Finalmente si attenua la situazione del terremoto in Umbria nella zona di Perugia, uno sciame sismico che stava ormai continuando quasi ininterrottamente da due giorni: nessun danno a persone e luoghi però la situazione era (e rimane) in costante monitoraggio per tenere sotto controllo il tutto. Arrivano invece segnalazioni di altre scosse, due principali, da altre parti d’Italia: cominciamo da quella emiliana, con una scossa di terremoto che viene registrata nei pressi di Parma alle 15.40 e che misura M 2.0 sulla scala Richter: l’epicentro misura 21 km di profondità, quindi davvero poco avvertibile per i cittadini, e i comuni più vicini alla zona interessata sono Tizzano Val Parma, Palanzano e Vetto (in provincia di Reggio Emilia). Anche qui non sono segnalati particolari problemi, proprio come la situazione di Crotone con un piccolo sisma di M 1.4 che alle 15.32 ha coinvolto alcuni comuni come Caccuri, Cerenzia e San Giovanni in Fiore. L’epicentro è stato evidenziato a 11 chilometri in profondità, anche se rimane un caso piuttosto isolato in una zona non frequente ad alta attività sismica.
Continua senza sosta lo sciame sismico, il terremoto continuo e perenne, che da circa due giorni sta continuano a imperversare la zona dell’Umbria vicino a Perugia: le punte di massima intensità hanno raggiunto 2.4 ieri sera, ma comunque la situazione rimane in monitoraggio per evitare e al limite prevedere ulteriori peggioramenti, anche se comunque fino ad ora non ci sono né danni né conseguenze a persone. Al momento i terremoti di oggi rilevano, nelle ultime ore (precisamente alle 11.11), una scossa di M 1.3 proprio nel perugino, con i comuni più vicini all’epicentro (10.1 km di profondità) che sono sempre gli stessi, Preci, Visso e Castelsantangelo sul Nera. Nella vicina zona di Ancona viene registrata un’altra scossa lieve di M 1.4 alle 10.19 di questa mattina: comuni coinvolti vicino all’epicentro sono Serra San Quirico, Genga e Mergo. Anche qui nessun danno e conseguenze, data anche la lieve entità della scossa. Ultimissima segnalazione, alle ore 11.32, abbiamo un terremoto nella zona di Ascoli Piceno: intensità della scossa M 1.4, epicentro a 11 km di profondità e comuni coinvolti che risultano Arquata del Tronto, Balzo e Montemonaco.
Si attenua lo sciame sismico nella zona di Perugia, ma rimane il centro Italia, come da tradizione, il punto nevralgico per le attività dei terremoti anche oggi. Segnalata alle 10.19 un sisma nella zona di Ancona nelle Marche, dove la scossa di terremoto è arrivata all’intensità di M 1.4, con l’epicentro di 8,8 km di profondità: comuni più vicini all’area interessata sono stati Serra San Quirico, Genga e Mergo. All’interno dello sciame di qui vi stiamo aggiornando in queste ore, relativo a Perugia, segnaliamo solo una piccola scossa di 0.4 come magnitudo, che ha lambito i comuni di Pietralunga, Montone e Città di Castello. È invece a Macerata che è avvenuto un altro terremoto alle 9.51 e che ha interessato i comuni di Piè del Sasso, Visso e Preci: epicentro a 13 km in profondità e intensità di M 1.0. Cambiando completamente zona, vi segnaliamo un lieve sisma nella zona di Udine, con i comuni più vicini all’epicentro che sono stati Raveo, Enemonzo Quinis e Villa Santina, con la scossa che è stata misurata in magnitudo 0.9.
La giornata di oggi, martedì 6 ottobre 2015, si riapre come quella di ieri sul fronte terremoto, ovvero con la segnalazione di una scossa di intensità media nella zona di Perugia, attraversata negli ultimi tempi da continui sciami sismici di livello medio-alto: la prima scossa di oggi arriva alle ore 6.52 proprio nel centro dell’Umbria coinvolgendo anche parte delle Marche, con una magnitudo di 2.1 sulla scala Richter, segnala il centro INGV dalla sala sismica di Roma. Epicentro fissato a 10 km di profondità, i comuni coinvolti anche se senza danni a persone o strutture sono Preci, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Norcia, oltre alla stessa Perugia. Sempre in Umbria ma più verso ovest, alle 8.24 è è giunta un’altra scossa, questa volta inferiore come intensità (M 1.8) che ha lambito alcuni comuni in provincia di Terni e Rieti, ovvero Stroncone, Configni e Terni stessa. Epicentro che risulta a 5,2 km di profondità e anche qui non risultano affatto danni o conseguenze negative per i luoghi interessati al terremoto.