“Temiamo 10mila morti”, così ha dichiarato il primo ministro nepalese Sushil Koirala dopo la tragedia di sabato scorso in cui il terremoto in Nepal ha causato la morte di oltre 4.500 persone, tra cui quattro italiani, mentre il bilancio dei feriti è di 8.000. Il 70 per cento delle abitazioni di alcuni villaggi è andato completamente distrutto. Il premier ha anche ammesso che le operazioni di soccorso delle vittime “non sono state efficaci”. Quattro i morti italiani: due speleologi del Soccorso alpino che si trovavano a Langtang, uno dei tanti villaggi distrutti dal sisma, Oskar Piazza e Gigliola Mancinelli, mentre gli altri due speleologi Giovanni Pizzorni e Pino Antonini si sono salvati e hanno comunicato con la Farnesina. Non ce l’hanno fatta invece Renzo Benedetto e Marco Pojer, che sono stati travolti dalla frana mentre si trovavano a 3.500 metri di quota sul sentiero del Langtang Trek per un trekking. Salvi i loro due amici Iolanda Mattevi, trentina di 52 anni, e Attilio Dantone, guida alpina che gestisce un rifugio nella valle di Cembra. I quattro erano arrivati in Nepal agli inizi di aprile. La donna ora è ricoverata in ospedale con un avambraccio e un dito fratturato. “Renzo e Marco avevano fatto una deviazione per portare delle medicine a un’anziana nepalese che conoscevano – ha raccontato la donna – quindi ci avevano detto di continuare a camminare perché poi ci avrebbero raggiunti successivamente”. Attilio e Iolanda hanno quindi raggiunto un punto di ristoro e stavano bevendo del tè quando è arrivata la scossa che ha fatto franare la montagna, che ha preso in pieno i loro due amici. Attilio e Iolanda sono arrivati stamattina con un elicottero dell’esercito nepalese. Nell’incidente hanno perso la vita anche tre nepalesi che li accompagnavano. Sta bene un altro giovane scalatore, Giovanni Cipolla, veronese in viaggio in Nepal, di cui si erano perse le notizie dal giorno del terremoto. Proprio questa mattina, come spiega “L’arena di Verona”, si è messo in contatto con i genitori. Salva anche la 39enne di Bergamo, Fiorella Fracassetti, che risultava dispersa: ha chiamato casa in mattinata. Nel frattempo, secondo la Farnesina, sarebbero 39 i connazionali dispersi. Intanto la terra continua a tremare: una nuova scossa di magnitudo 5,1 si è verificata nella stessa area colpita lo scorso 25 aprile. Mentre sono state terminate le operazioni di evacuazione dei 100 scalatori bloccati sull’Everest. Tre elicotteri hanno raggiunto i campi base 1 e 2 che si trovano a oltre 6mila metri. Ci sono tra gli scalatori 60 feriti, alcuni dei quali gravi. Tra i dispersi ci sono anche 90 persone, cittadini del Regno Unito e irlandesi. (Serena Marotta)