Dopo la mattinata molto tranquilla, in questo bollettino del terremoto vi raccontiamo invece di moltissimi sismi in atto nella nostra penisola anche se va premesso che per fortuna in nessuno dei casi citati abbiamo danni a persone o strutture di edifici. Alle 14.07 e alle 14.49 abbiamo altre due scosse che sono avvenute nella zona adiacente alla costa siciliana di Catania con uno sciame sismico che è ancora in atto. Forza delle scosse non supera il grado 2.0 sulla scala Richter, ma si ferma a 1.9 e 1.5 con i comuni coinvolti che risultano Riposto, Mascali, Giarre, Giardini-Naxos, Calatabiano, Taormina, Piedimonte Etneo, Sant’Alfio. Altre due scosse di terremoto avvengono invece nella provincia di Perugia dove alle 14.30 e alle 15.25 vengono segnalati due movimenti di M 0.8 e M 0.9 che hanno lambito i comuni di Pietralunga, Cantiano, Gubbio, Apecchio, Scheggia, Montone e Costacciaro. Anche qui per fortuna nessun danno, come per un altro piccolo sisma, di M 0.4 nella provincia di Macerata, conseguenza di uno sciame sismico anche qui in atto da qualche ora.
La prima notizia è subito positiva: non ci sono state conseguenze per il terremoto che circa due ore fa ha colpito la provincia di Bergamo con una forza di M 2.1 che ha fatto avvertire leggermente dalla popolazione di alcuni comuni della bergamasca il sisma. Zero danni, zero feriti e le scosse che non sono continuate dopo il primo avviso. Nel frattempo però in Italia arriva la notizia di un altro terremoto, questa volta di intensità molto minore rispetto a quello della Lombardia: arriva da Macerata, nella provincia marchigiana con una forza di intensità e magnitudo 0.5 sulla scala Richter. Avvenuto alle 12 in punto con un ipocentro di circa 13 km di profondità e con questi comuni che sono stati interessati dalla zona del sisma: Pioraco, Castelraimondo, Fiuminata, Sefro, Gagliole, Matelica, Camerino, Esanatoglia e Muccia. Anche qui, ovviamente data la scarsa intensità del terremoto, non giungono notizie per fortuna di danni particolari.
Una mattinata della domenica che è passata per fortuna con relativa tranquillità per quanto riguarda il terremoto e i fenomeni sismici in Italia. L’unico momento di allerta arriva pochi minuti fa da un luogo insolito per i terremoti italiani, ovvero Bergamo e la provincia lombarda. Un sisma di forza e intensità a magnitudo 2.1 sulla scala Richter, è avvenuto alle 11.32 nella provincia bergamasca, con un ipocentro calcolato a 10 km di profondità. I comuni più vicini che per fortuna non sono stati interessati a danni verso persone o strutture, risultano i seguenti: Foresto Sparso, Adrara San Martino, Berzo San Fermo, Villolongo, Entratico, Borgo di Terzo, Luzzana, Grone, Vigano San Martino, Viadanica, Adrara San Rocco, Gandosso, Credaro, Sarnico, Zandobbio, Paratico, Trescore Balneario, Castelli Calepio, Casazza, Capriolo, Cenato Sotto, Cenate sopra, Gaverina Terme, Chiuduno, Preodre, Adro e Bianzano.
Mattina della domenica che si apre dal punto di vista del fenomeno terremoto in Italia con due significative scosse che per fortuna non hanno creato danni a strutture né tantomeno a persone, entrambe nella parte meridionale dell’Italia. Cominciando dalla più ingente, segnaliamo una scossa di forza magnitudo 2.1 alle ore 8.06 sulla costa vicino a Catania, a pochissimi chilometri dalla terra abitata. Ipocentro fissato a 17 km di profondità e comuni vicini all’area interessata dal terremoto che risultano essere Riposto, Giarre, Mascali, Fiumefreddo di Sicilia, Caltabiano, Santa Venerina, Piedimonte Etneo, Sant’Alfio, Taormina, Milo e Castelmola. Alle 8.52 invece protagonista è la Puglia con un altro terremoto, questa volta di intensità minore dato che arriva a toccare il grado 1.5 sulla scala Richter: scossa con ipocentro calcolato a 22 chilometri i profondità e con i comuni lambiti dal sisma che risultano i seguenti, Volturara Appula, San Marco la Catola, San Bartolomeo in Galdo, Tufara, Volturino, Motta Montecorvino, Alberona e Baselice. Le due provincie di Foggia e Brindisi sono state dunque interessate dal terremoto ma al momento, per fortuna, non si hanno conseguenze di altre scosse o di particolari sciami sismici.