Un’altra scossa di terremotoha colpito le coste italiane oggi, giovedì 1 ottobre 2015. Questa volta la terra trema in Sicilia e in particolare a Siracusa. Il sisma registrato intorno alle 14.40 ha avuto una potenza di magnitudo 1.9 della Scala Richter. Il terremoto è stato localizzato a latitudine 37 e longitudine 15.4. La scossa è avvenuta invece a una profondità di 26.3 chilometri sotto la superficie e ha interessato i comuni in provincia di Siracusa.



Particolare questo primo giorno d’ottobre con il terremoto che risuona all’ordine delle cose un po’ più diverso dal solito: stanno avvenendo in gran massa vicino alle cose italiane più che sulla terra ferma: è normale l’attività sismica nelle profondità delle acque, ma così vicina alle coste come in questa giornata è un fatto anomalo. Alle 14.14 viene segnalato dal centro nazionale Terremoti (INGV) un sisma di M 2.9 vicino alla costa marchigiana di Ancona: epicentro a 11 chilometri di profondità e con i comuni vicini che hanno avvertito la scossa che risultano, oltre ad Ancona, anche Falconara Marittima, Camerano, Camerata Picena, Montemarciano e Offagna. Al momento nonostante la forte scossa di terremoto non sembrano esserci state ripercussioni su persone o strutture, ma attendiamo aggiornamenti nei prossimi bollettini per avere info più specifiche.



Riprende l’attività sismica ad un regime sostenuto con nelle ultime ore varie segnalazioni medio-basse di terremoto che oggi primo giorno di ottobre si affacciano sull’intero panorama del territorio italiano. Alle 13.08 segnaliamo una scossa di M 1.7 sulla scala Richter nella provincia di Ascoli Piceno, con i comuni più vicini all’epicentro che risultano essere Monteparo, Monte Rinaldo e Monteleone di Fermo, anche se non vengono comunque registrati danni a persone e strutture edili. È invece alle 13.22 dunque poco fa che il sito ISIDE di sismografi ufficiali italiani che registra un piccolo terremoto a Potenza, ad un epicentro di profondità nel terreno di 12 km: comuni più vicini che hanno avvertito il sisma sono Moliterno, Grumento Nova e Sarconi. Anche qui nessun danno per fortuna, come nel sisma avvenuto invece circa due ore dalle parti di Macerata sempre nelle Marche, con i comuni coinvolti in una lieve scossa di M 1.4 che sono stati Pieve, Visso, Castelsantangelo sul Nera, tutti in provincia di Macerata.



Situazione un po’ più tranquilla in questa seconda parte della mattinata dal punto di vista dei terremoti: dopo una prima mattinata con numerose scosse in giro per l’Italia, specie al Sud e sulle Isole. Nell’attuale bollettino invece segnaliamo solo due scosse, una medio-alta ma in mezzo al Mar Tirreno e la seconda davvero lieve nel centro dell’Umbria. Alle ore 11.10 segnalato da INGV un terremoto di M 2.7 gradi sulla scala Richter, con una profondità sotto il livello del mare di circa 266 km; la distanza dalla costa calabra è di 83 km da Cosenza e 90 da Lamezia Terme, per questo motivo non sono stati registrati danni a persone o strutture, per fortuna. Alle 11.46 invece, poco fa, segnalata una piccola scossa di M 0.5 nella provincia di Perugia, con i comuni più vicini all’epicentro che sono stati Nocera Umbra, Valtopina e l’incantevole Assisi.

Una convulsa mattinata quella per il territorio italiano e per i terremoti che si sono susseguiti alle prime ore dell’alba anche se per fortuna di media intensità e non provocano nessun danno a strutture o peggio persone. Alle 4.20 di questa mattina è stata segnalata una scossa di M 2.0 nella zona attorno alla provincia di Pesaro e Urbino nella Marche, con alcuni comuni coinvolti vicino all’epicentro che risultano essere Mercatello sul Metauro, Borgo Pace, Sant’Angelo in Vado, Sestino e Belforte all’Isauro. Il terremoto ha avuto una profondità nell’epicentro di circa 9 chilometri e ripetiamo per fortuna non ha prodotto danni particolari. Esattamente come innocuo è stato un terremoto ben più forte, di magnitudo sulla scala Richter di circa 3.0, ma che avvenendo in mezzo al mare non ha reso più difficile la situazione: è avvenuto alle 8.00, poco fa, nel Mar Tirreno al largo della Sicilia, più precisamente a 37 km a nord di Messina e 47 km da Reggio Calabria. Punto di profondità nel mare dell’epicentro molto acuto, di 165 km. Ma attorno alle 3 di questa mattina un’altro sisma ha scosso la costa di Messina, questa più vicino alla terra ferma: sisma di M 2.0 e con profondità 10 km, è stato avvertito anche se senza danni nei comuni di Oliveri, Patti, Falcone, Terme Vigliattore e Milazzo, tutti in provincia di Messina.