sant’Andrea (Te), Rocca Santa Maria (Te), Sant’Egidio Alla Vibrata (Te), Sant’Omero (Te), Torano Nuovo (Te), Tossicia (Te) e Valle Castellana (Te). Qualche ora più tardi, poco prima delle 6 del mattino, un altro terremoto di magnitudo 2 è avvenuto in provincia di Perugia (Umbria) nel distretto sismico dei Monti Martani. In questo caso i comuni più vicini all’epicentro sono Massa Martana (Pg), Acquasparta (Tr) e Montecastrilli (Tr).