Continua la giornata piuttosto particolare per i fenomeni di terremoto in Italia: poche scosse ma di una certa rilevanza che ogni volta allertano i vari centri sismici ma che finora per fortuna non hanno portato alcun danno a persone o strutture edili. Alle 15.10 in provincia di Siena è stato registrato un sisma di grado M 2.1 sulla Scala Richter che ha portato alcuni comuni della zona ad avvertire, anche se lievemente la scossa nel terreno, ecco quali: Piancastagnaio, Abbadia San Salvatore, Radicofani, Santa Fiora, Castell’Azzarra, Arcidosso, Castel del Piano, Seggiano, San Casciano dei Bagni, Proceno, Roccalbegna, Castiglione d’Orcia. È la seconda scossa della giornata nel Senese, anche se questa volta l’intensità è stata decisamente maggiore. Alle 17.37 invece è il territorio vicino alla provincia di Cosenza in Calabria a tremare per pochi secondi, con una scossa di M 2.1 e con un ipocentro fissato a 21 km di profondità. Comuni più vicini all’area interessata dal sisma sono stati Parenti, Colosimi, Rogliano, Mangone, Santo Stefano di Rogliano, Celara, Bianchi, Marzi, Aprigliano, Carpanzano, Piane Crati e Scigliano.
Poche scosse ma molto significative quelle che hanno coinvolti molti parti di Italia nelle ultime due ore, con la punta massima di terremoto che ha raggiunto la provincia di Bologna. Partiamo proprio dal sisma in Emilia Romagna, che alle 14.15 ha coinvolto alcuni comuni come Lizzano in Belvedere, Gaggio Montano, Porretta Terme, Fanano, Granaglione e Sestola, con una forte scossa di M 2.5 sulla scala Richter. Scossa non usuale con quella intensità che però per fortuna, grazie anche alla complicità di un ipocentro basso (10 km in profondità), non ha provocato danni particolari e neanche l’avvertimento dei cittadini del Bolognese. Alle 14.40 è invece avvenuta una scossa di M 1.0 in Toscana nella provincia di Lucca che ha coinvolto alcuni comuni vicini all’epicentro, ovvero Minucciano, Casola in Lunigiana, Giuncugnano, Piazza al Serchio, Sillano, Fivizzano, Vagli Sotto. Zero danni anche qui, con un ipocentro calcolato a 10 km in profondità, anche qui; terza e ultima segnalazione ve la facciamo su un terremoto avvenuto pochi minuti fa, alle 15.05, in zona provincia di Siena. Ipocentro a 9 km di profondità, e comuni coinvolti anche se alcuni danni che risultano Piancastagnaio, Abbadia San Salvatore, Radicofani, Santa Flora, Castell’Azzara, Arcidosso e Castel del Piano.
La seconda parte della mattinata ha visto un impennarsi delle attività sismiche in Italia, con varie scosse di terremoto che stanno animano questo venerdì 23 ottobre 2015, anche se rimane comunque la premessa fondamentale che per tutti i sismi capitati anche nelle ultime ore non risultano danni particolari e neanche un ferito. Alle 11.22 un terremoto ha colpito la provincia di Catania con un’intensità di magnitudo a grado 1.9 sulla scala Richter che ha coinvolto alcuni comuni vicini alla zona dell’epicentro: sono Bronte, Maletto, Adrano, Biancavilla, Maniace, Santa Maria di Licodia, Ragalna e Cesarò. Alle 11.23 è verso il confine tra Italia e Slovenia che è avvenuto un altro terremoto alle 11.34 e con una forza di grado M 1.3: ipocentro a 7 km di profondità e comuni coinvolti che sono tutti in provincia di Udine, come Pulfero, Taipana, Torreano, Faedis, Savogna e Attimis. Alle 12,33 invece il terzo e ultimo sisma di questo bollettino, l’ultimo in ordine temporale: la zona colpita è quella di Messina, con un’intensità di grado M 1.0 che ha coinvolto i comuni vicini di Tripi, Nova di Sicilia, Fumari, Mazzarrà Sant’Andrea, Furnari, Montalbano Elicona, Falcone, Rod Millici, Oliveri e Castroreale.
Due scosse di terremoto hanno tenuto in allerta i centri sismici italiani, anche se si tratta di fenomeni di scarsa intensità che per fortuna non hanno provocato alcun danno a persone, edifici o luoghi fisici. Il primo terremoto di questo bollettino è stato registrato alle 10.36 in Liguria, più precisamente nella provincia di Genova ed è stato calcolato con un ipocentro di 4 km in profondità. Intensità di grado magnitudo 1.5, il sisma ha coinvolto alcuni comuni vicino alla zona dell’epicentro come Santo Stefano D’Aveto, Rezzoaglio, Ferriere, Ottone, Fontanigorda, Bedonia, Tornolo, Gorreto, Rovegno, Cerignale e Compiano, Borzonasca e infine Farini. Circa venti minuti prima invece era stata la volta della provincia emiliana di Forlì e Cesena che ha registrato un sisma di M 1.3 e con un ipocentro fissato nel terreno con ben 14 km di profondità. I comuni più vicini all’area del terremoto, anche se non hanno riportato alcun danno, sono stati Tredozio, Portico e San Benedetto, Marradi, Premilcuore, Rocca San Casciano e San Godenzo. Per quanto riguarda invece le precedenti scosse di cui vi abbiamo documentato a L’Aquila e Perugia, non sembrano esserci state scosse successive e dunque si può tranquillamente parlare di emergenza finita, almeno per il momento.
Mattina dell’ultimo giorno della settimana, ma il terremoto in Italia non vuole proprio riposarsi: in questo primo bollettino della giornata vi segnaliamo due scosse rilevanti avvenute in Italia nella prima mattinata e un sisma molto violento avvenuto in Sud Africa a pochi chilometri dalla costa (nelle Isole Prince Edward). Partendo da uno sguardo italiano, alle 6.44 vi segnaliamo un terremoto di forza e intensità a magnitudo 1.6 sulla scala Richter che ha coinvolto senza alcun danno per fortuna la zona di L’Aquila, storicamente assai abituata a fenomeni sismici. Ipocentro fissato a 10 chilometri in profondità e comuni più vicini all’area dell’epicentro reale che risultano Scanno, Villalago, Pescasseroli, Opi, Bisegna, Villetta Barrea, Rocca Pia e Civitella Alfedena. Alle 7.19 invece è stata la volta di un’altra provincia normalmente attraversata da sismi, per fortuna di piccoli rilevanza quasi sempre: intensità M 1.4 e d ipocentro calcolato a 9 km in profondità, i comuni che sono rimasti interessati dalla scossa sono invece Campello sul Clitunno, Spoleto, Trevi, Sant’Anatolia di Narco, Vallo di Nera, Scheggino e Montefalco. Anche qui alcun danno è stato registrato mentre non si hanno ancora notizie di questo genere per il terremoto violentissimo occorso al largo del Sud Africa alle 6.04: forza d’urto di M 6.1 e Isole Prince Edward completamente attraversate dal terremoto. Al momento pare non ci siano danni perché il fenomeno è avvenuto alcuni chilometri dalla costa, ma rimaniamo in attesa di aggiornamenti anche perché l’ipocentro è stato molto in superficie (1 km) e questo non aiuta di certo la questione danni procurati.
Una debole scossa di terremoto oggi, di magnitudo 1.6 è stata registrata in Val d’Aosta a 13 chilometri da Chamonix e 28 dal capoluogo di provincia Aosta come riportato dal centro sismologico svizzero dato che il sisma è stato sentito anche a Berna. La scossa è avvenuta a soli 2 chilometri di profondità e quindi è stata percepita in superficie ma non si segnalano danni dato la debole forza del terremoto. In Europa nella notte un’altra piccola scossa vicino le isole del Dodecaneso in Grecia che nelle ultime settimane sono state caratterizzate da uno sciame sismico tenuto sotto controllo dal centro sismologico mediterraneo europeo. Il sisma è stato di magnitudo 2.2 ad una profondità di 6 chilometri al largo delle isole greche e per ora non ci sono stati danni anche se data la frequenza degli ultimi eventi gli studiosi tengono d’occhio la zona. Anche in Bosnia si segnala una scossa di magnitudo 2.0 a 5 chilometri di distanza dalla città di Blagaj e a 65 da Dubrovnik che però non ha sortito danni.