Questa mattina ci sono stati ben quattro terremoti lungo la Costa Gredca Ionica di diversa entità. La prima si è avvertita intorno alle 3 per una forza di 4.1 M, la seconda è arrivata alle 4.27 di 3.6 M. La più forte invece si è avvertita alle ore 5.12 di Magnitudo 5.0. L’ultima invece alle ore 9.33 di 4.7 M. I sismi sono stati tutti abbastanza profondi con un epicentro situato da 10 km a 35 km. Inoltre questi si sono verificati più o meno nella stessa zona con le coordinate di latitudine intorno ai 38.50 e di longitudine intorno a 20.30.
Nuove lievi scosse di terremoto sono state avvertite questo pomeriggio sul territorio italiano. La terra ha tremato poco prima delle 17 in provincia di Firenze, in Toscana, dove l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato un sisma di magnitudo 1.6 gradi della Scala Richter. L’epicentro è stato individuato nei pressi del comune di San Godenzo, l’unico presente in un raggio di dieci chilometri. Qualche minuto più tardi un’altra scossa di magnitudo 1.3 si è verificata in provincia di Cosenza, in Calabria, a poca distanza dai comuni di Carpanzano, Marzi, Rogliano, Scigliano, Belsito, Santo Stefano di Rogliano, Pedivigliano, Mangone, Malito, Altilia, Cellara, Motta Santa Lucia, Grimaldi, Figline Vegliaturo, Colosimi, Parenti, Piane Crati, Soveria Mannelli, Paterno Calabro, Conflenti, Aprigliano, Martirano e Bianchi.
Trema ancora la terra in Sicilia, stavolta al largo della costa catanese. L’Ingv ha registrato un terremoto di magnitudo 2.3 gradi della Scala Richter con epicentro localizzato in mare ma nei pressi della costa orientale dell’isola: in un raggio di venti chilometri sono presenti infatti i comuni di Acireale, Riposto, Giarre, Santa Venerina, Aci Catena, Mascali, Aci Sant’Antonio, Sant’Alfio, Valverde, Aci Castello, Zafferana Etnea, Aci Bonaccorsi, Milo, Viagrande, Fiumefreddo di Sicilia, San Gregorio di Catania, Trecastagni, San Giovanni la Punta, Piedimonte Etneo, Pedara, Calatabiano e Tremestieri Etneo. Verso le 13.15 un’altra scossa di magnitudo 1.6 gradi si è verificata in provincia di Rieti, nel Lazio, a poca distanza dai comuni di Accumoli e Arquata del Tronto.
Un duplice terremoto è sopraggiunto nelle ultime ore della mattinata in corso nella zona ligure vicino a Savona, con una sorta di lieve sciame sismico che è ancora in atto. La prima scossa di terremoto è avvenuta alle 11.06 calcolata in gradi di magnitudo 0.9 sulla scala Richter mentre la seconda, ben più imponente, è arrivata alle 11.24 qualche minuto più tardi con una intensità di M 1.5. Non ci sono ovviamente danni particolari data comunque la scarsa intensità del sisma: i comuni che sono stati interessati dalla scossa risultano Cisano Sul Neva, Zuccarello, Arnasco, Castelvecchio, Balestrino, Erli, Castelbianco, Vendone, Toirano, Onzo, Garlenda, Ceriale, Albenga, Boissano, Nasino, Casanova Lerrone, Alassio, Ranzo. Nel medesimo tempo arrivano notizie di un forte terremoto di M 4.7 che per fortuna p avvenuto al largo della costa ionica della Grecia non provocando, al momento, gravi danni sulla terra ferma. 11 km di profondità dell’ipocentro e al largo dell’Isola di Leucade.
Due scosse di terremoto, entrambe di magnitudo 2.2 gradi della Scala Richter, si sono verificate questa mattina in provincia di Rieti, nel Lazio. Come fa sapere l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i due eventi sismici sono avvenuti alle 6 e alle 8.20 di stamattina nei pressi dei comuni di Accumoli e Arquata del Tronto, gli unici presenti in un raggio di dieci chilometri dall’epicentro. Gli altri comuni coinvolti, ma distanti tra i dieci e i venti chilometri, sono Norcia, Amatrice, Cittareale, Montegallo, Acquasanta Terme, Cascia, Castelsantangelo sul Nera e Montemonaco. Un altro terremoto di magnitudo 2.0 è stato avvertito poco prima delle 9 in provincia di Macerata, nelle Marche: in questo caso i comuni più vicini all’epicentro sono Fiordimonte, Pieve Torina, Fiastra, Pievebovigliana, Acquacanina, Monte Cavallo, Ussita, Visso e Muccia.