Si è verificata poco fa, intorno alle 21.10, una scossa sismica in provincia di Rieti dell’intensità di 3.1 M con coordinate geografiche di latitudine 42.3 e longitudine 12.79. Di seguito vi riportiamo tutti i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro localizzato a 9 km di profondità dalla superfice: Montenero Sabino (RI), Monte San Giovanni in Sabina (RI), Casaprota (RI), Salisano (RI), Poggio San Lorenzo (RI), Mompeo (RI), Torricella in Sabina (RI), Frasso Sabino (RI), Belmonte in Sabina (RI), Castelnuovo di Farfa (RI), Poggio Catino (RI), Roccantica (RI), Monteleone Sabino (RI), Poggio Nativo (RI), Poggio Mirteto (RI), Toffia (RI), Montopoli di Sabina (RI), Fara in Sabina (RI), Rocca Sinibalda (RI), Casperia (RI), Cantalupo in Sabina (RI), Poggio Moiano (RI), Contigliano (RI), Rieti (RI), Montasola (RI), Torri in Sabina (RI), Longone Sabino (RI), Selci (RI), Nerola (RM), Cottanello (RI), Scandriglia (RI), Colle di Tora (RI), Torrita Tiberina (RM), Concerviano (RI), Cittaducale (RI), Forano (RI), Vacone (RI), Colle di Tora (RI), Filacciano (RM), Greccio (RI), Tarano (RI), Montorio Romano (RM), Nazzano (RM), Montebuono (RI), Montelibretti (RM), Stimigliano (RI), Configni (RI), Ponzano Romano (RM), Varco Sabino (RI).
Non trema solo l’Indonesia, terremoti di bassa intensità sono infatti stati registrati tutto il pomeriggio perlopiù nella zona del centro Italia. Perugia e Ascoli Piceno le più bersagliate, con la prima che ha registrato 6 scosse di varia intensità nella giornata, mentre 5 sono state quelle arrivate nella zona di Ascoli, con l’ultima che ha superato 2 di magnitudo. Volendo considerare ogni sisma verificatosi nella nostra penisola nella giornata di oggi 28 dicembre poi, le città interessate sono state diverse, confermandosi una giornata con una certa elevata attività sismica a livello nazionale e mondiale. Sono state infatti interessate dal fenomeno, oltre alle suddette, più o meno nell’ordine, le zone di Macerata (2 scosse), Cuneo (M 1.9), Pesaro e Urbino, Rieti, Udine, Ancona (4 scosse), Costa Siracusana (M1.8), Confine Italia Slovenia, Costa Calabra sud occidentale (M 2.7 alle 10,06 di mattina), l’Aquila (2 scosse), Potenza, Cosenza (M1.8), Verona e Bologna. In pratica oggi c’è n’è stata un po’ per tutti, anche se l’intensità e la localizzazione delle scosse non ha fatto registrare danni a cose e persone. Ma venendo all’ultimo terremoto di magnitudo 2.5, che ha colpito la zona di Ascoli Piceno, per la quinta volta oggi, questa si è prodotta ad una profondità di 14 km, alle coordinate geografiche (lat, lon) 42.86, 13.24, equidistanti da Montemonaco, Montegallo e Castelluccio.
Erano le ore 11.26 in Italia quando in Indonesia, orario locale 16.26, si sviluppava un terremoto dalla potenza decisamente importante. Ci troviamo a Seram e a 51 chilometri di profondità dalla superifice un sisma da 5.2 di Magnitudo scuote il terreno in maniera molto violenta. Questo sisma completa una giornata che aveva avuto il suo inizio alle ore locali 1.31 locali a Mindanao nelle Filippine con un sisma di 4.6 M per poi proseguire alle 3.30 in Pakistan con una scossa da 4.1M. Alle ore 5.19 locali poi tra il Cile e la Bolivia si era visto un terremoto di 4.4 M e a seguire alle 6.55 un altro da 5.6 addirittura nelle isole Windward. Alle ore 7 locali poi a Rat Islands c’era stata una scossa dalla potenza di 4.9.
Il centro Italia rimane protagonista in questa fase di scosse di terremoto che comunque non impensieriscono per via della mancanza strutturale di danni a persone, cose, edifici o strade: tra Perugia ed Ancona si suddividono tutte le ultime segnalazioni di scosse sismiche sul nostro territorio. Alle 16.44 una scossa, l’ennesima di questa giornata di sciame sismico ad Ancona, ha misurato il grado M 1.2 sulla scala Richter con un ipocentro calcolato a 7 km di profondità e i comuni più vicini all’epicentro che sono risultati essere Serra San Quirico, Mergo, Rosora, Genga, Cupramontana, Maiolati Spontini, Arcevia, Poggio San Vicino, Monte Roberto, Serra de’ Conti, Apiro, Castelbellino e San Paolo di Jesi. Alle 17.12 e alle 17.19 invece sono due le scosse avvenute nella provincia di Perugia, con in generale il cuore d’Italia che ha tremato per qualche minuto non generando comunque danni. Scossa massima quella che ha misurato magnitudo 1.2 sulla scala Richter e che ha coinvolto i comuni adiacenti all’epicentro, ovvero Scheggia e Pascelupo, Costacciaro, Gubbio, Sigillo, Frontone, fossato di Vico, Cagli, Sassoferrato e Pietralunga.
La regione delle Marche sta vivendo un inizio di pomeriggio con varie scosse di terremoto sul proprio territorio per via degli sciami sismici in atto ad Ascoli Piceno ed Ancona, con varie scosse nelle ultime ore. Il capoluogo è da due giorni che vede vari episodi sismici anche se mai con una intensità tale da allertare i vari centri di sismologia nazionale. Alle 13.48 una scossa di M 1.1 ha colpito proprio Ancona, per la terza volta in questo lunedì 28 dicembre: ipocentro quasi nullo, a 1 km di profondità, ed epicentro sotto il comune di Serra San Quirico, con altri comuni limitrofi coinvolti – anche se sempre senza alcun danno particolare – che risultano Genga, Mengo, Rosora, Arcevia, Poggio San Vicino, Castelplanio, Cupramontana e Sassoferrato. Dalle 13 alle 13.23 son invece tre le scosse che hanno colpito la provincia di Ascoli Piceno con un ipocentro di 16 km di profondità e una intensità media sulla scala Richter di M 1.3: i comuni più vicini all’epicentro risultano Montegallo, Montemonaco, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Comunanza, Palmiano e Roccafluvione.
Giro di boa della giornata con alcune scosse di terremoto che continuano ad registrare alcuni episodi sismici di media-bassa intensità: nell’ultim’ora, alle 11.32, vi segnaliamo un terremoto di grado M 1.1 a L’Aquila, la seconda scossa nel giro di due ore nel territorio abruzzese, con un ipocentro fissato a 10 km di profondità e con l’epicentro adiacente al comune di Fossa. Coinvolti anche se senza danni i comuni di Ocre, Sant’Eusanio Forconese, Poggio Picense, Villa Sant’Angelo, San Demetrio ne’ Vestini, Rocca di Cambio e Barisciano. Alle 12.33 invece viene segnalata in Calabria la scossa di massima intensità di questa prima parte della giornata di lunedì, 28 dicembre 2015: forza di magnitudo pari a 1.8 con un ipocentro calcolato a 16 km di profondità. L’epicentro si trova in una zona con pochi comuni, con il più vicino centro abitato che risulta essere Parenti, più in là coinvolti anche Colosimi, Bianchi, Panettieri, Carlopoli, Soveria Mannelli, Mangone, Cotronei, Rogliano, Cicala e Cellara. Anche qui per fortuna non risultano particolari danni a persone, edifici e cose.
Continua la mattinata convulsa per quanto riguarda la situazione del terremoto in Italia con varie scosse di media intensità che allertano i centri sismici per motivi di dissesto idrogeologico, anche se di danni non ci sono segnalazioni e non ci sono pericoli al momento da questo punto di vista. Alle 11.21 un scossa di M 1.3 a Potenza, in Basiliacata, ha coinvolto parte delle provincia con un ipocentro di circa 12km di profondità e un epicentro adiacente al comune di Acerenza: lari comuni coinvolti riguardano Forenza, Banzi, Genzano di Lucani, Oppido Lucano, Pietragalla, Maschito e Palazzo San Gervasio. Alle 9.48 era invece era stata Ancona con un sisma di M 1.2 a colpire, senza danni ovviamente, la provincia vicino ai comuni di Serra San Quirico, Mergo, Genga, Rosora, Arcevia, Castelplanio, Cupramontana, Poggio San Vicino, Poggio San Marcello. Chiudiamo con un forte sisma di forza magnitudo M 2.7 ma che per fortuna essendo accaduto a circa 50 km dalla costa della Calabria, non ha provocato danni particolari: ipocentro a 175 km di profondità sotto il livello del mare e con i comuni più vicini che distano appunto abbastanza dall’epicentro, con Lamezia Terme, Cosenza, Catanzaro e Messina le città più popolose “vicine”.
Una mattina iniziata in maniera convulsa con molte scosse di terremoto di una certa rilevanza che fanno subito dimenticare la giornata molto tranquilla di ieri: lungo tutto il nostro Paese sono varie le scosse avvenute dall’alba fino ad adesso, vediamo le principali in questo bollettino. Oltre ad un lieve sciame sismico in atto da giorni nella provincia di Perugia, alle 6.49 nella vicina provincia di Macerata è stato avvertito, senza danni particolari, un terremoto di M 1.6 che ha coinvolto alcuni comuni vicino a Poggio San Vicino, come Apiro, Cerreto d’Essi, Matelica, Cingoli, Gagliole e Staffolo. Alle 6.56 è invece la provincia di Udine ad avvertire, tramite i centri sismici e non dalla popolazione, una scossa di terremoto pari al grado M 1.9 sulla scala Richter con epicentro nel comune di Tolmezzo: ipocentro a 1 km di profondità e altri comuni limitrofi coinvolti che sono Amaro, Cavazzo Carnico, zuglio, Verzegnis, Arta Terme, Venzone, Moggio Udinese, Bordano, Lauco, Villa Santina, Resiutta, Sutrio, Paularo e Treppo Carnico. Chiudiamo con un sisma avvenuto a pochi chilometri dalla costa tra Catania e Siracusa, con un ipocentro di 21 km sotto il livello del mare e una forza di magnitudo pari al grado 1.8 che ha lambito alcuni comuni della costa siciliana senza creare per fortuna danni.
Un terremoto di magnitudo 1.9 si è verificato oggi nella notte in provincia di Cuneo, in piemonte in una zona individuabile a metà strada tra Dronero e San Damiano Macra. I rilievi sono stati per lo più strumentali, dato che entro i 10 km dall’epicentro solo appunto il comune di Dronero ha un numero cospicuo di abitanti, mentre gli altri comuni sono molto più piccoli. La situazione è comunque assolutamente normale.
Dopo lo sciame della giornata appena trascorsa (27 dicembre), su Perugia, conclusosi, sembra, con un terremoto di M 1.1, arrivato alle 20,01 circa, altri sismi hanno colpito diverse zone del centro Italia, mentre il nuovo giorno è iniziato con una scossa su Siena, colpita già diverse volte nel pomeriggio. Le province di Rieti, Frosinone, Fermo, Arezzo Macerata e Pesaro, sono infatti tutte state interessate da terremoti variabili dallo 0.7 di magnitudo fino all’1.9, che ha colpito la zona di Fermo, e che non ha comunque provocato danni a cose o persone. I sismi sono arrivati tutti prima della mezzanotte. Come detto sopra, le prime ore del 28 dicembre ha visto Siena di nuovo protagonista dei fenomeni sismici come nella scorsa giornata, con un piccolo terremoto di M 1.0, che ha avuto il suo epicentro esattamente alle coordinate geografiche (lat, lon) 43.21, 11.15 ad una profondità di 8 km, equidistante dalle località di Radicondoli, Sovicille, Chiusdino e Casciano. Nessuna conseguenza negativa si è registrata per il fenomeno in oggetto.