La terra trema anche in Veneto, dove poco fa è stato rilevato un terremoto di magnitudo 1.1 gradi della Scala Richter. L’epicentro è stato registrato nella provincia di Verona, nei pressi dei comuni di San Zeno di Montagna, Gargnano, Brenzone, Tignale, Torri del Benaco, Toscolano-Maderno, Caprino Veronese, Costermano e Tremosine. Alle 19.21 un altro sisma di magnitudo 0.6 gradi si è verificato nella provincia di Perugia, in Umbria: in questo caso i comuni più vicini all’epicentro sono Nocera Umbra e Gualdo Tadino, gli unici presenti in un raggio di dieci chilometri.



Due lievi terremoti si sono verificati pochi minuti fa in provincia di Perugia (Umbria). Il primo, avvenuto verso le 18.35, ha raggiunto una magnitudo di 1.5 gradi della Scala Richter, seguito pochi minuti più tardi da un’altra scossa di magnitudo 0.8: i comuni più vicini all’epicentro sono Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Montefalco, Trevi e Campello sul Clitunno, mentre più distanti sono presenti i comuni di Gualdo Cattaneo, Bevagna, Massa Martana, Spoleto, Foligno, Spello, Vallo di Nera, Acquasparta, Sant’Anatolia di Narco, Cannara, Collazzone e Scheggino.



Una nuova scossa di terremoto è stata avvertita questo pomeriggio in provincia di Arezzo, in Toscana, nella stessa area dove da ieri sera si sono verificati numerosi eventi sismici di lieve entità. Il più recente, registrato alle 17.10 di oggi, ha raggiunto una magnitudo di 2.6 gradi sulla Scala Richter: l’epicentro è stato individuato a non più di dieci chilometri dai comuni di Sansepolcro, San Giustino, Anghiari, Citerna e Monterchi, mentre tra i dieci e i venti chilometri di distanza ci sono i comuni di Pieve Santo Stefano, Caprese Michelangelo, Monte Santa Maria Tiberina, Città di Castello, Badia Tedalda, Borgo Pace e Mercatello sul Metauro.



Situazione non propriamente tranquilla quella dei fenomeni di terremoto che anche in quest’ultima ora ha lasciato in costante monitoraggio i centri sismici italiani per una serie di scosse che per fortuna non risultano eccessivamente forti per provocare danni a persone o luoghi fisici. Alle 14.57 un sisma di forza e intensità M 1.8 ha colpito la provincia di Arezzo nel centro della Toscana, con un ipocentro calcolato a 9 km in profondità e che ha coinvolto con la lieve onda d’urto comuni come Sansepolcro, Anghiari, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Caprese Michelangelo e Badia Tedalda. Medesima intensità della scossa anche per il terremoto che alle 16.06 ha colpito Taranto e l’intera provincia e che per fortuna non ha provocato danni particolari: ipocentro calcolato a 10 km di profondità e comuni vicino all’area dell’epicentro che risultano essere Grottaglie, Montemesola, Monteiasi, Carosino, San Giorgio Ionico, Monteparano, Roccaforzata, Faggiano, Fragagnano, Crispiano. Attività dunque piuttosto frequente e in varie parti d’Italia, e nelle prossime ore vi terremo aggiornati con altri bollettini.

Intorno alle ore 13,52 è stata avvertita una scossa di terremoto in Umbria e per la precisione nella provincia di Perugia, caratterizzato da un’intensità di 1.8 di magnitudo della scala Richter. Dando uno sguardo al relativo report dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’evento ha presentato un epicentro ubicato nel punto di coordinate 43.37 di longitudine e 12.72 di latitudine ad una profondità di 13 km. I comuni in cui è stata avvertita la scossa sono quelli di Costacciaro (Pg), Sigillo (Pg), Scheggia e Pascelupo (Pg), Fossato di Vico (Pg), Gubbio (Pg), Cantiano (Pu), Sassoferrato (An), Frontone (Pu), Fabbriano (An), Serra Sant’Abbondio (Pu), Gualdo Tadino (Pg) e Genga (An).

Un lieve terremoto di magnitudo 1.0 gradi della Scala Richter è stato avvertito questa mattina in provincia di Arezzo, in Toscana. Come riportato dall’Ingv, il sisma si è verificato verso le 10.05 di oggi nei pressi dei comuni (tutti presenti in un raggio di dieci chilometri dall’epicentro) di Sansepolcro, San Giustino, Anghiari, Citerna e Monterchi. Gli altri comuni coinvolti, ma leggermente più distanti dal punto in cui la scossa si è generata, sono Pieve Santo Stefano, Caprese Michelangelo, Monte Santa Maria Tiberina, Città di Castello, Badia Tedalda, Borgo Pace, Mercatello sul Metauro e Subbiano.

Continua a tremare la terra in provincia di Trento. Dopo il terremoto di magnitudo 3.0 gradi della Scala Richter avvertito nella serata di ieri, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato una nuova scossa di magnitudo 1.4 avvenuta nella stessa area: l’epicentro è stato infatti localizzato a non più di dieci chilometri dai comuni di Tenno, Ledro, Riva del Garda, Arco e Nago-Torbole, mentre tra i dieci e i venti chilometri sono presenti i comuni di Lardaro, Fiavè, Limone sul Garda, Pieve di Bono, Roncone, Dro, Prezzo, Praso, Bondo, Bersone, Breguzzo, Cimego, Daone, Bleggio Superiore, Ronzo-Chienis, Bolbeno, Zuclo, Castel Condino, Tione di Trento, Drena, Condino, Comano Terme, Preore, Brione, Ragoli, Montagne, Stenico, Tremosine, Mori, Malcesine, Storo, Brentonico, Cavedine, Villa Rendena, Isera, Darè, Nogaredo, Vigo Rendena, Villa Lagarina, Magasa, Pelugo, Dorsino, Lasino e Tignale.