Anche il papa è al corrente del disastroso terremoto in Nepal. Radio Vaticana ha infatti comunicato che il santo Padre sta seguendo con attenzione tutti gli aggiornamenti relativi al numero delle vittime mentre si intrattiene in preghiera continua. Francesco, ha detto ancora Radio Vaticana, partecipa al dolore di quanti sono stati colpiti. La situazione dopo solo poche ore dal sisma è disastrosa. Il numero dei morti sarebbe arrivato a 1500 ma sono cifre ancora del tutto provvisorie. I primi aiuti via aerea sono arrivati dall’India, ma l’appello è a tutta la comunità internazionale perché intervenga. Molti morti anche ai campi base alpinisti dell’Everest. Il mese di aprile è infatti quello in cui per le condizioni meteo si effettuano più spedizioni. Il terremoto ha scatenato diverse valanghe che si sono abbattute sui campi degli alpinisti provocando, sembra, almeno venti morti. Fortunatamente non ci sono danni al laboratorio scientifico a quota 5050 metri in cui lavorano diversi scienziati italiani.
Aumenta il conto dei morti nel Nepal devastato dal terremoto. Si teme che saranno migliaia, anche per via delle condizioni precarie con cui sono costruite le povere case del paese. Aumenta anche il numero delle vittime degli scalatori che si trovavano al campo base dell’Everest, dove le scosse di terremoto hanno fatto staccare alcune valanghe che lo hanno semi sommerso. I morti adesso sarebbero diciotto, di varie nazionalità anche europee. Un alpinista inglese sopravvissuto ha lanciato un drammatico messaggio su twitter: “Per favore pregate per tutti”. Intanto i capi dei governi indiano e pachistano hanno lanciato un appello alla comunità internazionale di intervenire sui posti colpiti dal sisma. Si temono migliaia di persone sepolte dalle rovine, soprattutto nella capitale Kathamandu, vicinissima all’epicentro dei due sisma. Secondo il ministero degli esteri italiani, non ci sarebbero nostri connazionali fra le vittime.
Le ultime notizie che arrivano dal Nepal dopo la devastante scossa di stamane parlano di oltre settecento morti, circa 460 solo nella città di Kathmandu. E’ un conto ovviamente ancora provvisorio, che purtroppo è destinato ad aumentare visto che siamo solo nelle prime ore successive al sisma. L’epicentro della scossa è stato individuato appunto nell’area della capitale Kathmandu, ma la scossa è stata avvertita fino in India dove anche lì si registrano delle vittime. Ma soprattutto la scossa ha colpito la montagna dell’Everest dove si sono staccate delle valanghe, una delle quali ha colpito il campo base di alcuni scalatori. Ci sarebbero otto morti ma potrebbero essere ancora di più, i feriti sarebbero una trentina. E’ il peggior terremoto in questa regione da almeno 80 anni, spiegano gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Si tratta di una regione tra le più pericolose al mondo per la sua alta attività sismica, a causa della convergenza tra la placca indiana a sud e la placca euro asiatica a nord, placca che ha dato vita alla catena montuosa dell’Himalaya. Il ministro delle informazioni del Nepal ha chiesto aiuti alla comunità internazionale. – Sale ancora il bilancio del violento terremoto che ha colpito il Nepal questa mattina. Al momento si parla di 688 morti e diversi feriti ma si tratta di stime destinate a salire. Il sisma ha colpito anche altri Paesi: in India i morti sarebbero 22 e decine di feriti si troverebbero negli stati Bihar, West Bengala e Uttar Pradesh. Oltre cento feriti e 2 morti il bilancio invede in Bangladesh mentre in Tibet le vittime del terremoto sarebbero 6.
Continuano ad arrivare notizie sul forte sisma (la scossa più forte di magnitudo 8.1 della scala Richter) che ha colpito il Nepal questa mattina. Poco fa, il portavoce delle forze dell’ordine locali, Kamal Singh Bam, ha parlato di un bilancio provvisorio delle vittime che è salito a quota 565 e purtroppo sembra essere destinato ad aumentare nelle prossime ore. Intanto spunta un comunicato della Farnesina che rassicura su possibili coinvolgimenti di italiani: “sono in corso le verifiche che, per ragioni tecniche, necessitano di tempo. Al momento comunque non è emerso il coinvolgimento degli italiani”.
Il violento terremoto che ha colpito il Nepal in queste ore ha avuto conseguenze disastrose, con crolli diffusi sia nella capitale Kathmandu che in altre città. Il sisma di magnitudo 7.7, è stato localizzato a Nord-Ovest della capitale. Oltre al crollo della torre di Dharahara, patrimonio dell’Unesco, sono stati registrati altri importanti danni alle strutture e alle strade. In questo video, pubblicato da Inmeteoweb.net, vediamo le crepe causate dalla scossa di terremoto in una strada trafficata. I passanti guardano attoniti le lunghe crepe apertesi sotto i loro piedi trasformarsi in voragini: clicca qui per vedere il video.
In Nepal sono state avvertite nella mattinata, delle violente scosse di terremoto che hanno interessato buona parte del Paese Asiatico. Secondo i report dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il primo evento si è manifestato alle ore 8:11 italiane con magnitudo 7.7 della scala Richter ed epicentro posizionato ad una profondità di circa 10 km. Alle ore 8:45 italiane c’è stato un secondo fenomeno di magnitudo 6.4 della scala Richter con epicentro ubicato ad una profondità di circa 800 metri. Dalle prime notizie sembrano essere ingenti i danni provocati dall’evento sismico con conseguenze anche sulle cime dell’Himalya dove si hanno notizie di valanghe. Nel sisma, che ha provocato almeno 114 morti, è crollata la torre di Dharahara, patrimonio dell’Unesco.