Un terremoto in provincia di Ancona e un’altra scossa nell’area di confine tra Italia e Francia sul versante ligure di Imperia sono le uniche due scosse delle ultime ore, con un blocchetto come questo che dunque per fortuna riporta dei sismi piuttosto blandi e che non hanno prodotto conseguenze dannose per persone o luoghi fisici. Partendo dal terremoto più recente, alle ore 12.34 un sisma di forza e magnitudo 1.2 ha coinvolto per la seconda volta nella giornata – la prima aveva provocato un onda d’urto di grado M 2.3 – la Costa ligure occidentale vicino alla provincia di Imperia, più precisamente sul confine con la Francia: comuni coinvolti Triora, Briga Alta, Molini di Triora, Pigna, Castel Vittorio, Mendatica, Bajardo, Cosio d’Arroscia, Rocchetta Nervina. Per fortuna zero danni, come dicevamo anche per il secondo terremoto di questo bollettino che riguarda la provincia di Ancora nelle Marche: comuni in questo caso coinvolti anche senza segnalazioni particolari, sono Serra San Quirico, Mergo, Genga, Rosora, Arcevia, Cupramontana, Castelplanio e Maiolanti Spontini.
L’attività sismica di oggi è la più frequente degli ultimi giorni anche se per fortuna mancano i danni a luoghi e persone che stanno facendo mantenere la calma per le scosse di terremoto che continuano ad imperversare l’intero territorio italiano. Uno sciame sismico è in atto nella provincia di Forlì Cesena: dopo la scossa di tre ore fa, altri due movimenti di M 1.5 e M 1.1 alle 11.05 e 11.54 hanno interessato i comuni di Premilcuore, Santa Sofia, Galeata, Portico, Civitella di Romagna, Rocca San Cascino, Bagno di Romagna, San Godenzo, Tredozio e Stia. Più forte invece la scossa che ha coinvolto alcuni comuni nella provincia di Imperia in Liguria, al confine con la Francia: terremoto di M 2.3 e ipocentro a 10 km di profondità, con i paesi di Triora, Pigna, Castel Vittorio, Briga Alta, Mendatica, Bajardo, Apricale, Isolabuona, Perinaldo, Rezzo, Airole che sono stati rilevati vicino all’epicentro del sisma. Al momento non vengono segnalati alcun danno o conseguenze negative, esattamente come nel terremoto di Ancona che alle 12.25 ha colpito alcuni comuni con una scossa di M 1.2: Serra San Quirico, Mergo, Genga, Rosora, Arcevia, Cupramontana, Castelplanio, Poggio San Vicino e Maiolati Spontini.
Poca attività sismica nell’ultima ora ma con significative scosse di terremoto oggi che hanno fatto scattare l’allerta in alcune sale di rilevazione italiane: alle 9.58 un sisma di forza d’intensità M 1.8 ha colpito la zona adiacente alla provincia di Forlì Cesena in Emilia Romagna. Ipocentro fissato a 8 km di profondità, zero danni per fortuna nei comuni interessati vicino all’epicentro, come Premilcuore, Santa Sofia, Galeata, Civitella di Romagna. Portico e San Benedetto, Rocca San Casciano, Tredozio e San Godenzo, ma anche Stia e Pratovecchio. Alle 10.30 invece è stata avvertita un’altra scossa di terremoto che ha coinvolto, questa volta in maniera minore, la provincia di Perugia con i seguenti comuni che si sono ritrovati vicino all’epicentro: Pietralunga, Cantiano, Gubbio, Scheggia, Apecchio, Cagli, Piobbico, Costacciaro e Frontone. Anche in questo caso non ci sono stati segnalati danni particolari e dunque rimane la buona notizia di uno sciame sismico – siamo alla terza scossa della mattinata nel Perugino – senza conseguenze negative.
Una prima parte della mattinata piuttosto convulsa per quanto riguarda i fenomeni di terremoto che non hanno lascia in pace i territori italiani anche se per fortuna per tutte le scosse avvenuto non vengono segnalati particolari danni a luoghi fisici o persone. Partendo dall’ultimo in ordine di tempo, un terremoto alle 9.38, ovvero pochissimi minuti fa ha colpito la zona adiacente a Belluno, con una scossa di M 1.4 che ha interessati i seguenti comuni: Chies d’Alpago, Pieve d’Alpago, Soverzene, Tambre, Ponte delle Alpi, Farra, Erto, Casso, Cimolais. Tra le 5.38 e le 8.49 di questa mattina invece ben due scosse hanno colpito la zona della provincia di Perugia, di lievissima intensità però la forza sulla scala Richter: M 1.1 e M 0.7, con i comuni colpiti che risultano essere Pietralunga, Montone, Città di Castello, Umbertine e Monte Santa Maria Tiberina. Da ultimo vi segnaliamo un terremoto in zona Siena che nelle prime ore della mattinata ha scosso e non poco il territorio toscano facendo scattare l’allarme in alcune sale sismologiche: M 2.0 ed ipocentro a 11 km di profondità e comuni coinvolti Buonconvento, Montalcino, Murlo, Asciano e Pienza.
Nella notte di oggi, 30 ottobre, non si sono ancora registare scosse di terremoto sul territorio italiano anche se due terremoti sono avvenuti vicino alle coste d’Italia. In Grecia, come riporta il centro sismologico europeo mediterraneo, c’è stato un sisma di magnitudo 3.5 a una profondità di 5 kilometri di fronte all’isola di Creta e a 45 kilometri di distanza dalla città di Kolimvaron. Anche in Albania a 6 kilometri di distanza dalla città di Libohove e a 4 kilometri di distanza si è registrata una scossa di magnitudo 2.6. Entrambi i terremoti non hanno causato danni e anche se percepiti in superficie non hanno preoccupato gli esperti. Per ora non è dato sapere se le scosse sono state avvertite anche dall’altra parte dell’Adriatico sulle coste italiane. Nel resto del mondo da segnalare un forte terremoto di valore 4.4 avvenuto in Colombia vicino alla città di Zapatoca ma una profondità di oltre 100 kilometri che quindi non ha preoccupato i cittadini del paese sudamericano.