Provincia insolita quella colpita pochi minuti fa da una scossa di terremoto piuttosto considerevole anche se di danni non sembrano essercene stati: un sisma di M 1.9 ha colpito alcuni comuni nella zona vicino a Brescia in Lombardia, più precisamente Crone, Trebbio e Lavenone. Ipocentro fissato a 6 km in profondità ed epicentro fissato a circa 25 km da Brescia, il tutto avvenuto alle 18.37. Gusto un minuto prima è stato registrato un altro sisma ma molto più a sud, nelle Marche dove la provincia di Macerata è stata interessata da una scossa di M 1.4, e con un ipocentro calcolato a 12.8 km in profondità: i comuni più vicini all’epicentro sono stati Bolognola, Piè del Colle e Trebbio. Terza e ultima segnalazione di terremoti in questo tardo pomeriggio del lunedì, avviene in Trentino Alto Adige dove una doppia scossa di M 1.1 a distanza di venti minuti che ha interessato i comuni di Albiano, Fornace, Lisignago e Verla, tutti in provincia di Trento.



Ingente la scossa che circa un’ora fa ha coinvolto la costa pesarese: un terremoto di intensità a magnitudo 2.5, dunque piuttosto ingente, ha colpito la zona al largo della costa pesarese, a soli 7 km da Pesaro: ipocentro fissato 36 km in profondità, gli altri comuni coinvolti perché vicini all’area del sisma sono stati Gradara, Fano, Gabicce mare, Cattolica, Tavullia, Montelabbate e San’Angelo in Lizzola. Al momento non sembra ci siano stati particolari danni a strutture o persone, ma terremo monitorata la situazione per darvi ulteriori e speriamo ancora positivi aggiornamenti. Per quanto riguarda invece lo sciame sismico nella zona dell’Umbria, al momento possiamo dichiarare chiusa la fase di continue scosse, dato che da circa 3 ore non arrivano nuovi segnali di attività sismica ad alta frequenza. Insomma, un’altra buona notizia per un’area che troppo spesso è sottoposta al dissesto geologico e sismico.



In Italia nelle ultime due ore non sono state avvertite per fortuna scosse rilevanti di terremoto, con una situazione della nostra attività sismica che almeno sta lasciando gli italiani tranquilli, con già l’allerta meteo che sta tenendo in apprensione molte zone del centro sud Italia. L’unica situazione allertata e tenuta in monitoraggio è quella attorno alla zona di Perugia, che come spesso capita, è interessata ad un fenomeno abbastanza rilevante di sciame sismico, con varie scosse, alcune impercettibili, che stanno colpendo alcuni comuni nel Perugino. Nel frattempo però, uscendo un attimo dai nostri confini, in Europa nelle ultime ore ci sono state due scosse piuttosto significative che tengono allarmati i centri internazionali di sismologia, come CSEM-EMSC. Nel Sud della Grecia, alle ore 14.45 è avvenuto un terremoto di M 3.2 che ha colpito alcune città a circa 100 km di distanza dalla capitale Atene, precisamente nelle località di Adamas. Ipocentro fissato a 100 km, il che ha reso più semplice la situazione per la questione danni: non sembrano infatti che ci siano feriti. Esattamente come per la scossa che alle 15.31 ha colpito alcune zone della Turchia, altro regno incontrastato del dissesto geologico: tra Izmir e Marmaris, una scossa di M 2.0 ha colpito quell’area non provocando però alcun danno.



In questo lunedì 19 ottobre 2015 il terremoto in Italia non sembra fare la voce grossa, con poche scosse e non particolarmente significative, se si eccettua quella di stamane a Foggia ma che rimane un caso isolato sull’intero panorama odierno italiano. Alle 14.11, davvero poco fa, è stata segnalata un ultima scossa nella zona umbra di Perugia: è la terza della giornata, un piccolo sciame sismico che in questi luoghi non si risulta affatto insolito, data la frequente e schizofrenica attività sismica in Umbria. Intensità di magnitudo a grado 0.5 e ipocentro fissato a 7.3 km in profondità, non ci sono danni a persone o strutture, ma l’esiguità della scossa dice già tutto: comuni coinvolti e vicini all’epicentro sono stati Città di Castello, Pietralunga e Monte santa Maria Tiberina. La situazione in Toscana è invece tornata nella normalità dopo le leggere scosse a Firenze e in seguito anche a Grosseto e Siena, tra l’altro i due sismi non sembrano avere legami l’uno con l’altro.

Un terremoto di lieve intensità in alcune zone della Toscana e un altro ancora più debole nella provincia di Perugia: questa la situazione sismica in Italia nelle ultime ore, dunque molto meglio dell’ultimo bollettino dove segnalavamo un terremoto intenso a Foggia e che al momento non ha conseguenze particolari. Alle 11.54 un sisma di M 1.1 ha colpito alcuni comuni nella provincia di Perugia, come Scheggia, Serra Sant’Abbondio e Frontone dove però non si segnalano danni particolari, anche per via del profondo epicentro, fissato a 15 km. A mezzogiorno spaccato invece arriva la scossa di M 1.3 in Toscana che ha coinvolto alcuni comuni in provincia di Grosseto e Siena: sono Montieri, Chiusdino e Monticiano le zone più vicine all’area del terremoto. Sia per queste scosse, sia per quelle che hanno coinvolto le zone in Umbria, e anche le precedenti segnalazioni, non vengono riscontrati particolari danni a persone e neanche a edifici: questa sì, una buona notizia.

Impennata improvvisa nella mattinata di oggi per l’attività sismica in Italia: un terremoto di una certa rilevanza ha scosso la terra in Puglia vicino alla provincia di Foggia e dintorni, allarmando i vari centri di sismografi nazionali che stanno monitorando la situazione. Alle 9.28 di questa mattina dunque, un sisma di magnitudo a grado 2.2 sulla scala Richter ha coinvolto alcuni comuni vicino all’epicentro, tra cui Lucera, San Severo, Rignano Garganico, Torremaggiore e per l’appunto la città di Foggia: ipocentro fissato a 4 km di profondità e una scossa durata per qualche minuto ha creato qualche allarme anche se i danni non sembrano essercene stati, né a persone né a strutture fisiche. Nelle prossime ore monitoreremo anche noi nel nostro bollettino la situazione per vedere se vi saranno sciami sismici conseguenti a questo terremoto o se invece si tratterà di un caso per fortuna isolato. Nel frattempo, alle 10.20 è stato ravvisato un altro sisma nella zona questa volta lontana dalla Puglia, in Toscana e in provincia di Firenze: Marradi, Tredozio, Palazzuolo sul Senio sono i comuni che hanno avvertito la piccola scossa di M 0.7 che ha misurato un ipocentro di 9 km di profondità.

Questo inizio settimana si apre per quanto riguarda i fenomeni di terremoto con poche per fortuna novità di attività sismica, con il suolo italiano che in queste prime ore di lunedì 19 ottobre 2015 hanno registrato poche scosse rilevanti sull’intero arco del Paese. La vera novità sta che la scossa più rilevante è stata registrata in Valle d’Aosta, non certamente una meta solita per i sismi italiani: alle 8.22 una scossa di M 1.6 sulla scala Richter ha coinvolto alcuni paese nella provincia di Aosta, in particolare Courmayeur, San Leonardo e Morge: non sono stati segnalati danni, anche perché comunque l’ipocentro risulta abbastanza profondo (10.6 km in profondità) e l’intensità della scossa non è stata molto alta. Dello stesso grado è stato poi un altro terremoto che alle 2.46 ha coinvolto alcuni comuni in provincia di Matera e Bari, come Latamura, Santeramo in Colle e varie frazioni di Matere: anche qui nessun danno, zero segnalazioni e situazione tornata subito tranquilla. Alcune piccole scosse si sono poi succedute nelle prime ore della mattina a Rieti e Pesaro ma senza davvero un’intensità considerevole; citiamo dunque l’ultimo terremoto in ordine temporale, avvenuto alle 9.06 con ipocentro fissato a 1.3 km in profondità e di intensità a M 1.3. Comuni interessati vicini all’area dell’epicentro sono stati Panettieri, Carlopoli e Bianchi, in provincia di Catanzaro e Cosenza.