Il bilancio purtroppo è sempre più apocalittico per le conseguenze del terribile terremoto che da tutta la giornata sta segnando le cronache mondiali: tra Pachistan e Afghanistan l’epicentro di un sisma di M 7.7, avvertito anche in tutta l’India. I morti sono saliti a 238, con notizie ufficiali di agenzie di stampa locali che parlano di almeno 1200 feriti: purtroppo il range tra i due numeri è destinato ad avvicinarsi, il che vuol dire che molti di questi feriti insieme a vari scomparsi potrebbero presto aggiornare il computo delle vittime. Un disastro quanto avvenuto che ha coinvolto crolli di case, città, scuole e edifici, oltre che vari dissesti nelle zone di campagna e montagna, da dove proviene l’origine del terremoto. In Pakistan i morti accertati sono oltre 160, una buona parte nella provincia di confine di Kyber, dove oltre 200 case sono crollate. Con queste precise operazioni giungono purtroppo notizie di oltre 1000 feriti: il sisma è stato avvertito in tutte le città più popolose del Paese, tra cui Lahore, Rawalpindi, Peshawar e Quetta, con il governo che ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale.



La conta dei morti rispetto all’ultimo bollettino almeno non è salito ma si tratta comunque di una tragedia di livello considerevole: il terremoto avvenuto stamani tra Pakistan e Afghanistan – che ha toccato anche alcune regioni dell’India – ha generato ad ora 180 morti e altrettanti feriti almeno. Drammatico il bollettino con il sisma violentissimo di M 7.7 che non ha lasciato scampo a molti abitanti delle regioni sud asiatiche che sono rimaste intrappolate sotto le macerie di case e strade, con il terreno che ha tremato per molti minuti consecutivi, e non solo. Arrivano infatti segnalazioni di ulteriori scosse sempre dallo stesso epicentro di Hindu Kush, nelle ultime ore due scosse di M 4.8 e 4.7, di assestamento che comunque rimangono ad una forte intensità, anche se non paragonabile con il picco massimo di M 7.7 di stamani. Sisma avvenuto in tutto il nord indiano e in altre regioni asiatiche e che ha purtroppo generato quanto visto nei primi video arrivati e circolati sul web: queste invece sono le immagini di alcuni disastri provocati sulle strade delle città, con macchine devastate e abitazioni del tutto sventrate.



Un disastro ambientale con numerose vittime, è questo il bilancio aggravato di quanto sta accadendo tra il Pachistan, l’Afghanistan e anche l’India. Il terremoto violentissimo questa mattina ha scosso il terreno sotto varie regioni di questi stati, con una forza d’urto lunga parecchi minuti e che ha raggiunto il picco massimo di M 7.7, un’enormità. Il conto delle vittime purtroppo continua a salire vertiginosamente e al momento in cui scriviamo ci troviamo al numero di 180 morti e numerosi feriti in condizioni gravissime. Arrivano ovviamente anche i primi video e le prime immagini dai luoghi colpiti in ci si vedono ancora le persone in mezzo alla strada tra New Delhi, Peshawar e Kabul, e in alcuni frammenti spuntato anche i momenti durante le scosse, con abitazioni e strutture che oscillano in maniera molto pericolosa: eccovi uno di questi video che riportata una televisione spagnola, Intv, che riporta immagini di luoghi negli attimi stessi del terremoto.



Un dramma continuo, è la situazione in cui stanno versando le popolazioni di Pakistan, Afghanistan e India per il terremoto di violenza altissima, capitato stamattina alle 10.30 ore italiane: scala Richter che ha segnato i gradi M 7.7, una mostruosità se teniamo conto che il terribile sisma in Abruzzo a L’Aquila aveva segnato M 5.2. Per fortuna, se così si può dire, la profondità di questo sisma è stata talmente alta che è stata limitata la conseguenza dannosa: il problema è che le vittime continuano a salire, siamo arrivati a 87 con centinaia di feriti che non promettono bene per le prossime ore. Il governo pachistano, ma come questo anche altri governi nazionali di tutto il Sud Asia, diramano l’emergenza nazionale con provvedimenti che sono in corsi di svolgimento proprio in questi minuti: «il primo ministro Nawaz Sharif del Pachistan ha ordinato a tutte le agenzie federali civili e militari, la dichiarazione immediata di emergenza e la mobilitazione di tutti i mezzi per garantire la sicurezza dei cittadini», afferma una nota del governo pachistano. Scossa che ha avuto origine nella regione montuoso del Hindu Kush, in Afghanistan ma avvertito poi in tutte le regioni vicine, fino ad arrivare all’India.

Purtroppo continua a salire il numero delle vittime dopo il violentissimo terremoto che oggi ha coinvolto larga parte di Pakistan, Afghanistan e India: 52 morti pakistani e 18 afghani fanno finora il computo delle vittime, che molto probabilmente salirà oltre i già tanti 70 attuali. Tantissime le regioni coinvolte, con molte notizie che arrivano da ogni parte di questi paese asiatici, compresa l’India, che raccontano di panico e morti anche per calpestamento a Takhar, in Afghanistan: qui 12 ragazze sono morte travolte durante la fuga da una scuola. Ecco la prima testimonianza raccolta da Repubblica: «Le studentesse sono corse fuori dall’edificio scolastico di Taluqan e c’è stata una calca», spiega il dipartimento dell’Istruzione. Altri testimoni raccontano di bambini e donne che per le strade di Peshawar urlano di paura e fuggono da ogni parte: il primo Ministro Indiano Narendra Modi ha tritato che immediatamente verrà dato sostegno e aiuto a chi necessita, anche nei Paesi limitrofi come appunto quelli più colpiti dal sisma terribile. Una donna pakistana racconta alla BBC, Catherine Bhatti, i primi attimi del terremoto: «È venuto fuori dal nulla e siamo subito corsi nel prato per scappare dalla casa che tremava tutta: impressionante il rumore sordo che sentivamo, ci ha davvero atterriti».

Arrivano purtroppo le prime notizie negative dopo il violento terremoto che oggi ha colpito Pakistan, Afghanistan e parti dell’India e delle regioni asiatiche circostanti. Magnitudo 7.7 sulla scala Richter, per il servizio sismico pachistano arriverebbe fino a M 8.1, verso le 14.30 locali (nostre 10 del mattino) i palazzi a Kabul come Islamabad hanno cominciato a tremare per intensità del sisma e cittadini si sono precipitati in strada per la paura. Fonti ufficiali purtroppo riferiscono di almeno 27 morti accertati e centinaia di feriti rimasti sotto i tetti crollati delle abitazioni nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa a nord ovest in Pachistan: bambini e donne tra i feriti che stanno salendo a 200, secondo quanto riportato sul sito di Repubblica. La regione dell’epicentro è quella di Hindu Kush, a 82 chilometri a sud-est di Feyzabad in Afghanistan: sembra che ci siano state varie scosse, con uno sciame sismico terribile che ha gettato migliaia di persone nel panico. Nei prossimi bollettini seguono aggiornamenti in tempo reale.

Una scossa violentissima alle 10.09 ora italiana ha colpito alcuni regioni del Pakistan, Afghanistan e India: intensità di grado magnitudo 7.7 sulla scala Richter, avvertita in moltissime città asiatiche, da Islamabad a Kabul fino anche a New Delhi. L’epicentro è stato registrato a 196 chilometri di profondità e localizzato in una zona remota sulla catena montuosa dell’Hindukush, a circa 80 chilometri da Fezyabad (Afghanistan), ma le segnalazioni arrivando anche da Peshawar in Pakistan, Ashksham in Afghanistan. Il Nepal per fortuna è rimasto escluso, dopo il sisma violentissimo che in aprile aveva generato più di 8mila vittime: il terremoto appena avvenuto è stato registrato e avvertito dall’Usgs, istituto sismologico americano e lo conferma l’osservatorio di Hong Kong. Al momento non giungono notizie di vittime ma i monitoraggi sono tuttora in corso per capire se ci sono state gravi conseguenze per un sisma di questa portata così ingente: sicuramente il fatto che il terremoto sia avvenuto sotto le montagne a tanta profondità ha attutito le possibili conseguenze negative, ma di certo nelle prossime ore arriveranno notizie più precise.

Una mattina impegnativa per il territorio italiano che fin da subito ha mostrato segni di movimento con scosse di terremoto oggi, in questo inizio settimana 26 ottobre 2015. Numerose, anche se lievi scosse per tutto l’arco del Paese, con l’eccezione del sisma piuttosto consistente nelle Isole Eolie che però per fortuna è avvenuto a profondità elevate e perciò non ha provocato danni. Rieti nelle prime ore della mattina, tra le 6.08 e le 6.4 si è vista attraversare da due scosse di terremoto di intensità a magnitudo 1.2 e 1.1 sulla Scala Richter, con i comuni più vicini all’area del sisma che sono stati Amatrice, Acccumoli, Cittareale, Campotosto, Montereale, Capitignano, Borbona e Posta. Alle 7.26 invece è la provincia di Firenze a segnalare un terremoto di lieve entità, M 1.5, che senza provocare danni ha attraversato i comuni di Barberino Val d’Elsa, Tavanelle Val di Pesa, Poggibonsi e Certaldo, con un epicentro calcolato a 10 km di profondità. Nelle Isole Eolie invece la scossa è stata più imponente, M 2.2, ma ad una profondità maggiore, ovvero circa 183 km e dunque non vi sono stati danni nei territori limitrofi che in questo caso riguardano le isole Ginostra, Malfa, Lipari e Vulcano Porto.