Mentre si continua a monitore la situazione in Centro Italia, dai siti specializzati arriva la notizia di una forte scossa in Cile. Nella regione di Coquimbo a 300km dalla capitale di Santiago del Cile è stato registrato un sisma di magnitudo 6 alle ore 16 locali a una profondità di 10 km. Negli ultimi giorni la regione ha subito diverse scosse e gli scienziati stanno tenendo d’occhio l’area e preparando eventuali evacuazioni. Lo sciame sismico nella zona va avanti da almeno una settimana con alcune scosse di alto valore come quella odierna



Purtroppo lo sciame di terremoto iniziato qualche ora fa nella zona di Perugia ha battuto un altro colpo, poco dopo le altre due segnalazioni di cui abbiamo comunicato i dettagli nel precedente bollettino: alle 16 infatti è arrivata la terza scossa, questa la più intensa, di magnitudo 2.4 sulla scala Richter che ha colpito, senza effettuare anche questa volta per fortuna danni a persone o luoghi fisici, i comuni adiacenti all’epicentro situato a 10 km di profondità: sono sempre gli stessi di prima, ovvero Sellano, Preci, Cerreto di Spoleto e più superficialmente anche a Visso, Vallo di Nera, Norcia, Monte Cavallo e Campello sul Clitunno. E di pochi minuti fa la notizia di un altra scossa, sempre nello stesso sciame, anche se di intensità minore (M 1.4 questa volta): i comuni coinvolti sono sempre gli stessi attorno a Perugia che di certo sta vivendo una giornata compilata dal punto di vista delle segnalazioni sismologiche, con per fortuna nessuna conseguenza dannosa. Lasciando l’Umbria, continua l’attività sismica anche in altre parti d’Italia con ad esempio la segnalazione di venti minuti fa (alle 17.18) dalle parti di Catanzaro di un altro terremoto: scossa di M 1.7 ad una profondità di epicentro di 9,8 km e che ha coinvolto i comuni calabri di Albi, Magisano e Taverna.



Arrivano segnalazioni per due importanti scosse di terremoto proprio oggi e nel giro di pochi minuti nella zona spesso travagliata dal punto di vista sismico dell’Umbria: il centro pulsante d’Italia in tutti i sensi, con un suolo molto movimentato, Alle 14.35 e alle 15.13 sono giunte con una sorta di sciame sismico delle scosse di terremoto vicino al capoluogo Perugia, con un’intensità media di magnitudo 2.1 e 2.3 sulla scala Richter che però non sembrano aver generato particolari danni a luoghi e o persone. La prima scossa (M 2.1) ha avuto come epicentro ben 10 km di profondità e vicina ai comuni di Sellano, Cerreto di Spoleto e Preci; la seconda invece, quella di M 2.3 è giunta a 9 km di profondità e gli stessi comuni coinvolti a cui si aggiungono Vallo di Nera, Norcia e Campello sul Clitunno. In entrambi i casi i danni non ci sono stati nonostante l’intensità media delle scosse e questa è ovviamente una buona notizia: al momento lo sciame sismico sembra essere terminato in quelle zone ma dai prossimi aggiornamenti nelle ore successive potremo dire se sono stati due casi isolati oppure no.



Dopo che l’intensa attività sismica della mattinata ha consegnato numerose segnalazioni ai sismografi italiani, il terremoto in Italia ha attenuato la sua presenza: resta da segnalare nel nostro paese un unico sisma, e di portata davvero minima, che è avvenuto in Trentino Alto Adige nella provincia di Trento. Bassa l’intensità della scossa alle ore 12.05, con M 1.0, e un epicentro situato a 10 km di profondità che ha colpito lievemente i comuni di Lases, Albiano e Lisignago senza però ovviamente creare danni a persone o luoghi. Nel frattempo, allargando un attimo lo sguardo ai Paesi vicini al nostro, segnaliamo un terremoto in Albania alle ore 12.49 a soli 31 km da Tirana. Scossa intensa di M 3.3 sulla scala Richter, il sisma ha coinvolto l’area a sud della capitale albanese, con il comune più colpito che è stato Elbasan, città di centomila abitanti. Al momento non ci sembrano essere grossi danni e neanche vittime ma se arriveranno aggiornamenti verrano subito implementati ai prossimi bollettini.

Continua l’attività piuttosto intensa del suolo italiano, con alcuni terremoti che sono accaduti nelle ultime ore e che continuano la serie di sisma che già dalle prime ore della mattina hanno fatto scattare i vari sismografi del nostro Paese. Alle 10.34 in Friuli Venezia Giulia viene segnalato un terremoto di magnitudo 1.5 sulla scala Richter nella zona adiacente alla provincia di Udine: l’epicentro misura circa 6,7 km e i comuni più vicini all’area interessata sono stati Ampezzo, Mediis e Preone. Molto più forte il sisma che è avvenuto alle 10.23 e cha ha misurato un’intensità di M 2.7, ma per fortuna è avvenuto in mare al largo dalle coste di Messina e dunque non ha provocato alcun danno a persone o ambienti pubblici: con una profondità di epicentro di 125 km sotto il livello del mare, il centro abitato più vicino è proprio Messina a 26 chilometri, 37 km da Reggio Calabria e 93 da Lamezia Terme.

Situazione non critica ma certamente piuttosto attiva per i terremoti in Italia, con questa mattina di inizio settimana che si apre con una intensità abbastanza frequente di lieve scosse in giro per il nostro territorio. Quella più significativa è avvenuta alle 9.16, dunque poco fa, in Basilicata nella zona attorno la città di Potenza: intensità della scossa di M 1.1 con i comuni più vicini all’epicentro (che ha registrato 13,2 km di profondità) che sono stati Tramutola, Moliterno e Grumento Nova. Circa cinque minuti prima viene segnalato un altro terremoto, questa volta dalle parti di Macerata con una scossa di M 1.0 sulla scala Richter, e con un epicentro di 16,1 km di profondità: i comuni più vicini alla scossa risultano Caldarola, Serrapetrona e Camerino, anche se anche in questo caso non si registrano danni a persone e neanche a strutture o edifici. Il terzo sisma della mattinata invece ha colpito la provincia di Ascoli Piceno, con le medesime caratteristiche dei precedenti terremoti: bassa intensità (M 1.1), epicentro profondo a 8 km e sopratutto senza alcun danno come conseguenza. Comuni coinvolti nel sisma sono stati Montemonaco, Castelsantangelo sul nera e Montefortino: per quanto riguarda questo bollettino ci fermiamo qui, nelle prossime ore i continui aggiornamenti in tempo reale.