Dopo qualche terremoto di una certa entità verificatosi in Italia soprattutto nel primo pomeriggio, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dà nota di un nuovo movimento tellurico, questa volta di minore intensità, che ha interessato la provincia di Salerno in Campania. La scossa in questione ha avuto luogo alle ore 17:56 e ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 40.23 di latitudine e 15.6 di longitudine. L’ipicentro del sisma è stato individuato invece ad una profondità di 11 km nel sottosuolo. Diversi i comuni nel raggio di 20 km dall’epicentro, ecco l’elenco completo: Sanza (SA), Buonabitacolo (SA), Caselle in Pittari (SA), Casalbuono (SA), Casaletto Spartano (SA), Tortorella (SA), Morigerati (SA), Montesano sulla Marcellina (SA), Sassano (SA), Tarraco (SA), Monte San Giacomo (SA), Vibonati (SA), Padula (SA), Santa Marina (SA), Rofrano (SA), Torre Orsaia (SA), Alfano (SA), Ispani (SA), Laurito (SA), Sapri (SA), Teggiano (SA), Lagonegro (PZ), Roccagloriosa (SA), Tramutola (PZ) e Sala Consilina (SA).
Giornata molto movimentata quella di oggi, martedì 12 gennaio 2016, dal punto di vista sismico in Italia. Dopo quelle delle 11:36 un’altra scossa ha interessato la provincia di Forlì-Cesena, raggiungendo anche in questo caso un’intensità di magnitudo 2.3 sulla scala Richter. Il terremoto, come riportato dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, questa volta si è verificato alle 14:38, con epicentro localizzato nel punto di coordinate geografiche 44.03 di latitudine e 11.94 di longitudine, e ipocentro ubicato ad una profondità di 25 km nel sottosuolo. L’elenco dei comuni nel raggio di 20 km dall’epicentro è il seguente: Civitella di Romagna (FC), Galeata (FC), Rocca San Casciano (FC), Predappio (FC), Santa Sofia (FC), Dovadola (FC), Portico e San Benedetto (FC), Premilcuore (FC), Meldola (FC), Tredozio (FC), Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC), Modigliana e Bagno di Romagna (FC). Prima di questa scossa un altro terremoto si era verificato a Perugia, in Umbria, precisamente alle ore 14:06. In questo caso la scossa aveva fatto registrare una magnitudo di 2.0 sulla scala Richter, con epicentro da individuare nel punto 43.19 di latitudine e 12.66 di longitudine, mentre l’origine del sisma è stata identificata a 8 km di profondità. I comuni ad avvertire la scossa sono stati i seguenti: Valfabbrica (PG), Gualdo Tadino (PG), Assisi (PG), Nocera Umbra (PG), Fossato di Vico (PG), Bastia Umbra (PG), Valtopino (PG), Sigillo (PG), Gubbio (PG) e Costacciaro (PG).
Un terremoto di magnitudo 2.3 sulla scala Richter si è verificato alle ore 11:36 in provincia di Forlì-Cesena, in Emilia Romagna. La scossa, stando al report diramato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 43.96 di latitudine e 11.97 di longitudine, con ipocentro ubicato ad una profondità di 8 km nel sottosuolo. Diversi i comuni ad avvertire la scossa, tutti appartenenti alla provincia di Forlì-Cesena, sebbene in nessuno di questi siano stati riscontrati danni a cose o persone. Ecco l’elenco completo dei comuni nel raggio di 20 km dall’epicentro del sisma: Civitella di Romagna (FC), Santa Sofia (FC), Galeata (FC), Bagno di Romagna (FC), Sarsina (FC), Rocca San Casciano (FC), Predappio (FC), Premilcuore (FC), Portico e San Benedetto (FC), Mercato Saraceno (FC), Dovadola (FC), Verghereto (FC) e Meldola (FC).
Si apre con una scossa in mare aperto questo martedì 12 gennaio 2016 dal punto di vista dei terremoti in Italia. Il sisma, secondo i dati forniti dalla Sala Sismica di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha avuto luogo nel Mar Ionio Settentrionale, raggiungendo un’intensità pari a magnitudo 2.5 sulla scala Richter. L’epicentro del terremoto è stato individuato nel punto di coordinate geografiche 37.74 di latitudine e 16.47 di longitudine; l’ipocentro del sisma è stato invece localizzato ad una profondità di 30 km nel sottosuolo. La grande distanza dalla costa ha impedito che i comuni del litorale calabrese e di quello siciliano avvertissero il movimento tellurico verificatosi alle ore 6:24 di questa mattina. Le città con oltre 50.000 abitanti più vicine all’origine del terremoto sono quelle di Reggio Calabria, distante 84 km dall’epicentro, e Messina, lontana 95 km.