Le ultime ore di questo martedì 19 gennaio 2016 si caratterizzano per la presenza di uno sciame sismico in provincia di Perugia, in Umbria. Dopo la scossa di magnitudo 2.4 delle ore 16:14 di cui abbiamo dato notizia nel precedente aggiornamento, come comunica l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si sono infatti verificate altre sei scosse dalle 16:18 alle 19:03. La prima ha raggiunto magnitudo 1.7 sulla scala Richter, la seconda M 1.2, la terza M 1.4, la quarta M 1.3, la quinta M 1.8 e la sesta (e si spera ultima) M 0.8). L’epicentro dei vari terremoti è stato individuato nel punto di coordinate geografiche 42.88 di latitudine e 12.74 di longitudine, con ipocentro compreso di volta in volta dai 5 ai 9 km di profondità nel sottosuolo. Questi i comuni nel raggio di 20 km interessati dallo sciame sismico: Trevi (PG), Montefalco (PG), Castel Ritaldi (PG), Campello sul Clitunno (PG), Foligno (PG), Bevagna (PG), Giano dell’Umbria (PG), Spello (PG), Gualdo Cattaneo (PG), Spoleto (PG), Vallo di Nera (PG), Sellano (PG), Cerreto di Spoleto (PG), Cannara (PG) e Sant’Anatolia di Narco (PG).
Si susseguono uno dietro l’altro i terremoti in Italia in questo martedì 19 gennaio 2016. L’ultima scossa registrata dallle apparecchiature dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è quella verificatasi alle ore 16:14 in provincia di Perugia, in Umbria. Il sisma, secondo il report fornito dall’Ingv, ha raggiunto una magnitudo di 2.4 sulla scala Richter, con epicentro localizzato nel punto di coordinate geografiche 42.88 di latitudine e 12.74 di longitudine; l’ipocentro è stato individuato invece ad una profondità di 6 km nel sottosuolo. Diversi i centri abitati ad aver avvertito la scossa, sebbene non sia stato segnalato alcun danno a cose o persone. Ecco l’elenco dei comuni nel raggio di 20 km dall’epicentro: Trevi (PG), Montefalco (PG), Campello sul Clitunno (PG), Castel Ritaldi (PG), Foligno (PG), Bevagna (PG), Giano dell’Umbria (PG), Spello (PG), Gualdo Cattaneo (PG), Sellano (PG), Vallo di Nera (PG), Spoleto (PG), Cerreto di Spoleto (PG), Sant’Anatolia di Narco (PG), Cannara (PG) e Scheggino (PG).
Forte terremoto poco fa in provincia di Campobasso, in Molise, dove la terra è tornata a tremare alle ore 16:07 facendo registrare una scossa di intensità pari a magnitudo 2.8 sulla scala Richter. Il sisma, secondo il report fornito dall’Istituto Nazionae di Geofisica e Vulcanologia, ha avuto origine nel punto di coordinate geografiche 41.52 di latitudine e 14.62 di longitudine, con ipocentro localizzato a 9 km di profondità. Moltissimi i comuni ad avvertire la scossa, ecco quelli nel raggio di 20 km dall’epicentro, appartenenti oltre che alla provincia di Campobasso anche a quelle di Benevento ed Isernia: Vinchiaturo (CB), Ferrazzano (CB), Mirabello Sannitico (CB), Baranello (CB), Campobasso (CB), Busso (CB), Oratino (CB), San Giuliano del Sannio (CB), Colle d’Anchise (CB), Cerce Piccola (CB), Casalciprano (CB), Ripalimosani (CB), Gildone (CB), Spinete (CB), Cercemaggiore (CB), Campodipietra (CB), Castropignano (CB), Guardiaregia (CB), Campochiaro (CB), Matrice (CB), San Polo Matese (CB), Bojano (CB), San Giovanni in Galdo (CB), Sepino (CB), Sant’Elena Sannita (IS), Toro (CB), Montagano (CB), Jelsi (CB), Torella del Sannio (CB), Molise (CB), Frosolone (IS), Limosano (CB), Sassinoro (BN), Campolieto (CB), San Massimo (CB), Fossalto (CB), Santa Croce del Sannio (BN), Macchiagodena (IS), Riccia (CB), Sant’Angelo Limosano (CB), Cantalupo nel Sannio (IS), Monacilioni (CB), Pietracupa (CB), Petrella Tifernina (CB) e Duronia. Infine bisogna segnalare la scossa di terremoto che alle ore 16:09 ha interessato la provincia di Perugia: in questo caso il sisma ha raggiunto M 2.2 sulla scala Richter, con epicentro localizzato nel punto di coordinate geografiche 42.87 di latitudine e 12.73 di longitudine e ipocentro ubicato a 6 km di profondità. Questo l’elenco dei comuni nel raggio di 10 km dall’origine del movimento tellurico: Trevi (PG), Campelli sul Clitunno (PG), Montefalco (PG), Castel Ritaldi (PG) e Foligno (PG)
La provincia di Campobasso resta nei radar dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia anche in questo martedì 19 gennaio 2016 dal momento che poco fa, per la precisione alle ore 14:07, la sala Sismica di Roma ha registrato un terremoto di magnitudo 2.0 sulla scala Richter. La scossa in questione ha avuto luogo nel punto di coordinate geografiche 41.54 di latitudine e 14.6 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità di 10 km nel sottosuolo. Molti i centri abitati ad aver avvertito il movimento tellurico, ecco l’elenco completo dei comuni nel raggio di 10 km dall’epicentro: Busso (CB), Baranello (CB), Campobasso (CB), Oratino (CB), Vinchiaturo (CB), Ferrazzano (CB), Mirabello Sannitico (CB), Casalciprano (CB), Colle d’Anchise (CB), Castropignano (CB), Ripalimosani (CB), Spinete (CB) e San Giuliano del Sannio (CB).
Mattinata movimentata in Italia dal punto di vista sismico: una doppia scossa di terremoto si è infatti verificata in Abruzzo, nella provincia dell’Aquila, tra le 10:35 e le 10:58. I due movimenti tellurici seguono la scossa che nella notte, alle 3:50, aveva agitato il sonno degli aquilani raggiungendo un’intensità di M 2.4 sulla scala Richter. Il terremoto delle ore 10:35, a detta dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha fatto registrare una magnitudo di 2.0 sulla scala Richter, con ipocentro ubicato a 14 km di profondità ed epicentro localizzato nel punto di coordinate geografiche 42.50 di latitudine e 13.31 di longitudine. Il sisma delle ore 10:58 ha invece raggiunto magnitudo 2.1 sulla scala Richter, con ipocentro localizzato ad una profondità di 16 km ed epicentro da rintracciare nel punto di coordinate geografiche 42.49 di latitudine e 13.31 di longitudine. Questo l’elenco dei comuni nel raggio di 20 km dall’origine del sisma: Capitignano (AQ), Barete (AQ), Montereale (AQ), Pizzoli (AQ), Cagnano Amiterno (AQ), Campotosto (AQ), Scoppito (AQ), Borbona (RI), Amatrice (RI), Crognaleto (TE), L’Aquila (AQ), Posta (RI), Cittareale (RI), Fano Adriano (TE) e Pietracarmela (TE). Da segnalare infine che dopo quella delle ore 9:53, alle ore 11:54 una nuova scossa di terremoto, ancora una volta di magnitudo 3.2 sulla scala Richter, si è verificata nel Canale di Sicilia meridionale nel punto di coordinate geografiche 36.46 di latitudine e 12.74 di longitudine.
Dopo i terremoti che hanno interessato la provincia di Perugia in Umbria e la provincia dell’Aquila in Abruzzo, una nuova scossa di magnitudo 3.2 sulla scala Richter ha avuto luogo poco fa nel Canale di Sicilia meridionale a largo dell’Isola di Pantelleria. Secondo le apparecchiature della Sala Sismica di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia la scossa, verificatasi alle ore 9.53, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 36.47 di latitudine e 12.31 di longitudine. L’ipocentro del sisma è stato individuato invece ad una profondità di 10 km nel sottosuolo. Vista la distanza dalla costa, il movimento tellurico non è stato avvertito dalla popolazione dell’entroterra. Da capire se a questa scossa ne seguiranno di nuove nelle prossime ore o se il terremoto resterà un episodio isolato.
Dopo una nottata relativamente tranquilla, fatta eccezione per un terremoto di magnitudo 2.2 sulla scala Richter verificatosi in provincia di Perugia alle ore 3:50, una nuova scossa di M 2.4 ha fatto tremare gli abitanti della provincia dell’Aquila in Abruzzo. Il sisma, secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha avuto luogo alle ore 5:24, con epicentro localizzato nel punto di coordinate geografiche 42.26 di latitudine e 13.53 di longitudine, ed ipocentro individuato ad una profondità di 10 km nel sottosuolo. Molti i comuni interessati dal movimento tellurico, questo l’elenco dei centri abitati collocati nel raggio di 20 km dall’epicentro del sisma: Villa Sant’Angelo (AQ), Sant’Eusanio Forconese (AQ), Fagnano Alto (AQ), Rocca di Cambio (AQ), San Demetrio ne’ Vestini (AQ), Fossa (AQ), Ocre (AQ), Rocca di Mezzo (AQ), Prato d’Ansidonia (AQ), Fontecchio (AQ), Poggio Picenze (AQ), Barisciano (AQ), Tione degli Abruzzi (AQ), San Pio delle Camere (AQ), Caporciano (AQ), Carapelle Calvisio (AQ), Santo Stefano di Sessanio (AQ), Ovindoli (AQ), Castelvecchio Calvisio (AQ), L’Aquila (AQ), Calascio (AQ), Lucoli (AQ), Navelli (AQ), Secinaro (AQ), Acciano (AQ), Tornimparte (AQ), Celano (AQ), Capestrano (AQ) e Massa d’Albe (AQ).
Campobasso continua ad essere il bersagio prefertito del terremoto oggi come nei giorni scorsi quando è stata colpita da uno sciame sismico con diverse scosse, ultimo quello di M 1.7 delle 22,38, nelle ultime paio d’ore sembra che l’attenzione si sia spostata in Umbria, con una doppietta arrivata dopo la mezzanotte sulla provincia di Perugia. Poco prima era stata la volta di Grosseto, con un sisma di M 1.5 che non ha provocato fastidi nelle zone circostanti. Ritornando sui terremoti di oggi, che hanno inaugurato questo nuovo giorno, martedì 19 gennaio, le scosse sono state d’intensità avvertibile giusto dalla Sala Sismica INGV-Roma, essendo la prima, arrivata alla mezzanotte e 24 minuti, di M 1.0, e la seconda, che ha preceduto l’una di 3 minuti, di M 0.8. Nel complesso quindi, la situazione della nostra bella penisola, risulta tranquilla in queste prime ore del 19 gennaio.