Si registra alle 19.21, ora locale, una forte scossa di Magnitudo 5.5 ad Halmahera in Indonesia. Il sisma aveva l’epicentro a 10 km di profondità dalla superficie e questo era localizzato alle seguenti coordinate: -0.27 latitudine e 129.53 longitudine. L’Halmahera si trova nell’arcipelago delle Molucche nell’Oceano Pacifico ed è l’isola più grande con un’estensione di quasi diciottomila chilometri quadrati. Questa è formata da tre baie e quattro penisole, inoltre è attraversata dall’equatore. E’ conosciuta anche per un bombardamento avvenuto alla fine del settembre del 1944.
Ci sono state due forti scosse nella giornata di oggi in Nuova Zelanda, più precisamente nelle isole Kermadec. Questi due terremoti si sono verificati tra le 13.43 e le 13.49, ora locale, con una forza che oscillava tra 5.1 e 4.5 di Magnitudo. Il primo sisma aveva l’epicentro a 94 km di profondità dalla superficie terrestre e il secondo più in profondità a 297. Le isole Kermadec sono un arcipelago che amministrativamente appartiene alla Nuova Zelanda solo dal 1887. Hanno un’estensione davvero molto ridotta addirittura su Wikipedia si parla di 33,08 chilometri quadrati. Queste sono cosparse di foresta umida subtropicale, non è quindi facile viverci tantoche non si registrano mammiferi originari di questa parte del globo terrestre.
Sono tre giorni che le scosse di terremoto in Italia, nel centro del nostro Paese, accadono con intensità e forza di fatto più alte della media. Lo sciame sismico in atto da giorni a Campobasso in Molise ha velocemente coinvolto anche altre zone, dall’Abruzzo con L’Aquila fino alle Marche con le zone di Macerata e ora anche in Emilia Romagna nella provincia di Forlì Cesena. Alle ore 17.56, dunque poco fa, vi segnaliamo una scossa di terremoto di forza M 1.9 nella provincia cesenate con un ipocentro calcolato a 10km di profondità, mentre i comuni più vicini all’area dell’epicentro risultano Verghereto, Bagno di Romagna, Castellieri, Sarsina, Sant’Agata Feltria, Santa Sofia, Badia Tedalda, Pensabili e Mercato Saraceno. Alle 16.31 è invece avvenuto l’ennesimo episodio sismico a Campobasso, anche qui con grado di magnitudo pari a 1.9: i comuni coinvolti, pur senza danni particolari, sono i medesimi degli ultimi tre giorni (li trovate qui sotto nell’elenco dettagliato).
In due giorni di continue scosse sismiche a Campobasso e L’Aquila c’è stato oggi un altro evento anche nelle Marche. In provincia di Macerata si sono verificati tre terremoti dalle tre di questa mattina alle quindici del pomeriggio. Alle ore 3.22 la scossa più forte di Magnitudo 2.2 alle seguenti coordinate: 43.25 e 13.01. La seconda e la terza tra le 14.47 e le 15.07 entrambe di Magnitudo 2.0 e più o meno nella stessa posizione. Il primo sisma aveva l’epicentro a 56 km di profondità, più in alto gli altri due eventi a 25 e 23 km dalla superficie terrestre.
Sembra salire verso Nord lo sciame sismico che in questi giorni ha interessato Abruzzo e Molise. Una scossa di magnitudo 1.7 è stata indatti registrata attorno alle 12.30 in Emilia-Romagna e in particolare nella zona tra Forlì e Ravenna. Il sisma verificatosi a longitudine 11.9 e latitudine 44.2 è stato originato a una profondità di 10 chilometri sotto la superficie. Tra i paesi colpiti nel raggio di 20 chilometri dall’epicentro troviamo Forlì (FO), Faenza (RA) e Russi (RA).
E l’allarme per il terremoto ora arriva anche a L’Aquila, oltre che a Campobasso: in atto due distinti sciami sismici che in questo momento tengono in allerta i vari centri nazionali di sismologia e anche alcuni centri abitati. Dopo il timore nel Molise ora anche quello in Abruzzo, per via delle ultime tre scosse negli scorsi minuti: alle 11.37 e poi due alle 11.42 le scosse attorno a L’Aquila hanno visto una forza d’intensità sulla scala Richter pari a M 3.4, 1.9 e 1.4. Ipocentro dei terremoti è stato calcolato a 15 km in profondità, mentre i comuni già vicini all’epicentro risultano Capitignano, Barete, Montereale, Pizzoli, Campotosto, Cagnano Amiterno, Crognaleto, Soppito, Borbona, Posta, L’Aquila, Posta, Cittadelle, Fano Adriano, Pietracamela, Scoppito. Al momento non vengono segnalati particolari danni a persone, strade o cose, ma nelle prossime ore certamente ci saranno aggiornamenti su questi due particolari sciami sismici.
Situazione paradossale quella che concerne il terremoto a Campobasso: raramente negli ultimi anni si è assistito ad uno sciame sismico di così lunga e vasta portata in Italia. In pratica da tre giorni (oggi è il quarto) si assiste ai continui episodi sismici nella zona attorno a Campobasso in Molise, con varie scosse durante il giorno che portano di continuo l’allerta per possibili danni. Al momento, nonostante si siano raggiunte punte massime attorno al grado M 4.4, non sono registrati danni particolari e neanche feriti, con però alcune famiglie che per sicurezza hanno dovuto abbandonare le proprie case nei comuni, come Baranello, attorno al capoluogo e andare nei centri di accoglienza allestiti in alcune zone dei paesini. Il timore è ancora alto e oggi alcune scuole sono chiuse per questo motivo, ma intanto arrivano altre due scosse in questa mattinata dopo le circa 8 della notte: alle 8.35 e alle 8.46 una doppia scossa di terremoto di grado M 2.0 ha colpito particolarmente i comuni di Baranello, Busso, Colle D’Anchise, Vinchiaturo, Ferrazzano, Oratino, Mirabello Sannitico, Casalciprano, Spinete, Cercepiccola e ovviamente Campobasso.
Anche oggi diverse scosse di terremoto hanno colpito il Molise. Non si placa infatti lo sciame sismico che ha perseguitato la provincia di Campobasso per tutta la giornata di ieri, 17 gennaio 2016, protrattosi fino alle prime ore di oggi, 18 gennaio. Se l’interminabile sequenza di terremoti ha la sua radice anche nei giorni scorsi con, ad esempio, un sisma di M 4.3, arrivato nella giornata del 16 gennaio, che ha visto il suo epicentro esattamente sotto Campobasso, nella sola giornata di ieri appena finita, ben 38 scosse, anche con magnitudo superiori a 3, hanno raggiunto la zona, lasciandola involontaria protagonista della scena sismica sulla nostra penisola. Le scosse l’hanno dunque colpita in media ogni pochi minuti, e l’ultima è arrivata alla mezzanotte e 19 di oggi, confermando la tendenza dei giorni scorsi. L’ultima scossa che ha M 2.3, leggermente più leggera della precedente di M 2.4, ha visto il suo epicentro esattamente alle coordinate geografiche (lat, lon) 41.51, 14.61, che corrisponde anche in questo caso quasi esattamente a la città di Campobasso. Il suo ipocentro è stato localizzato ad una profondità di 10 km dalla sala sismica INGV-Roma.