Giornata davvero strana per quanto riguarda il fenomeno del terremoto in Italia oggi: prosegue praticamente ininterrottamente da questa notte uno sciame sismico in mezzo al Mare Adriatico, ad una distanza di circa 90 chilometri da Pescara. Altra scossa di M 4.3, dunque molto forte, ad una profondità di 5 chilometri sotto il livello del mare avvenuto poco fa, alle 17.24. La forte distanza dalla terra ferma sta per fortuna preservando quello che poteva essere una vera tragedia: per fortuna dunque è il Mar Adriatico protagonista con in sostanza una sequenza di 16 scosse incredibili che non accenna a finire. Nel frattempo sono molti i piccoli terremoti avvenuti nelle ultime ore, segnaliamo i principali: alle 16.02 un sisma di M 2.0 a colpito la provincia di Modena nei comuni di Serramazzoni, Pavullo nel Frignano e Polinago. Alle 16.20 è invece stato registrato un sisma a Perugia con una scossa di grado M 1.6 vicino ai comuni di Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Valtopina, Valfabbrica, Fossato di Vico e Assisi. Chiudiamo con un terremoto a Udine, con una forza d’intensità a grado M 2.1 che alle 16.43 ha fatto scattare l’allerta dei centri sismici nazionali anche se, come per tutti i precedenti terremoti, non ci sono stati danni particolari. Trasaghis, Bordano, Gemona del Friuli, Osoppo, Venzone, Artegna, Montenars, Amaro, Cavazzo Carnico, Magnano in Riviera sono i comuni vicino all’epicentro del sisma.
La situazione del terremoto in Italia si è leggermente placata rispetto a questa mattina e in questa prima parte del pomeriggi ha visto solo un caso di attività sismica rilevante sul nostro suolo, anzi per essere completi, ancora nelle profondità del Mare Adriatico. Continua infatti lo sciame sismico con la quindicesima scossa al largo delle coste abruzzesi, a circa 80 chilometri da Pescara. Forza d’intensità a grado M 2.0 e profondità di 10 km per l’ipocentro. Guardando oltre i nostri confini, è la Bosnia a registrare una scossa consistente, di M 2.4 a circa 70 km da Sarajevo, la capitale. L’epicentro è fissato a Blagaj, cittadina di circa 4mila abitanti che non sembra al momento aver generato particolari danni a persone o cose. Per quanto riguarda altri fenomeni precedenti, abbiamo la situazione sempre monitorata dalla Turchia che ogni giorno presenta una fortissima attività sismica che per fortuna non ha provocato ancora grossi danni.
Continua la giornata piuttosto convulsa dal punto di vista del terremoto come fenomeno che sta caratterizzando questa prima parte della domenica: in corso sempre lo sciame sismico in mezzo al Mar Adriatico in prossimità della costa abruzzese, ma altre segnalazioni arrivano da ogni parte d’Italia, anche se sempre id natura innocua e senza danni particolari. Alle 11.02 è stato ravvisato un terremoto presso le Isole Eolie nel mar Tirreno con un forte sisma di M 2.6 a soli 4 chilometri da Leni: Malfa, Santa Marina Salina e Lipari sono gli altri centri abitati vicinissimi all’epicentro della scossa che ha avuto una profondità di 14 chilometri. Alle 11.35 è stato registrato un sisma nella provincia di Macerata con forza d’intensità M 1.1 che non ha comunque fatto preoccupare per le conseguenze, pressoché nulle: Castelriamondo, Gagliole, San Severino Marche, Serrapetrona, Matellica, Camerino, Pioraco, Caldarola, Tolentino e Fiuminata sono i comuni più vicini all’epicentro. Chiudiamo con il terremoto più recente, fissato alle 12.21 nella zona di Perugia e che con una scossa di M 1.1 ha generato una lieve allerta nei comuni di Gualdo Tadino, Fossato di Vico, Fabriano, Sigillo, Nocera Umbra e Costacciaro.
Continua la fortissima serie di terremoto e scosse sismiche che stanno avvenendo da tutta la notte e ora anche nel mattino al largo del Mar Adriatico ma con punte molto alte di intensità che non lasciano tranquilli i vari centri nazionali di sismologia. È in atto il cosiddetto sciame sismico con l’ultima arrivata che rappresenta la 14a scossa dalle 4 di mattina in poi: segnalata alle 11.08, con forza di magnitudo 3.0, la profondità della scossa è notevole sotto il livello del mare, 60 km, e per questo motivo assieme alla forte distanza con la terra ferma non sta provocando danni o feriti. Le distanza dai comuni pià vicino sono in media di 70 km con Pescara, Chieti e San Severo i luigi abitati più vicini. Alle 9.54 è invece arriva la 13a scossa con forza di grado M 2.7 sempre nelle stesse zone di mare: tornando sulla terra ferma, alle 8 di questa mattina vi segnaliamo un terremoto in provincia di Macerata, con i comuni di Camerino, Serrapetrona, Pievebovigliana, Muccia, Caldarola e Belforte del Chienti che hanno visto, pur senza danni particolari, una scossa di M 0.8.
Una mattina della domenica con numerosi fenomeni di terremoto: oggi, 6 dicembre 2015, di certo il livello di instabilità del terreno italiano registra una forte impennata. Nulla di grave nel senso che non ci sono danni particolari a persone o edifici però certo per i centri di sismologia nazionale è stata un alba piuttosto movimentata. Partendo dalla notte, dopo una breve scossa a Perugia e Macerata di pochi gradi sulla scala Richter, abbiamo avuto un deciso terremoto a Trento di M 1.6 che ha coinvolto i comuni di Roncone, Lardaro, Bondo, Daone, BReguzzo, Villa Rendena, Bersone, Darè, Paspardo e Tione di Trento. Dopo questo sisma delle 4.21, è avvenuto uno sciame sismico di grandissima portata che per fortuna era localizzato in mezzo al mare Adriatico, molto lontano dalla costa (circa 80 km da Pescara per intenderci) ma ha comunque visto 11 scosse nel giro di 3 ore, con picchi molto alti di intensità e forza come quella di M 4.0 e M 3.9 delle ore 4.22 e 6.28. Nessuna conseguenza anche per la profondità media dello sciame che era sui 30 km e lontanissimo dalla terra ferma. Chiudiamo questo primo bollettino della giornata con una scossa di M 08 avvertita a Macerata e soprattutto con quella di M 2.2 sempre sul mare ma questa volta vicinissimo alla costa occidentale della Calabria, con vicini i comuni di Lamezia Terme, Falerna, Gizzeria e Nocera Ternise, tutti in provincia di Catanzaro: anche qui per fortuna nessun danno particolare è stato ravvisato.