La serata prosegue l’andamento lento del pomeriggio, e non è certo una notizia negativa: un solo terremoto in Italia di rilevanza significativa in questa prima parte della serata e che per giunta avviene con un’intensità di magnitudo piuttosto bassa. Alle 18.48 è avvenuto in sostanza un terremoto presso la zona di Macerata, di forza e grado M 1.4: l’ipocentro è stato calcolato ad una profondità di 8 km. I comuni che sono stati coinvolti, anche se non di riscontrano particolari danni a persone o edifici fisici, risultano tutti in provincia di Macerata e Ancona, eccoli: Cingoli, Treia, Apiro, Appignano, Staffolo, Poggio San Vicino, Pollenza, San Paolo di Jesi, San Severino Marche, Filottrano, Cupramontana, Tolentino, Montecassiano, Monte Roberto, Maiolatti Spontini, Gagliole e Serrapetrona. In Turchia invece arriva l’ennesima segnalazione di terremoto: una zona davvero funestata dall’intensa attività sismica che rappresenta in Europa la zona più colpita. Circa cinquanta minuti fa, alle 19.40 è avvenuto un sisma di M 2.1 vicino alla provincia di Antalya, precisamente vicino alla città di Konkuteli: al momento non sembrano esserci danni particolari, mentre per fortuna anche nella zona della Grecia colpita nelle scorse ore da un violentissimo terremoto non ha riportato danni particolari e sopratutto nessun ferito.



Continua la fase di tranquillità piuttosto diffusa in Italia per fenomeni di terremoto: attività sismica piuttosto bassa in questo pomeriggio con poche ma significative scosse che sono apparse in Sicilia e in centro Italia, tra Umbria e Marche. Di diversa latitudine regionale è invece l’unico terremoto di una certa rilevanza negli ultimi minuti: alle 17.43 un sisma ha scosso parte della provincia di Trento, zona piuttosto insolita per i fenomeni sismici. Profondità dell’ipocentro calcolato a 11 km, mentre l’intensità della scossa misurata a grado M 1.0, sono invece moltissimi i comuni che sono stati attraversati dalla piccola scossa, tutti molto vicini all’epicentro. Sono Albiano, Fornace, Lisignago, Losa Lases, Giovo, Civezzano, Baselga di Pinè, Lavis, Cambra, Faedo, Nave San Rocco, Zambana, Faver, San Michele all’Adige, Segonzano, Bedollo e per l’appunto Trento. Dando invece un’occhiata alle aree extra italiane, abbiamo da segnalavi un terremoto in Turchia, zona piuttosto “frizzante” dal punto di vista sismico: scossa di M 2.2 nella zona occidentale della penisola, con un ipocentro fissato a 5 km di profondità. Il sisma è avvenuto a circa 2 chilometri da Torbal e a soli 30 km da Izmir, una vera metropoli turca con 2 milioni e mezzo di cittadini.



A pochi passi da noi, nella vicina Grecia è arrivato giusto un’ora fa un terremoto molto violento che a ndr monitorato per vedere quali sviluppi avrà dal punto di vista dei danni e dei feriti: per fortuna al momento non sembrano ci siano conseguenze gravi e la situazione sta tornando alla normalità ma tant’è, solo nelle prossime ore ne sapremo di più. Il sisma è giunto alle 15.15 nella parte meridionale della Grecia, vicino alla zona di Tripoli e a 100 km da Atene. Intensità sulla scala Richter di M 3.9, davvero una scossa molto forte e violenta che qui in Italia al momento non è stata avvertita. Da noi invece la situazione dei terremoti è molto più tranquilla dopo la doppia scossa in Sicilia che ha messo in allarme i centri sismografi: solo un lieve sisma è stato registrato alle 14.35 nella zona di Perugia che per la prima volta oggi si affaccia sui radar sismici. Ipocentro a 6 km di profondità e comuni più vicini all’epicentro coinvolti che risultano Città di Castello, San Giustino, Monte Santa Maria Tiberina, Citerna, Monterchi, snsepolcro, Apecchio, Montone e Anghiari. Inutile dire che anche qui non risultano danni particolari, ma davvero rispetto al terremoto greco di poco fa il paragone è molto differente.



La Sicilia è ancora al centro del ciclone per l’attività sismica, e dopo il terremoto di Messina di qualche ora fa arriva una seconda scossa, questa volta più ingente, che ha colpito la provincia di Catania. Al momento comunque non ci sono danni o conseguenze negative per persone e luoghi, ma il rischio c’è stato vedendo anche le specifiche di questo terremoto: scossa di M 2.3 e ipocentro ad un solo chilometro di profondità. I comuni più vicini alla zona interessata dal sisma, che ricordiamo è avvenuto alle 13.25, sono tanti e quasi tutti in provincia di Catania: Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Piedomente Etneo, San’Alfio, Milo, Fiumefreddo di Sicilia, Randazzo, Mascali e Calatabiano. I comuni invece interessati al terremoto più vicini a Messina sono stati Moio Alcantara, Francavilla di Sicilia, Maivagna, Motta Comastra, Roccella Valdemone. Nelle prossime ore sapremo se ci saranno altre scosse in Sicilia dando luogo ad uno sciame sismico, o se invece il fenomeno si interromperà dopo questi primi due episodi di sisma.

Oggi per fortuna, dopo una mattina convulsa, il terremoto sta lasciando piuttosto in pace la nostra penisola, con un’attività sismica sotto la media normale e in località storicamente nevralgiche come il centro Italia e la Calabria al momento sono tranquille. Unica scossa, e questa è piuttosto rilevante, è avvenuta alle 11.31 in Sicilia: qualche paura ma nessun danno a persone, luoghi e strutture come edifici. L’ipocentro è stato calcolato a circa 7 chilometri in profondità e i comuni più vicini alla zona interessata dal sisma sono praticamente tutti attorno a Messina, sulla a parte orientale della bella isola siciliana, eccoli nel dettaglio: San Piero Patti, Montalbano Elicona, Librizzi, Basicò, Raccuja, Montagnareale, Patti, Ucria, Oliveri, Tripi, Floresta, Falcone, Sant’Angelo di Brolo, Sinagra, Furnari. Totale tranquillità invece per lo sciame sismico in Toscana, definitivamente terminato con le scosse di Pisa e Firenze nella prima mattinata, e anche quello avvenuto ieri sera a Perugia, il tutto sempre senza danni particolari.

La situazione sismica in Italia in queste ultime ore per fortuna non è preoccupante, e sono una scossa di terremoto è segnalata come significativa, mentre i vari sciami sismici in atto ieri – nella zona di Perugia – e oggi – in alcune provincie della Toscana – sembrano terminati. Una sisma di intensità a grado di magnitudo 0.9 ha colpito la provincia di Macerata: ipocentro fissato e calcolato a 10 km di profondità e i comuni coinvolti vicini all’area dell’epicentro che risultano essere Serravalle di Chienti, Muccia, Pieve Torina, Monte Cavallo, Sefro, Pievebovigliana, Fiordimonte, Camerino, Pioraco e Fiuminata. Non risultano per fortuna danni particolari, data anche la bassa intensità della scossa: invece un sisma di M 2.1 ha colpito, allargando lo sguardo al resto dell’Europa, la parte occidentale della Turchia e qualche danno ad alcuni edifici è stato segnalato anche senza gravi conseguenze, non risultano infatti feriti. Il terremoto è avvenuto alle 7.41 a 19 chilometri dalla città di Mugla, nell’ovest del Paese, con un ipocentro di profondità calcolato a 10 km.

Ci si avvicina alla fine della settimana, ma oggi il terremoto non sembra intenzionato ad andare in riposo: nelle prime ore della mattina si sono succedute varie scosse, di medio-piccola intensità che stanno tenendo i centri di sismologia in una certa qual allerta. Premettiamo che in nessun sisma accaduto finora ci sono stati danni segnalati a cose o persone: la prima scossa che vi presentiamo in questo bollettino riguarda la zona della provincia di Pisa che alle 5.15 stamani ha registrato un terremoto di M 1.8 sulla scala Richter. Ipocentro fissato a 9 chilometri in profondità e comuni più vicini alla zona che risultano Pisa, Livorno, Vecchiano, San Giuliano Terem, Collesalvetti e Calci. Ancora Toscana protagonista quando circa un’ora dopo un altro sisma la colpisce, anche se in una provincia differente: scossa di M 1.6 vicino a Firenze, con i comuni più vicini all’epicentro che sono Greve in Chianti, Tavarnelle Val di Pesa, Barberino Val d’Elsa, Impruneta, san Casciano in Val di Pesa, Montespertoli e Castellina in Chianti. Più tardi invece, verso le 6.55 è il suolo di Bologna a tremare per un lieve terremoto di intensità a grado M 1.5: ipocentro a 21 km in profondità e comuni dell’area coinvolta come Lizzano In Belvedere, Porretta Terme, Gaggio Montano e Granaglione.