Situazione ancora tranquilla sul fronte sismico per l’Italia, con piccole scosse di terremoto arrivate nella seconda parte della giornata tutte inferiori a magnitudo 2. Si parte dalla prima, con epicentro nel maceratese, M 0.9 alla profondità di 9,9 km, probabilmente a malapena avvertita, che ha interessato i comuni di Camerino, Castelraimondo e Pioraco, incantevoli cittadine montane tutte in provincia di Macerata. Scossa arrivata alle 19,29 di stasera, rilevata dalla Rete Sismica Nazionale. Alle 19,47 una scossa di intensità doppia, m1.8, 10,1km di profondità, ha invece interessato i comuni in provincia di Bologna, con particolare interessamento di LIZZANO IN BELVEDERE, GAGGIO MONTANO, PORRETTA TERME. Solo un’ora dopo circa, alle 20,25 per la precisione, una scossa di m 1.4 a una profondità simile alle precedenti, ha colpito a tutt’altre latitudini, nella provincia di Messina, scuotendo leggermente i comuni di LONGI,GALATI MAMERTINO,ALCARA,LI FUSI. Profondità doppia e magnitudo 0.9 per l’accenno di terremoto arrivato alle 20,49 in provincia di Potenza, più precisamente vicino ai comuni di LATRONICO,CASTELSARACENO,CASTELLUCCIO SUPERIORE. E chiude la carrellata la regina dell’intrattenimento estivo, Rimini, con un micro sisma di m 1.6 alla ragguardevole profondità di 42 km circa, che ha interessato la stessa Rimini, Riccione e Coriano.



Dall’Italia arrivano non molte segnalazioni di scosse di terremoto, con una giornata che tutto sommato si è attestata dal punto di vista sismico su una sostanziale tranquillità: le scosse più forti sono state individuate in mezzo al mare o sulla costa, mentre quelle su terra ferma hanno avuto una relativa forza d’intensità. Non vale lo stesso però per un nostro stato vicino come la Slovenia, che da poche ore ha registrato un forte sisma di forza M 2.8 con ipocentro a 5 km di profondità, non lontano dalla capitale Ljubljana. Non sembrano esserci particolari danni al momento ma la scossa è stata avvertita anche nei comuni limitrofi a Trieste e Udine; per quanto riguarda invece i nostri confini, registriamo un terremoto alle 15.27 di forza M 0.9 nella provincia di Perugia, con epicentro localizzato a Pietralunga. Chiudiamo invece con un sisma avvenuto sulla costa siciliana vicino a Catania con una intensità pari al grado M 1.9 della scala Richter: epicentro fissato a Catania centro, con altri comuni coinvolti che risultano essere Aci Castello e Augusta. L’ipocentro invece è stata individuato a 18 km di profondità e poco distante dalla terra ferma: anche qui per fortuna non ci sono stati danni particolari a cose o persone.



Giro di boa della giornata, con il terremoto in Italia che continua a dare avvisaglie in varie parti del nostro Paese, con scosse non di forte intensità che per fortuna non hanno creato danni conseguenti. Alle ore 14.32 vicino alla costa della Calabria occidentale, dunque sul lato tirrenico: ipocentro di 10 km sotto il livello del mare, distanza da Cosenza di circa 60 km e ipocentro al largo dei comuni di Paola e Amantea. La forza di magnitudo 1.8 non ha comunque generato onde tali da preoccupare la costa calabra: alle 13.58 invece è stata segnalata una scossa di terremoto di forza M 1.4 nella provincia di Perugia. L’epicentro è stato individualizzato a Trevi, con altri comuni che sono stati interessati dal movimento sismico: Sellano, Campello su Clitunno, Foligno, Montefalco, Spello, Castel Ritaldi, Vallo di Nera, Monte Cavallo, Valtopina e Bevagna. Non ci sono segnali di sciami sismici per i precedenti terremoti in Toscana e neanche a Macerata o a Trento: da quel punto di vista, per ora calma piatta.



Qualche impennata di allarme terremoto in Italia nelle ultime ore ma che non rappresentano comunque un vero rischio visto i danni pari a zero che hanno provocato questi ultimi fenomeni sismici a Catania e L’Aquila. Alle ore 12.43 la seconda scossa di giornata ha colpito il capoluogo abruzzese con una forza di M 1.1 replicata alle 13.57 da un altra di intensità pari al grado magnitudo 1.3. Lo sciame sismico in corso sta riguardando i comuni di Villavallelonga, Collelongo, Balsorano, Pescasseroli, Lecce nei Marsi, Bisegna, Ortucchio, Opi, Civita d’Antino. Alle 13.05 invece è arrivata una scossa di terremoto piuttosto forte in Sicilia nella provincia di Catania che con un ipocentro di 10 km di profondità e con l’ipocentro individuato a Motta Sant’Anastasia: altri comuni vicini alla zona del sisma risultano Misterbianco, Paternò, Camporotondo Etneo, Belpasso, Mascalucia, Ragalna, Nicolosi, Pedara e Trecastagni. Anche qui non ci sono stati danni, nonostante la scosse sia stata di un certo livello e con bassa profondità: il terreno ha retto e gli edifici non hanno risentito delle scosse e vibrazioni.

Pochi fenomeni sismici in questa seconda parte della mattina, con due sole scosse di terremoto che arrivano segnalate e che comunque si riferiscono ad episodi antecedenti ai sismi registrati nel primo bollettino. Non ci sono stati al momento sciami sismici o code particolare per i terremoti occorsi in Toscana nella mattina a Pisa e sopratutto a Lucca. Non ci sono quindi danni da segnalare per fortuna a cose e persone: vi segnaliamo invece il terremoto di Trento e di L’Aquila che con scosse di bassa intensità non hanno preoccupato i vari centri sismici nazionali. Alle 6.17 nella provincia abruzzese una scossa di M 1.4 con ipocentro 5 km di profondità ha lambito i comuni di Rocca Pia, Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio, Rivisondoli, Cansano, Roccaraso, Palena, Scanno e Pacentro. Invece è a Trento che alle 6,38 è avvenuta una lieve scossa di M 1.1 con ipocentro fissato a 10 km di profondità e con epicentro individuato nella zona del comune di Levico Terme, vicino anche a Caldonazzo, Novaledo, Tenna, Lavarone, Luserna.

Sono varie le scosse di terremoto che oggi, venerdì 18 dicembre 2015, hanno interessato la prima parte della mattinata in Italia, con numerose segnalazioni da parte dei centri sismici nazionali (come INGV) ma che per fortuna riguardano fenomeni sismici con zero danni e conseguenze su persone e cose. Partiamo dalla scossa più importante, avvenuta alle 7.42 nella provincia di Lucca con una intensità a grado 1.8 sulla scala Richter e un ipocentro di 12 km di profondità. Epicentro localizzato a Fosciandora, con però altri comuni coinvolti come Barga, Pievelago, Castiglione di Garfagnana, Coregli Antelminelli, Pieve Fosciana, Fiumalbo, Molazzana e Riolunato. Alle 7.46 è invece la volta della provincia marchigiana di Macerata che con una scossa di M 1.0 non ha allarmato in pratica i comuni vicini all’epicentro, localizzato a Monte Cavallo. Chiudiamo invece con l’ultima scossa di terremoto giunta come segnalazione in redazione e che vede la provincia di Pisa protagonista: magnitudo 1.4, ipocentro a 10 km di profondità e comuni coinvolti che risultano Castelnuovo di Val di Cecina, Radicondoli, Montieri, Chiusdino, Pomarance, Monticiano. Anche qui nessun danno, per fortuna, su persone e cose di quest’altra zona della Toscana.