Sono segnalati due sismi importanti in Oriente tra Cina e Giappone. Alle 7.16, ora locale, a Sud di Honshu in Giappone si è verificata una scossa di 4.8 M con l’epicentro a 78 km di profondità dalla superficie e alle seguenti coordinate: 30.20 latitudine e 140.83 longitudine. Alle 11.08, sempre ora locale, invece è stato colpita a nord Xinjiang in Cina con una scossa di 4.6 M ed epicentro a 36 km dalla superficie. Le coordinate di questo secondo terremoto sono le seguenti: 42.24 latitudine e 84.41 longitudine. Le scosse hanno fatto seguito in Oriente alla brutta serata di ieri dove era sta colpita per due volte Halmahera in Indonesia.



Il bollettino del terremoto in questi ultimi cinque giorni ha avuto un unico denominatore comune, ovvero lo sciame sismico di Campobasso, e anche per questo di metà pomeriggio le notizie che vengono dalla regione del Molise parlano di altre due scosse nei comuni attorno al capoluogo, Baranello, Vinchiaturo, Busso, Ferrazzano, Oratino, Casalciprano, Colle d’Anchise, Spinete, Ripalimosani, Castropignano, Gildone, Bojano e ovviamente Campobasso. Le scosse hanno misurato sulla scala Richter i gradi M 1.0 (alle 15.39) e M 1.5 (alle 16.28); intanto, un terremoto di maggiore intensità, grado magnitudo 2.1, ha colpito sempre senza far danni la provincia di Mantova, con un ipocentro di 10 km di profondità e i comuni più vicini alla zona dell’epicentro che risultano essere Semidee, Fenolica, Calto, Castelmassa, Centelli, Ficcarono, Salara, Bergantino e Bondeno.



Giornata complessa per il terremoto in Italia con l’ennesima presenza dello sciame sismico a Campobasso in Molise dove l’emergenza sembra non avere fine: è vero che danni continuano a non esserci e questa è una bella notizia ma il timore ogni giorno dopo 10-15 scosse è sicuramente ancora alto. Alle 10.47 è arrivata un’altra scossa di M 1,6 nei comuni vicino all’epicentro che risultano i medesimi da giorni, con Baranello e Campobasso le aree più colpite dal vibrazioni del terreno. Intanto vi segnaliamo in questo bollettino di mezza giornata anche un’altra scossa in Toscana: dopo Pistoia, ora è Arezzo che subisce un episodio sismico di forza M 1.3 alle 11.50 con i comuni più interessati alle vibrazioni che risultano essere Sansepolcro, Pieve Santo Stefano, San Giustino, Anghiari, Caprese Michelangelo, Badia Tedaldo, Citerna, Monterchi e Borgo Pace. Chiudiamo invece con una scossa recentissima, a Trento verso mezzogiorno che ha segnato con grado di magnitudo 1.2 i comuni vicini all’epicentro, pur senza danni anche in questo caso: LAvis, Zambiana, Giovo, Nave San Rocco, Albiano, Fornace, Lisignago, Terlago, Lona-Lases e Faedo.



Non si placa la furia del terremoto in Molise, con altre tre scosse che rientrano nello sciame sismico degli ultimi giorni: dalle 7.37 alle 8.54 sono tre le scosse a Campobasso di forza M 1.0, 1.4 e 1.9 che non hanno per fortuna creato danni a persone o cose. Ipocentro di media a 11 km di profondità, mentre i comuni più vicini all’epicentro che risultano essere Baranello, Busso, Vinchiaturo, Ferrazzano, Oratino, Mirabello Sannitico Casalcriprano, Cercepiccola, Spinete e ovviamente Campobasso. Non si placa lo sciame sismico molisano, ma nel frattempo avviene una scosse di media intensità anche in una zona meno abituata al terremoto, ovvero la Toscana. Alle 9.29 un sisma di grado a magnitudo 2.4 ha colpito la provincia di Pistoia, con i comuni più adiacenti all’area dell’epicentro che risultano Abetone, Fumalo, Fanano, Sestola, Montecreto, Riolunato, Cutigliano, Pievepelago, Lizzano in Belvedere, San Marcello Pistoiese, Lama Mocogno, Piteglio. 

In attesa di scoprire come si comporterà la nostra bella Italia dal punto di vista dei terremoti oggi, mercoledì 20 gennaio 2016, facciamo il punto della situazione riguardo gli ultimi terremoti che hanno raggiunto la nostra zona. L’Umbria è stata protagonista, suo malgrado, della scena sismica delle ultime ore del giorno appena finito, 19 gennaio 2016, per fortuna senza conseguenze: un terremoto di magnitudo 1.3 sulla scala Richter è stato infatti registrato, dalla Sala Sismica INGV-Roma, in provincia di Perugia. La scossa, verificatasi alle ore 23,27, è stata solo una delle tante che hanno formato lo sciame sismico che ha colpito la zona per tutta la giornata appena finita. Il sisma  ha visto il proprio epicentro esattamente alle coordinate geografiche identificate da (lat, lon) 42.77, 12.5, ed ipocentro superficiale individuato ad una profondità di 8 km. Diversi i comuni limitrofi alla scossa, ecco alcuni di quelli nel raggio di 20 km dall’epicentro: Massa Martana, Todi, Acquasparta, Giano dell’Umbria.