Pur se con terremoti di lieve intensità, non smette di tremare Perugia, bersagliata oggi da numerose scosse. E’ delle ore 20,17 circa il nuovo microsisma di magnitudo 0.7 sulla scala Richter, che ha colpito la città umbra. La scossa, generatasi a una profondità di 10 Km non ha provocato nessun danno, ma è stata seguita da un nuovo colpetto di assestamento arrivato subito dopo, alle 20,19, con M 0.9 e ipocentro alla medesima profondità della precedente. Alle 20.58 è stata poi la volta della vicina di regione, le Marche, con un piccolo terremoto di M 0.8, che ha colpito le vicinanze di Macerata, esattamente alle coordinate geografiche (lat, lon) 43.12, 12.89 ad una profondità di 7 km. Il terremoto è stato localizzato come sempre dalla Sala Sismica INGV-Roma.
Un martedì 22 dicembre 2015 molto movimentato dal punto di vista sismico si avvia verso la conclusione regalando una lieve scossa di terremoto di magnitudo 1.4 sulla scala Richter nella provincia di Forlì-Cesena. Il sisma, stando al report fornito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si è verificato alle ore 19:47, con epicentro localizzato nel punto di coordinate geografiche 44.11 di latitudine e 11.73 di longitudine, ed ipocentro individuato ad una profondità di 25 km nel sottosuolo. La scossa, nonostante la bassa intensità, ha interessato diversi comuni del forlivese, altri appartenenti alla provincia di Ravenna e alcuni a quella di Firenze. Ecco quelli nel raggio di 20 km dall’epicentro: Tredozio (FC), Modigliana (FC), Marradi (FI), Portico e San Benedetto (FC), Rocca San Casciano (FC), Brisighella (RA), Dovadola (FC), Palazzuolo sul Senio (FI), Casola Valsenio (RA), Premilcuore (FC), Riolo terme (RA), Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC) e Galeata (FC).
La giornata di oggi ha visto per il terremoto in Italia numerose scosse e sciami sismici senza alcun danno a persone e cose: Perugia oggi si è segnalata come assoluta protagonista dei bollettini sismici dato il suo sciame sismico che ha presentato ben 10 scosse di terremoto lungo l’arco della giornata. Le ultime due sono arrivate alle 16.25 e alle 16.26 con intensità di M 1.3 e 1.1 sulla Scala Richter: l’ipocentro ha circa 11 chilometri di profondità, mentre l’epicentro è fissato sempre attorno a Fossato di Vico. Altri comuni vicini all’epicentro sono Sigillo, Costacciaro, Gubbio, Gualdo Tadino, Scheggia e Pascelupo, Valfabbrica e Fabriano. Alle 17.54 invece vi segnaliamo un terremoto vicino al Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, con la provincia di Potenza interessata da un sisma di lieve forza, pari al grado M 1.0 con i comuni interessati e vicino all’epicentro che risultato essere Castelsaraceno, Latronico, Lauria, Nemoli, Moliterno, Lagonegro, Sarconi, Rivello, Spinoso, Carbone, Trecchina, Grumento Nova, Episcopia e Montemurro.
Giornata ricca di movimenti tellurici nel sottosuolo della Penisola: l’episodio sismico più recente è quello verificatosi in provincia di Brescia, in Lombardia, dove un terremoto di magnitudo 1.8 sulla scala Richter ha avuto luogo alle ore 16:07. Il sisma, stando al report fornito dalla Sala Sismica di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 45.64 di latitudine e 10.54 di longitudine, con ipocentro localizzato ad una profondità di 10 km nel sottosuolo. La scossa di terremoto è stata avvertita da diversi comuni nei pressi dell’epicentro, questo l’elenco di quelli nel raggio di 10 km: Gardone Riviera (BS), Vobarno (BS), Roé Volciano (BS), Salò (BS), Toscolano-Maderno (BS), San Felice del Benaco (BS), Villanuova sul Clisi (BS), Puegnago sul Garda (BS), Provaglio Val Sabbia (BS), Treviso Bresciano (BS), Sabbio Chiese (BS)e Gavardo (BS).
Un terremoto nella provincia di Bologna torna a segnare l’allerta nei centri sismici nazionali, anche se senza danni reali prodotti per fortuna: alle 13.56 una scossa di M 1.7 ha colpito la zona del Bolognese, con i comuni vicini all’epicentro che risultano essere Casalfiumamenese, Borgo Tassignano, Fontanafelice, Dozza, Monterenzio, Imola e Riolo Terme. Invece, la provincia di Perugia torna protagonista con numerose scosse di terremoto nel giro di poche ore, ma purtroppo non è una novità dato il frequente stato sismico del sottosuolo umbro e dell’intero centro Italia. Alle ore 11.47 è cominciato uno sciame sismico che ha visto nel giro di una sola ora ben 4 scosse di terremoto, con la punta massima che è arrivata al grado di magnitudo pari a 1,5 sulla scala Richter: le altre sono state di M 0.8, 0.7 e 0.5. Pe la scossa più importante, avvenuta alle 11.57, l’ ipocentro è stato calcolato a 10 km in profondità, mentre l’epicentro vicino al comune di Città di Castello e per fortuna zero danni procurati. Altri comuni vicino alla zona sono Pietralunga, Montone, Monte Santa Maria Tiberina, Apecchio, San Giustino, Umbertide, Monterchi, Citerna e Sansepolcro.
Un terremoto di magnitudo 2.9 sulla scala Richter ha avuto luogo questa mattina alle ore 10:21 in mare aperto al largo di Malta. La scossa, stando a quanto riportato dalla Sala Sismica di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 36.07 di latitudine e 14.32 di longitudine, con ipocentro localizzato ad una profondità di 8 km nel sottosuolo. Nessun comune italiano si ritrovava nel raggio di 20 km dall’epicentro del sisma, ma la scossa è stata avvertita soprattutto nella parte meridionale della Sicilia. I comuni appartenenti al territorio italiano più vicini all’epicentro sono Modica, distante 96 km, e Vittoria, distante 99 km.
Continua lo sciame sismico di Rieti e poi altre scosse di terremoto in Sicilia, questi due gli aggiornamenti più importanti in questa seconda parte della mattina in Italia, premettendo che per fortuna in nessun caso ci sono stati segnalati danni a persone, cose o strade. Alle 10.52 giunta la quarta scossa di questa mattina nella provincia di Rieti, con uno sciame sismico in atto che comunque rimane di modesta intensità: l’ultima misura M 1.3 sulla scala Richter, e coinvolge sempre gli stessi comuni vicino all’epicentro, ovvero Cittareale, Posta, Borbona, Leonessa, Monteleone di Spoleto, Cascia, Accumoli, Amatrice e Poggiodomo. Alle 11 è invece la Sicilia a tornare protagonista come nei giorni scorsi con una scossa di terremoto di rilevante forza, M 1.9 sulla scala Richter, avvenuta all’interno del Parco dell’Etna e dunque riconducibile ai movimenti sismico-vulcanici del grande vulcano etneo. I comuni coinvolti e vicini all’epicentro sono Milo, Sant’Alfio, Zafferana Etnea, Santa Venerina, Mascali, Riposto, Giarre, Piedimoente Etneo, Liguaglossa, Pedara, Viagrande, Aci Sant’Antonio.
Prima parte della mattina con alcune scosse di terremoto che per fortuna non stanno destano preoccupazione per i vari gradi di allerta dei centri sismici nazionali e regionali. IN questo bollettino vi annunciamo alcune scosse avvenute nella zona abruzzese attorno a L’Aquila, storicamente complessa dal punto di vista sismico e poi dvi aggiorneremo su uno sciame sismico in atto nella provincia laziale di Rieti. Alle 7.50 L’Aquila ha tremato per un terremoto di grado 1.7 sulla scala Richter che ha avuto come ipocentro una profondità di 13 km. L’epicentro è stato calcolato appena fuori dal Parco Nazionale del Gran Sasso, con i comuni più vicini che sono stati Barete, Pizzoli, Capitignano, Cagnano Amiterno, Montereale, Campotosto, Scoppito e appunt L’Aquila, a soli 16 km dall’epicentro. Alle 8.40 e alle 8.42 sono state due le scosse che hanno investito con un’intensità di lieve forza la provincia di Rieti, ad una profondità di ipocentro pari 10 km: avari comuni vicino all’epicentro di provincie anche diverse, come Perugia e Ascoli Piceno, sono stati Accumoli, Norcia, Arquata del Tronto, Cittareale, Cascia, Amatrice, Montegallo, Acquasanta Terme e Poggiodomo. In tutti i casi di cui vi abbiamo reso noto non sono stati segnalati particolari danni a persone o cose.
Le prime ore di questo martedì 22 dicembre 2015 si confermano movimentate dal punto di vista tellurico: uno sciame sismico è infatti in corso in Sicilia, dove questa mattina al largo della costa catanese si è verificata una scossa di magnitudo 3.4 sulla scala Richter, la terza superiore a M 2.0 a partire dalle ore 3:13 di questa notte. Il terremoto in questione, stando al report fornito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha avuto luogo alle ore 6:35, con epicentro localizzato nel punto di coordinate geografiche 37.77 di latitudine e 15.43 di longitudine ed ipocentro individuato ad una profondtià di 9 km. La scossa, data la discreta vicinanza dalla costa, è stata avvertita da diversi comuni dell’entroterra, in particolare da quelli della province di Messina e Catania; ecco l’elenco dei centri abitati nel raggio di 20 km dall’epicentro: Giardini-Naxos (ME), Taormina (ME), Letojanni (ME), Castelmola (ME), Sant’Alessio Siculo (ME), Forza d’Agrò (ME), Calatabiano (CT), Gallodoro (ME), Fiumefreddo di Sicilia (CT) e Mongiuffi Melia (ME).
Nuovi terremoti sono arrivati oggi dall’ultimo aggiornamento che hanno interessato perlopiù il centro Italia. Dopo la scossa di M 1.6 arrivata alle 20,34 del 21 dicembre 2015, nelle vicinanze di Perugia, ha fatto seguito una di metà intensità nella medesima località, alle 21,41. Poco dopo, alle 22,11, è tornata a tremare la Costa Ionica, già colpita dal fenomeno nella mattinata di ieri, nelle vicinanze di Crotone, con un terremoto di M 1.7. Il sisma è stato comunque di media intensità e non ha fatto registrare danni a cose o persone. Nelle ore finali del 21 dicembre poi, si sono registrate alte 4 scosse, l’ultima arrivata alle prime ore del nuovo giorno, oggi 22 dicembre 2015. Si è partiti con una scossa di magnitudo 1.8 con epicentro nella zona dell’anconetano, arrivata alle 22,25, per poi passare a quella di intensità appena maggiore, M 2.1, che ha colpito la Costa Romagnola, alle 23.10. L’ipocentro è stato localizzato a 16 Km di profondità, ed ha interessato le città di Rimini, Forlì, Cesena. Chiudono la carrellata delle scosse, arrivate a ridosso del nuovo giorno, due piccoli sismi di 0.8 che hanno colpito prima Rieti e poi Perugia, rispettivamente alle 00,23 e alle 00,53.