Forse ci siamo, la situazione del terremoto in Emilia Romagna sembra andare verso la soluzione: lo sciame sismico che da questa mattina imperversa, anche se senza danni, la zona attorno a Ravenna e Forlì sembra giunto al termine. Dopo la scossa violenta di M 2.8 di stamani all’alba si sono susseguite una dozzina di altre scosse minori ma ormai è da circa due ore che non si hanno ulteriori segnalazioni. Arriva invece la segnalazione di un altro terremoto in una zona più centrale dell’Italia, ovvero l’Umbria: alle 15.35 la scossa di M 1.8 è giunta vicino ai comuni di Nocera Umbra, Valtopina e Gualdo Tadino, tutti in provincia di Perugia. Ipocentro fissato a 8.8 km in profondità e zero danni per fortuna recati a persone o strutture: circa mezzora dopo, alle 16.15 è giunta un’altra scossa ma molto più lieve sembra nella zona del Perugina, con un’intensità pari a M 0.8 e che ha interessato in comuni più vicino all’epicentro che risultano Pietralunga, Montone e Città di Castello.
L’Emilia Romagna oggi è stata “premiata” dal terremoto, dato che continua lo sciame sismico ormai in atto da questa mattina presto: arriva infatti un’altra scossa, questa volta più verso la provincia di Ravenna che continua la lunga e finora per fortuna non dannosa serie di terremoti in Italia. Alle 14.38 il sisma è avvenuto attorno ai comuni di Faenza, Castrocaro Terme, Terra del Sole e larga parte del Ravennate: intensità M 2.0, quindi media, e ipocentro fissato a 23 km di profondità. È almeno la 7 scossa dalle 8 di questa mattina e l’allerta dei vari centri di simbologia rimane comunque alta; ultima segnalazione di terremoto arriva da un’altra parte d’Italia, ovvero in Sicilia dove la provincia di Messina è stata attraversata da una breve e poco rilevante scossa di M 1.4. I comuni più vicini all’epicentro sono stati Falcone, Furnari e Oliveri, tutti in provincia di Messina. Anche qui, come in Emilia, nessun danno e alcun ferito, notizie sempre ben accette.
In Italia in questo momento l’attività sismica è rilevante solo in una regione, l’Emilia Romagna, che è attraversata da fenomeni di terremoto molto frequenti. Dopo la violenta scossa, per fortuna senza conseguenze, di questa mattina all’alba (M 2.8 sulla scala Richter), continua anche in queste ultime ore lo sciame sismico che tra le città di Faenza, Forlì e Cesena sta tenendo gli osservatori nazionali di sismologia in allerta. Ultimo aggiornamento, riguarda una scossa di magnitudo 1.4 in provincia di Forlì: latitudine 44 e longitudine 11.7, l’ipocentro della scossa è stato evidenziato a 8.4 chilometri in profondità. I comuni che sono stati coinvolti perché vicino all’epicentro dello sciame sismico, risultano essere Portico di Romagna, Tredozio, Premilcuore, Castrocare Terme e Terra del Sole. Al momento non risultano altri fenomeni di rilevanza sismica nel resto del nostro paese dove ripetiamo in questo momento è solo la zona dell’Emilia che risulta attraversata dal terremoto, anche se comunque sempre senza danni particolari a persone o edifici.
Non si placa lo sciame sismico che sta attraversando in questa prima parte di giovedì 15 ottobre l’Emilia Romagna: terremoto con violenta scossa all’alba a Forlì ma continue scosse successive nella zona tra Faenza, Cesena e ancora Forlì. Rispetto al precedente bollettino, si segnalano altre due scosse di intensità medio-bassa che comunque non fa scendere l’allerta sulla regione emiliana: un sisma di M 0.9 è avvenuto alle 9.05 coinvolgendo i comuni di Premilcuore, Santa Sofia e Galeata, con un ipocentro fissato a 5.5 km in profondità. Alle 10.12 invece arriva l’ultima segnalazione di terremoto, con una scossa di magnitudo 1.6 sulla scala Richter che ha coinvolto l’area vicina ai comuni di Faenza, Forlì, Castrocaro Terme e Terra del Sole. Anche qui, nessun danno a persone o luoghi fisici, anche perché l’ipocentro è fissato a circa 10 km di profondità.
Appena dopo l’alba, alle 6.25, un terremoto di forza M 2.8 sulla scala Richter ha allarmato e non poco la provincia di Forlì Cesena, una violenta scossa che ha fatto schizzare l’allerta dei sismografi nazionali che hanno immediatamente segnalato l’evento sismico. Al momento non si hanno notizie particolare di feriti o di danni ma di certo la scossa è stata molto violenta anche se breve: ipocentro fissato a 8 km di profondità e comuni più vicini alla zona interessata del terremoto sono Modigliana (a soli 6 chilometri dall’epicentro) e poi Castrocaro Terme, Dovadola, Brisighella, Faenza, Predappio, Forlì stessa e Meldola. Tanta paura anche se al momento ripetiamo non arrivano segnalazioni di danni particolari: ma il sisma non è stato isolato perché poi nelle ultimissime ore sono state registrate altre scosse che inseriscono in quadro che gli esperti definiscono di sciame sismico che continua, con scosse molto più brevi, a scuotere la provincia di Forlì e Cesena: la città di Faenza in particolare ha assistito a tre consecutive scosse (M 1.4, 1.5, 1.7) tra le 9 e le 9.10 anche qui però non risultato grandi danni, per fortuna.
Un terremoto di magnitudo 4.9 ha colpito oggi l’isola di Hokkaido in Giappone facendo tornare alla mente le terribili immagini dello tsunami del 2011. Per fortuna per ora non si segnalano grandi danni, ma le autorità locali sono all’erta per controllare il territorio, da sempre al centro di scosse. La scossa è avvenuta al largo della città di Sapporo a una profondità di 57 kilometri ed è stata avvertita anche in Russia. In Europa da segnalare una scossa nella notte in Turchia avvertita nelle prime ore del 15 ottobre a 12 kilometri dalla città di Pulmer. Il sisma ha avuto una magnitudo di 2.2 ed è avvenuto a una profondità di 5 kilometri. Come riporta il centro sismologico turco, la scossa è stata comunque sentita in quasi tutta la zona est della nazione. Anche in California, e più precisamente nel nord dello stato americano davanti alla costa di San Francisco, alcune scosse di quantità 2.2 sono state sentite da molti cittadini della città statunitense e anche in questo caso non si segnalano per ora danni a cose o persone. Il terremoto è accaduto a una profondità di 8 km e i sismologi americani sono al lavoro per i dovuti accertamenti.