Una serata abbastanza tranquilla per le scosse di terremoto in Italia, con il terreno italico che ha tremato in maniera lieve solo nel centro del Paese, con Lazio, Umbria e Marche coinvolte da brevi e temporanee scossa sismiche. Partiamo dal terremoto avvenuto nella provincia di Rieti, con una scossa di M 1.4 che ha interessato i comuni di Amatrice, Acumoli, Cittareale, Montereale, Capitignano, Campotosto, Borbona e Posta. A Perugia invece sono abituati ai terremoti, anche se lievi, come quello accaduto alle 18.24: intensità M 1.3, ipocentro calcolato a 10 km di profondità e comuni più vicini all’area del sisma che risultano Città di Castello, San Giustino, Citerna, Monterchi, Apecchio, Sansepolcro e Pietralunga. Da ultimo vi segnaliamo le due piccole scosse avvenute alle 19.08 nella zona di Macerata, con una lievissima intensità, M 0.2 e M 0.5, che non hanno causato danni, esattamente come gli altri terremoti raccontati in questo bollettino. Comuni coinvolti leggermente risultano dunque Muccia, Sefro, Camerino, Serravalle di Chienti, Pioraco, Pieve Torina e Pievebogliana,



Un terremoto in Calabria, terra sempre più al centro dei monitoraggi sismici italiani, con la provincia di Cosenza che ha tremato per alcuni secondi, ma poi anche Perugia e il confine con la Francia: questi i fenomeni sismici in questo ultimo bollettino in senso temporale. Alle 16.56 un terremoto vicino a Cosenza è stato registrato con una forza d’intensità a M 1.8 sulla Scala Richter, coinvolgendo alcuni comuni come Parenti, Colosimi, Rogliano, Bianchi, Mangone, Cellara, Marzi, Figline Vegliaturo e Carpanzano. Nessun danno per fortuna a cose e persone, anche perché la profondità dell’ipocentro era fissato a 18 km. Alle 17.16 invece un sisma ha coinvolto la provincia di Perugia con anche qui alcun danno e una serie di comuni allarmati per la lieve scossa di M 1.1 in Umbria, non la prima scossa della giornata. Comuni più vicini all’area coinvolta che risultano Gubbio, Scheggia, Costacciaro, Pietralunga, Sigillo, Montone, Umbertide e Cantiano. Finiamo con un brevissimo terremoto avvenuto sul confine tra Italia e Francia alle 17.42 e con intensità di M 1.5: le provincie italiane più vicine risultano Cuneo e tutta i comuni della sua provincia, compreso Moncalieri.



Situazione che per fortuna si è resa più tranquilla nelle ultime ore in Italia per quanto riguarda in fenomeni di terremoto: nelle ultime ore l’unica segnalazioni rimane quella dello scorso bollettino, con il lieve sciame sismico che sta continuando a colpire la zona attorno a Perugia, con poca intensità e i danni a persone e luoghi che per fortuna sono pari a zero. Arrivano però notizie allarmanti oltre i nostri confini, con la segnalazione del centro sismico europeo, EMSC, che parla di una scossa di terremoto a sud di Lourdes, in Francia nella regione dei Pirenei. Avvenuta alle 14.24, il sisma ha registrato una forza d’intensità notevole di M 2.9 sulla Scala Richter con la scossa avvertita dai cittadini di quelle località. Al momento non sembrano esserci danni ma la paura è stata tanta, con l’epicentro del terremoto che è stato misurato essere a soli 5 chilometri a sud dalla cittadina divenuta Santuario Mariano dallo scorso secolo.



I terremoti di oggi, in questa domenica di bel tempo, sono ridotti all’osso per fortuna con scosse di bassa intensità. Un terremoto ad Isernia e una doppia scossa a pochi minuti di distanza vicino a Perugia sono gli elementi che vengono monitorati in questi minuti: alle 13.34 vicino a Isernia una scossa di M 0.6 ha mosso alcune zone sotto il terreno di Carpinone, Castelpetroso, Pettoranello del Molise, Pesche, Castelpizzuto, Macchigodena e appunto Isernia. Alle 12.58 e alle 13.48 invece ci sono state ben due scosse di terremoto nella provincia di Perugia, con il primo sisma avvenuto a 12 km di profondità e il secondo che invece aveva come ipocentro solo 7 km. Prima scossa di M 0.9 e seconda invece di M 1.4 che hanno coinvolto alcuni comuni limitrofi come Pietralunga, Cantiano, Gubbio, Scheggia, Apecchio, Cagli, Piobbico, Montone, Costacciaro e Frontone. Al momento non sembrano esserci prodromi particolari per uno sciame sismico nella zona, ma monitoreremo nelle prossime ore i possibili sviluppi.

In questo bollettino vi segnaliamo solo due scosse di terremoto che sono giunte nelle rilevazioni sismiche nazionali e che provengono da un’unica zona d’Italia, ovvero le Marche: nella Provincia di Pesaro Urbino nelle ultime ore sono dunque state due le scosse di sisma che comunque non sembrano abbiano generato particolari problemi di danni, neanche sono state avvertite sembrerebbe dalla maggior parte dei cittadini. Alle ore 12.37 il terremoto ha raggiunto l’intensità di M 1.7 vicino ai comuni di Apecchio, Pietralunga, Piobbico, Città di Castello, Mercatello sul Metauro, Montone e Sant’Angelo in Vado. Circa 20 minuti dopo una scossa di M 1.0 ha coinvolto sempre la stessa zona con però molta meno intensità di scossa e con un ipocentro fissato a 8 km di profondità: altri comuni sono stati coinvolti oltre a quelli precedenti e risultano essere Piandimelato, Belforte sull’Isauro, San Giustino, Lunano, Urbania, Frontino e Sansepolcro.

Dopo la situazione convulsa nelle prime ore della mattina con vari fenomeni di terremoto sulle costa italiane, in questa seconda parte di domenica 25 ottobre 2015 le scosse rilevate sono molte meno e con una decisa involuzione di intensità e che dunque preoccupano molto meno. Alle 9.50 una scossa di terremoto ha colpito la zona in Abruzzo vicino al capoluogo: è infatti la provincia di L’Aquila che ha subito il sisma di M 1.3 poche ora fa e che comunque non avrebbe provocato neanche un danno a persone o strutture fisiche. Ipocentro fissato a 8 km di profondità e comuni interessati vicino all’epicentro: Barete, Capitignano, Pizzoli, Montereale, Cagnano Amiterno, Campostosto, Scoppito, Borbona e Crognaletto, tutti in provincia di L’Aquila. Alle 9.32 invece è stata la volta di un altro terremoto che ha colpito in maniera lieve la provincia di Frosinone, con un ipocentro calcolato a 11 km di profondità e con i comuni più vicini e coinvolti che risultano essere Boville Ernica, Monte San Giovanni Campano, Castelliri, Veroli, Isola dei Liri, Strangolagalli, Fontana Liri, Ripi, Torrice e Arpino.

Prima mattinata piuttosto complicata dal punto di vista del terremoto in Italia, che oggi, domenica 25 ottobre 2015, ha deciso di riflettersi su varie coste italiane. La particolarità è proprio questa, dato che nella notte e nelle prime ore della mattina ci sono state 3 significative scosse tutte sulle costa calabre e siciliane. Partendo dalla prima, un sisma di M 2.7 ha colpito alle ore 3 di questa mattina il largo della costa calabra occidentale: ipocentro a 138 km di profondità e comuni più vicini all’epicentro, per fortuna sotto il livello del mare, sono stati Messina (35 km) e Reggio Calabria (45). La grande distanza e l’epicentro profondo hanno per fortuna impedito all’urto di causare danni particolari: il secondo terremoto è capitato alle 6.31 e ha colpito la Costa Calabra sud occidentale con una forza di magnitudo 2.4 e un ipocentro di 170 km di profondità. Comuni interessati alla scossa e vicini all’area, sono Lamezia Terme, Cosenza e la provincia di Catanzaro, ma anche qui per fortuna di danni non ce ne sono stati. Terza e ultima scossa imponente che vi segnaliamo in questo primo bollettino è quella occorsa alle 8.47 lungo la costa siciliana a nord di Messina. Intensità di M 2.6 e comuni vicini all’area dell’epicentro, vicino alla costa in questo caso, sono stati Villafranca Tirrena, Spadafora, Saponara, Venetico, valida, Rometta, Roccavaldina, Torregrotta e Monforte San Giorgio.