Arrivano i dati INGV del terremoto che ha colpito nei pressi di Campobasso e che – data la forza del sisma – è stato avvertito anche a Caserta e a Napoli. Non si hanno al momento notizie di danni a cose o a persone, ma il terremoto ha magnitudo confermata di 4.1 gradi Richter e una profondità inferiore ai 10 km. Confermati e certificati tutti gli altri dati.



Ecco arrivare nuovi dettagli direttamente dal Centro Sismologico Euro-Mediterraneo in merito alla scossa di terremoto verificatasi in provincia di Campobasso che ha raggiunto un’intensità di magnitudo 4.1 sulla scala Richter. L’epicentro del sisma, che ha avuto luogo alle ore 19:55, è stato individuato nel punto di coordinate geografiche 41.53 di latitudine e 14.60 di longitudine. L’ipocentro della scossa è invece molto superficiale, considerato che l’origine del terremoto è stata localizzata ad una profondità di 10 km nel sottosuolo. A detta della Sala sismica di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia i comuni più prossimi all’epicentro sono Baranello (CB), Busso (CB), Vinchiaturo (CB), Campobasso (CB), Ferrazzano (CB), Oratino (CB), Mirabello Sannitico (CB), Colle d’Anchise (CB), Casalciprano (CB), San Giuliano del Sannio (CB), Spinete (CB), Cercepiccola (CB), Castropignano (CB) e Ripamolisani (CB). 



Non si ha ancora notizia della magnituto del sisma e di eventuali danni, ma la paura è palpabile e molte persone hanno avvertito la scossa. Il consiglio, come sempre, è di manterenre la calma e attenenrsi alle norme di sicurezza.

Presto disponibili nuovi dati sul terremoto e potremo valutare in tempo reale le notizie su eventuali danni (che per ora non sembrano esserci). 

Popolazione molisana in allarme nelle ultime ore per lo sciame sismico che ha colpito la provincia di Campobasso con cinque scosse comprese tra magnitudo 2.0 sulla scala Richter e magnitudo 2.9 nel giro di poco più di un’ora. Il primo episodio secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha avuto luogo alle ore 13:36, quando un terremoto di magnitudo 2.2 ha avuto origine nel punto di coordinate geografiche 41.53 di latitudine e 14.61 di longitudine, con ipocentro localizzato ad una profondità di 10 km nel sottosuolo. Il picco più alto si è avuto alle 14:12, con un sisma di magnitudo 2.9 localizzato nel punto di coordinate 41.53 di latitudine e 14.59 di longitudine. Due minuti più tardi, a distanza di pochi secondi l’una dall’altra, si sono verificate altre due scosse, entrambe di magnitudo 2.2 sulla scala Richter. L’ultimo episodio sismico si è invece caratterizzato alle ore 14:48, quando il terremoto ha raggiunto un’intensità di M 2.0. Questo l’elenco dei comuni nel raggio di 10 km rispetto al terremoto delle ore 14:12 di M 2.9, fino a questo momento il più intenso della giornata: Baranello (CB), Vinchiaturo (CB), Busso (CB), Campobasso (CB), Colle d’Anchise (CB), Ferrazzano (CB), Oratino (CB), Mirabello Sannitico (CB), Casalciprano (CB), San Giuliano del Sannio (CB), Spinete (CB), Cercepiccola (CB).



Prime ore di questo sabato 16 gennaio molto movimentate a livello sismico soprattutto per il popolo siciliano, interessato fin qui da un paio di scosse di terremoto in mare aperto: la prima, registrata alle ore 6:58 nel Canale di Sicilia a largo di Pantelleria; la seconda, delle ore 9:23, individuata nello Stretto di Messina. Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il primo movimento tellurico ha raggiunto un’intensità di magnitudo 3.4 sulla Scala Richter. Fortunatamente l’epicentro del sisma molto distante dalla costa,, collocato nel punto di coordinate geografiche 36.74 di latitudine e 12.54 di longitudine, ha impedito che la popolazione avvertisse pienamente la potenza della scossa. Il secondo terremoto, localizzato nel punto di coordinate geografiche 38.08 di latitudine e 15.57 di longitudine, con ipocentro individuato ad 11 km di profondità nel sottosuolo, ha invece raggiunto una magnitudo di 2.0 sulla scala Richter ed è stato avvertito da molti comuni dello Stretto. Questo l’elenco dei centri nel raggio di 20 km dall’epicentro: Reggio di Calabria (RC), Scaletta Zanclea (ME), Messina (ME), Itala (ME), Motta San Giovanni (RC), Alì (ME), Alì Terme (ME), Villa San Giovanni (RC), Campo Calabro (RC), Rometta (ME), Cardeto (RC), Calanna (RC), Saponara (ME), Fiumara (RC), Nizza di Sicilia (ME), Fiumedinisi (ME), Laganadi (RC), Monforte San Giorgio (ME), Sant’Alessio in Aspromonte (RC), Roccalumera (ME) e Montebello Ionico (RC).

Se le ultime ore del 15 gennaio 2016, a cavallo con il nuovo giorno appena iniziato, sono state tranquille, salvo dei terremoti di bassa intensità, inferiori a M 1,6, arrivati in Sicilia nella zona di Merssina, a Pesaro e nel Trento, la giornata ha visto diversi sisma di magnitudo superiore a 2 in Italia e zone limitrofe. E’ infatti delle 21,43 la scossa di M 2.6 sulla scala ritcher, che ha colpito l’Austria nella zona del confine italiano. Il sisma arrivato alle coordinate geografiche (lat, lon) 47.16, 11.39, e ad una profondità di 7 km, non ha provocato problemi nelle zone circostanti. Da segnalare anche i due terremoti di M 2 prima e M2.2 poco dopo arrivati sulla Costa Calabra Sud, come anche significativo nella giornata di ieri lo sciame sismico che ha interessato la provincia di Campobasso, con scosse oscillanti dal M 1.7 a M 2.2.