La situazione va verso la normalizzazione sul territorio italiano dopo le scosse di terremoto di questa mattina a Catania e verso l’ora di pranzo a Roma e Ciampino: ora in Italia la situazione sismica è un po’ più tranquilla, anche se rimane sempre frizzante per via della conformazione particolare del nostro suolo. Alle 15.16 è stato registrato un terremoto in Abruzzo, vicino alle provincie di L’Aquila e Rieti, con un epicentro di 11 km di profondità e un’intensità della scossa di M 1.8 gradi sulla scala Richter. I comuni che sono stati interessati dal sisma ma che comunque non hanno riportato danni, sono stati Amatrice (RI), Campotosto (AQ) e Capitignano (AQ); tre minuti dopo è arrivata una seconda scossa sempre negli stessi territori abruzzesi, ma con un’intensità decisamente inferiore, pari a M 0.7. Stesso grado sulla scala Richter del sisma che ha coinvolto la zona attorno a Perugia alle 14.38, con i comuni più vicini all’area dell’epicentro che risultano i seguenti: Gubbio, Pietralunga e Scheggia.
Il bilancio del terremoto avvenuto poche ore fa a Roma Ciampino parla per fortuna di un nulla di fatto, esattamente come lo sciame sismico capitato nella notte a Catania dove scosse ben più ingenti (M 2.9 e 2.7) sono state avvertite ma senza danni successivi. Invece arriva un’altra segnalazione per un terremoto più lieve e recente che viene registrato dal Centro nazionale di sismologia: alle ore 11.22 il suolo sotto alcune località della Marche ha iniziato a muoversi, generando un effetto di intensità a magnitudo 1.5 sulla Scala Richter. È avvenuto in provincia di Macerata con un epicentro calcolato a 14,1 km in profondità: i comuni coinvolti e vicini all’area del sisma sono stati Camerino, Caldarola e Serrapetrona. In tutti questi casi segnaliamo che per fortuna non risultano esserci danni particolari a persone e neanche a luoghi fisici o strutture. Per i prossimi aggiornamenti rimanete collegate qui, con i bollettini che continueranno anche nelle prossime ore.
Pochi ma significativi gli episodi di terremoto oggi venerdì 9 ottobre 2015: dopo il forte sciame sismico a Catania, arriva un forte sisma anche a Roma alle 9.35 con una scossa di intensità piuttosto alta, magnitudo 2.2 sulla scala Richter che però non ha provocato danni e neanche segnalazioni particolari. L’epicentro del sisma è stato calcolato a 8 chilometri di profondità, e i comuni che sono più vicini all’area coinvolta risultano essere Ciampino, Pomezia, Castel Gandolfo e proprio la Capitale. Alle 4.07 di questa mattina c’erano state delle avvisaglie sempre nella zona vicina all’aeroporto di Roma, ovvero Ciampino con un’altra scossa, questa volta più lieve – M 1.5 – e con un epicentro più profondo, a 9.5 chilometri di profondità. Anche per questo terremoto non vengono segnalati problemi a persone, zero feriti e nessun crollo di edificio o presunto tale.
Partenza col botto in questo ultimo giorno della settimana in Sicilia, con un terremoto duplice che ha fatto tremare il suolo vicino a Catania per ben due volte nel giro di pochissimi minuti e che per fortuna poi non ha continuato nelle prime ore della mattina. Non sembrano al momento esserci danni particolari a persone o luoghi fisici ma la paura c’è stata e ora vediamo il perché nel dettaglio: alle ore 2.35 questa mattina una scossa di magnitudo 2.9 sulla scala Richter, dunque piuttosto alta rispetto alla media, ha coinvolto l’area attorno alla città di Catania con un epicentro anche piuttosto basso (7 km in profondità) che ha favorito l’accorgersi immediato della scossa. I comuni più vicini all’area interessata dal sisma sono stati Milo, Zafferana Etnea, Sant’Alfio, Santa Venerina, Giarre, Riposto e Mascali: nessun danno per fortuna ma solo molto timore, anche perché 5 minuti dopo è arrivata un’altra scossa di parti livello. L’altro terremoto ha avuto un’intensità di M 2.7 e il medesimo epicentro del precedente, alla stessa profondità e dunque coinvolgendo i medesimi comuni nel Catanese: questo breve ma molto intenso sciame sismico comunque non sembra aver prodotto conseguenze dannose per la località siciliana che comunque verrà monitorata tutto il giorno per sicurezza.