Situazione sismica in leggera diminuzione, con un solo terremoto rilevante che però si trova al di là del confine con il nostro Paese, verso la Svizzera, e con un’altra piccola scossa dalla Liguria: in entrambi i casi non esistono al momento segnalazioni di danni particolari a persone o strutture. La scossa ligure è avvenuta nella zona di Savona, con un ipocentro fissato a 4.4 km in profondità e con i comuni più vicini all’area interessata dal sisma che sono Veravo, Zuccarello e Chiesa. L’intensità è comunque bassa e corrisponde al grado M 0.9 sulla scala Richter: di altra intensità invece è il terremoto capitato sul confine tra Svizzera e Italia con un i comuni più vicini all’epicentro che sono Cervinia e Courmayeur. Avvenuta alle 16.46, dunque poco tempo fa, l’intensità è stata di M 2.0 e l’ipocentro del sisma è fissato ad una profondità di 6 km. Sembra invece placarsi lo sciame sismico che nelle ultime ore ha colpito la zona della Costa Calabra, con la città di Cosenza che per molte ore è stata attraversata da varie (lievi) scosse di terremoto.
Il terremoto oggi in Italia è più all’ordine del giorno rispetto agli ultimi tempi, con attività sismica molto alta e numerose scosse di media intensità, che comunque continuano a non provocare danni a cose e persone e questo è un grande risultato. Alle ore 13.18 è stato segnalato un altro caso di sisma nella zona della Costa Calabra, ed è già la terza scossa nel giro delle ultime ore: un vero e proprio sciame sismico che stavolta coinvolge la parte a sud di Cosenza con l’epicentro nel mare a pochi chilometri dalla costa meridionale. Ultima scossa di M 2.2 che ha coinvolto i comuni più vicini che si affacciano sulla costa come Reggio Calabria, Messina e alcuni centri in provincia di Cosenza. All’una invece in punto un terremoto è stato segnalato in Umbria, nella zona di Perugia, che ha poi avuto una seconda scossa giusto mezzora fa alle 15.15: nel primo sisma l’intensità è stata a magnitudo 1.7 e ha coinvolto alcuni comuni come Valfabbrica, Bastia e sopratutto Assisi, mentre la seconda scossa è stata più rilevante, con M 1.7, un ipocentro fissato a soli 7 km in profondità e con i comuni interessati e vicino all’epicentro che risultano Gubbio, Scheggia e Costacciaro.
Due forti scosse nel Mar Tirreno tengono alta l’allerta terremoto nei centri di sismologia nazionale come l’INGV e altri: di norma i terremoti in mare non fanno notizia anche perché accadono spesso a basse profondità e lontano della cose, ma queste due scosse sono significative perché per nulla distanti dalla terra ferma, eccole nel dettaglio. Alle 12.11 un sisma di M 2.0 a 54 km di profondità come ipocentro e lambendo la Costa Calabra, con vari comuni vicino a Cosenza interessati dall’area dell’epicentro: Guardia Piemontese, Fuscaldo, Acquappesa, Paola, Cetraro e San Lucido. Dieci minuti dopo invece, spostandosi più a ovest, scopriamo di un terremoto, questa volta a grandissime profondità (ipocentro fissato a 309 km) che però registra un’intensità di magnitudo pari a 4.2 sulla scala Richter, ovvero molto violenta. La terra ferma più vicina sono le incantevoli isole di Lipari, Ginostra, Filicudi e Alicudi, oltre a Malfa, Acquacalda e Vulcano Porto. Non provengono segnalazioni di danni particolari a cose o persone, ma l’allerta è tenuta alta dai centri sismici.
Continua la situazione di allerta media in Italia per la situazione dei fenomeni di terremoto che in questa metà settimana sta tenendo desti i sismologi italiani: dopo lo sciame sismico di Perugia, che al momento sembra comunque terminato e la scossa media nella zona di Catania, arriva un’altra segnalazione di intensità oltre ai due gradi della scala Richter. Per fortuna anche questa volta i danni non sono avvenuti e le conseguenze sono state minime: alle 9.46 un terremoto di grado M 2.1 è registrato in Calabria nella provincia di Cosenza, con un ipocentro fissato e calcolato a circa 9 km di profondità. I comuni che risultano più vicini all’area interessata dal sisma e vicino all’epicentro, sono stat Morano Calabro, Viggianello, San Basile, Frascineto, Castrovillari, Rotonda e San Severino Lucano, San Lorenzo Bellizzi e Civita. Alle 10.15 invece l’ultima segnalazione di questo bollettino, con un lieve sisma nella zona di Aosta, da tutt’altra parte d’Italia ovviamente rispetto alla Calabria: intensità di M 0.7 e ipocentro fissato a 10.8 km. I comuni più vicini all’area dell’epicentro sono stati Champdepraz, La Place e Verres, tutti in provincia di Aosta e con ovviamente alcuna conseguenza significativa di danni.
Prime ore della mattinata piuttosto convulse per la presenza di fenomeni di terremoto di media intensità nelle zone di Perugia e Catania, che storicamente soffrono una intensa attività sismica nel loro sottosuolo. Alle ore 4.12 un terremoto ha colpito la zona in Sicilia vicino alla provincia di Catania, non provocando comunque danni né a persone né ad edifici: intensità di M 2.1 e ipocentro fissato a 10 km in profondità. I comuni più vicini all’area interessata dal sisma sono stati Liguaglossa, Castiglione di Sicilia, Moio Alcantara e Piedimonete Etneo. Dopo questo sisma vicino alla zona dell’Etna, la mattinata ha offerto uno sciame sismico di media entità che ha colpito la zona attorno a Perugia. Dalle 4.44 alle 5.13 sono state tre le scosse principali che hanno destato qualche allarme in alcuni comuni, anche se danni non sono stati segnalati perciò si è risolto tutto alla perfezione. Con l’intensità di magnitudo sulla Scala Richter di 2.2, 2.1 e 2.0 la tre scosse di terremoto hanno avuto un ipocentro molto in superficie (circa 6 km di media) e hanno colpito principalmente alcuni comuni del Perugino: Campello sul Citunno, Castel Ritaldi, Spoleto, Trevi, Sant’Anatolia di Narco e Vallo di Nera. Nelle prossime ore monitoreremo la situazione per capire se questo sciame sismico proporrà altre scosse significative o se invece si è trattato in un episodio intenso ma comunque già concluso.
Mentre la situazione in Italia è stata piuttosto calma nella giornata di ieri, se si escludono brevi scosse di terremoto nella tarda serata in Umbria sentite anche a Norcia e Perugia con una magnitudo di 1.4 a 8 km di profondità, oggi, però una scossa di terremoto durante la notte ha scosso l’Argentina. Il sisma, di magnitudo 3.3, è avvenuto al confine con il Cile, a circa 62 km dalla città di Salamanca nella regione di San Juan ad una profondità di 113 km che non ha causato conseguenze. Sempre in Sudamerica continuano le scosse nella regione di Coquimbo in Cile e anche questa notte ne sono state avvertite diverse, comunque di minore intensità rispetto a quelle degli ultimi giorni che avevano spaventato i cittadini cileni. I sismi di magnitudo 3 sono stati registrati dagli studi della zona che stanno tenendo sotto controllo l’area interessata nell’ultimo mese da varie scosse.