Dopo il terremoto in Sicilia oggi, di magnitudo medio alta e perciò chiaramente avvertito, si è concluso invece nel pomeriggio lo sciame sismico di leggera intensità nella zona del pesarese, con due colpi di coda in una località non troppo lontano, Perugia, con due lievissime scosse di 0.7 e 0.6 M. E’ invece di poco fa, esattamente alle 18, il terremoto di magnitudo 1.2 che ha interessato la zona di Rieti, precisamente il paese di Amatrice, avvertito anche a Montereale e Capitignano in provincia di Aquila. Il sisma è avvenuto a una profondità di circa 10 km e non ha provocando danni a cose e persone. Subito dopo, alle 18,21, un sisma sempre di modesta entità, M 1.6, ha colpito la costa Ionica, con epicentro a 18km di profondità, vicino alla città di Crotone.



L’aggiornamento importante è da fare subito: dalle 12.15 non avvengono più scosse di terremoto in Sicilia, dopo le due di stamani che hanno spaventato la popolazione vicino a Palermo e sull’intera costa settentrionale dell’isola siciliana. Cosa che invece non è accaduta nella provincia di Pesaro Urbino dove da tutto il giorno senza soste è in atto uno sciame sismico di intensità per fortuna lieve ma che non accenna a diminuire come presenza degli episodi. Alle 14.47 e alle 16.27 sono avvenute le ultime due scosse, la settima e l’ottava di giornata, con una forza di grado magnitudo pari a 1.0 e 0.3 che ha coinvolto questi comuni, senza però provocare danni particolari: Apecchio, Pietralunga, Città di Castello, Piobbico, Mercatello sul Metauro, San Giustino, Montone, Sansepolcro. L’ipocentro del terremoto è stato misurato in 10 km di profondità, mentre l’epicentro si trova non distante dallo stato di San Marino, al confine tra Marche, Umbria ed Emilia Romagna.



Dall’Italia per fortuna non arrivano altri aggiornamenti sulla situazione del terremoto: in questa prima parte della giornata i timori sono arrivati in quantità ingente dalla Sicilia con Palermo e dintorni che hanno tremato per qualche secondo per via di uno sciame sismico in atto sulla costa settentrionale. Ferma anche la situazione delle varie scosse che hanno preso di mira la provincia di Pesaro Urbino. Intanto altri terremoto italiani non sono registrati, dunque andiamo a vedere cosa succede anche oltre confine, con un’importante scossa sismica di M 3.8 nella splendida cornice dell’isola di Creta. Terremoto con ipocentro a 2 km di profondità e per fortuna nessun danno al momento che viene registrato: l’epicentro è avvenuto a soli 30 km di distanza da Tympaki e da 70 km da Irakleion. Per i prossimi bollettini tutti gli aggiornamenti del caso dall’Italia, dall’Europa e dal mondo.



Al momento non ci sono per fortuna altre scosse di terremoto in Sicilia dopo la forte paura di questa mattina con lo sciame sismico sulla costa settentrionale vicino a Palermo che è stata sentita dalla popolazione per via del fragore della scossa, arrivata anche a M 4.1 sulla scala Richter. Per fortuna nessun danno qui, per via di un epicentro comunque a 30 km dall’isola siciliana e neanche alcuna conseguenza negativa nella provincia di Pesaro Urbino, dove pure è in corso uno sciame sismico arrivato alla settima scossa alle 12.59, ma di lieve entità (M 1.1). Invece nel turbinio siciliano, è stata registrata una scossa di M 1.8 in una zona solitamente tranquilla dal punto di vista sismico come Siena: epicentro a Monteroni d’Arbia con altri comuni coinvolti che sono stati Murio, Buonconvento, Asciano, Rapolano Terme, Montalcino, Trequanda, Sovicille e Siena stessa. Nei prossimi bollettini tutti gli aggiornamenti, con la situazione di Palermo e dintorni che verrà ovviamente monitorata continuamente nelle prossime ore.

Purtroppo il timore continua con una seconda scossa di terremoto avvenuta in Sicilia, sulla costa nord vicino a Palermo che dopo quella molto forte di due ore fa ritorna a tremare sotto il livello del mare. La seconda scossa sismica è stata localizzata nello stesso epicentro di quella precedente, a circa 30 km da Palermo con una intensità per fortuna minore, di grado M 3.1: ipocentro sempre molto in superficie, solo 5 km di profondità e con vibrazioni che sono state avvertite, questa volta in maniera minore, oltre che a Palermo anche a Bagheria, Capaci, Termini Imerese e Cinisi. Ma quello siciliano non è l’unico sciame sismico in atto nel nostro Paese in questa prima parte della giornata davvero convulsa dal punto di vista sismico: tra le 11.18 e le 12.33 sono infatti stare registrate 5 scosse di media intensità nella zona vicino a Pesaro Urbino con una punta massima raggiunta con la prima scossa, grado M 1.3 sulla scala Richter. Comuni coinvolto risultano Apecchio, Pietralunga, Piobbico, Mercatello Sul Metauro, Sant’Angelo in vado e Borgo Pace: lo sciame sembra stia diradando con le ultime due scosse di terremoto che hanno misurato M 0.5 e 0.8, non lasciando alcun danno come per tutte quelle precedenti.

La prima notizia da dare è decisiva, non ci sono danni per il terremoto che oggi, poco fa, ha colpito la Sicilia settentrionale con Palermo e dintorni che hanno avvertito una scossa di M 4.0 sulla scala Richter che hanno spaventano la popolazione scesa in strada dopo la scossa delle 10.46. La profondità dell’ipocentro è stata di pochi chilometri, solo 5, ma per fortuna l’epicentro fissato in mezzo al mare a 30 km dalla Costa siciliana ha evitato il peggio e i danni che una intensità sismica del genere avrebbe sicuramente provocato e in gran quantità. I comuni più vicini all’epicentro che hanno avvertito il terremoto sono stati certamente il capoluogo Palermo che essendo proprio sulla costa ha avvertito subito le vibrazioni, con gli edifici più alti che hanno sentito maggiormente. Ma anche Bagheria, Termini Imerese e Mondello sono stati coinvolti, spaventano anche qui la popolazione: la costa intera, da Capaci a Termini ha temuto il peggio. Dalle testimonianze che si hanno in questi ultimi minuti arrivati al centro nazionale di sismologia Ingv, la scossa di terremoto è durata circa 10 secondi e non sono registrati danni seri o lievi a cose o persone.

Forte, fortissima scossa di terremoto che ha terrorizzato la gente di Palermo, con la zona nord della Sicilia che ha tremato per pochi secondi ma con una forza molto alta, vicino alla soglia di M 4.0 sulla scala Richter. I danni al momento non sono stati segnalati anche perché per fortuna l’epicentro del terremoto è avvenuto in mezzo al mare, a circa 30 chilometri dalla costa a Nord in prossimità di Palermo e della periferia, con i comuni che hanno avvertito la scossa che sono stati davvero in tanti. Su Twitter vari utenti mostrano le prime testimonianze: dai mobili ai lampadari, dalle strade agli armadi in casa, tutto ha tremato per pochi secondi. «Ero seduto ed ho sentito tremare il divano, il lampadario era impazzito e la Tv ballava», ma anche “ero seduto a tavola, quanta paura tutto tremava!”, “siamo corsi subito in casa per paura del peggio”. Tanta, molta paura ma per fortuna nessun danno, con l’epicentro localizzato sotto il livello del mare che ha evitato il peggio.

Un fortissimo terremoto ha colpito oggi, pochi minuti fa, la provincia di Palermo con un movimento del terreno durato pochi secondi ma dalla forza molto alta: si parla di intensità a grado di magnitudo 4.0 sula scala Richter, anche se si attendono conferme dal centro nazionale di sismologia Ingv. La terra palermitana ha tremato alle 10.45 con molta parte della popolazione che ha avvertito la scossa e che immediatamente ha chiamato i vigili del fuoco da ogni parte della città. Nei piani alti delle case i mobili, raccontano primissime testimonianze raccolte dal Giornale di Sicilia, hanno tremato e anche i lampadari hanno oscillato creando panico e timore. Al momento non risultano danni: da prime segnalazioni si ha anche modo di sapere qualche primo dettaglio in più: la scossa di terremoto sarebbe avvenuta in prossimità della costa siciliana settentrionale, vicino a Palermo e per questo motivo probabilmente non ha causato i danni enormi che una forza del genere avrebbe dovuto creare. Ovviamente, aggiornamento nei prossimi minuti.

Poche ma significative la scosse di terremoto oggi, domenica 20 dicembre 2015, con un’inizio di giornata piuttosto convulso: tra Catania, Bologna e Macerata, i fenomeni sismici sono stati piuttosto presente in Italia nelle ultime ore, ora vediamo in che modo. Premettiamo come non ci siano danni in alcuna scossa monitorata, né a persone né a cose: prima dell’alba, alle 3.29, la provincia di Bologna ha avvertito in alcuni comuni come Borgo Tossiagnano, Fontanefelice, Caslfiumanese, Casola Valsenio, Dozza, Riolo Terme, Imola, Brisighella e Monterenzio una scossa di M 1.8 sulla scala Richter, individuato in profondità con un ipocentro di 36 km. A metà strada tra Castel Rio e Imola, il terremoto come dicevamo non ha causato danni particolari né sciami sismici finora: esattamente come il terremoto che ha colpito la provincia siciliana di Catania, con una scossa d M 1.9 all’interno del Parco dell’Etna e dunque riconducibile ai numerosi effetti sismici delle attività del vulcano, ancora attivo. Ipocentro a 45 km di profondità, epicentro vicino al comune di Bronte, gli altri comuni coinvolti sono stati Maletto, Adrano, Biancavilla, Ragalna, Cesarò, Randazzo, San Teodoro e Paternò. Mentre questo sisma è avvenuto alle 4.18, chiudiamo con la scossa più recente misurata alle 9.23 e con una intensità pari a M 1.4: provincia coinvolta quella di Macerata, ma con pari anche dell’Anconese. I comuni principali vicino all’epicentro coinvolti sono stati Castelraimondo, Camerino, Pioraco, Gagliorl, Sefro e Serrapetrona.