Giornata molto attiva dal punto di vista sismico in Italia soprattutto per quel che riguarda la provincia di Perugia, al centro in queste ore di un vero e proprio sciame sismico, ma non bisogna sottovalutare neache le altre zone d’Italia interessate da movimenti tellurici e in particolare la provincia di Campobasso, dove poco fa è stato registrato un terremoto di magnitudo 1.8 sulla scala Richter. Secondo il report fornito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il sisma si è verificato alle ore 17:45 nel punto di coordinate geografiche 41.52 di latitudine e 14.61 di longitudine ad una profondità di 10 km nel sottosuolo. Ecco l’elenco dei comuni nel raggio di 15 km dall’epicentro: Vinchiaturo (CB), Baranello (CB), Mirabello Sannitico (CB), Ferrazzano (CB), Busso (CB), Campobasso (CB), San Giuliano del Sannio (CB), Colle d’Anchise (CB), Cercepiccola (CB), Oratina (CB), Casalciprano (CB), Guardiaregia (CB), Spinete (CB), Gildone (CB), Cercemaggiore (CB), Campochiaro (CB), Ripalimosani (CB), San Polo Matese (CB) Sepino (CB), Bojano (CB), Campodipietra (CB), Castropignano (CB), Sant’Elena Sannita (CB), Matrice (CB), San Giovanni in Galdo (CB), Toro (CB) e Jelsi (CB).



Si può parlare a tutti gli effetti di sciame sismico per definire la serie di terremoti che in queste ore sta colpendo la provincia di Perugia, in Umbria, in questo sabato 23 gennaio 2016. La prima scossa di terremoto della giornata di una certa entità è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle ore 13:16, quando un sisma di magnitudo 2.3 sulla scala Richter è stato registrato nel punto di coordinate geografiche 43.24 di latitudine e 12.61 di longitudine, con ipocentro ubicato ad una profondità di 8 km nel sottosuolo. Pochi minuti più tardi, per la precisione alle ore 13:20, ha avuto luogo il movimento tellurico finora più intenso della giornata, con una scossa di magnitudo 2.7 sulla scala Richter che ha visto il proprio epicentro a latitudine 43.23 e longitudine 12.6, e origine nel sisma da individuare a 10 km di profondità nel sottosuolo. Questo l’elenco dei comuni nel raggio di 20 km dall’epicentro: Valfabbrica (PG), Gubbio (PG), Gualdo Tadino (PG), Fossato di Vico (PG), Sigillo (PG), Costacciaro (PG), Assisi (PG) e Bastia Umbra (PG). Da questa scossa fino ad ora si sono succedute ben 8 scosse, tutte comprese tra magnitudo 0.8 e 1.5.



Trema la terra in Abruzzo, per la precisione in provincia dell’Aquila, dove un terremoto di magniitudo 1.8 sulla scala Richter è stato da poco registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Stando ai dati in possesso della Sala sismica di Roma dell’Ingv, la scossa di terremoto ha avuto luogo alle ore 6:55 nel punto di coordinate geografiche 41.83 di latitudine e 13.88 di longitudine, con ipocentro ubicato ad una profondità di 10 km. Diversi i comuni ad essere interessati dalla scossa, questi quelli nel raggio di 10 km dall’epicentro: Villetta Barrea (AQ), Opi (AQ), Pescasseroli (AQ), Civitella Alfedena (AQ) e Scanno. Tra i movimenti tellurici più recenti verificatisi nella nostra penisola bisogna poi segnalare quello registrato in provincia di Reggio Emilia alle ore 9:55. In questo caso la scossa ha raggiunto un’intensità di M 1.9 sulla scala Richter. Le coordinate geografiche del terremoto corrispondono a latitudine 44.47 e longitudine 10.64, mentre l’ipocentro è stato collocato a 9 km di profondità nel sottosuolo. I comuni nel raggio di 10 km dall’origine del sisma sono i seguenti: Baiso (RE), Prignano sulla Secchia (MO), Castellarano (RE), Viano (RE) e Carpineti (RE).



Quest’oggi, sabato 23 gennaio 2016, è stata avvertita una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 della Scala Richter in Friuli Venezia Giulia e per la precisione colpendo maggiormente la provincia di Pordenone. Stando al report diramato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il sisma ha avuto come epicentro il punto di coordinate 46,35 di latitudine e 12,84 di longitudine ad una profondità di circa 8 km. I comuni in cui la scossa è stata avvertita sono quelli di Tramonti di Sopra (Pn), Preone (Ud), Socchieve (Ud), Tramonti di Sotto (Pn), Enemonzo (Ud), Ampezzo (Ud), Raveo (Ud), Villa Santina (Ud), Laurco (Ud), Verzegnis (Ud), Forni di Sotto (Ud), Clauzetto (Pn), Meduno (Pn), Tolmezzo (Ud), Ovaro (Ud), Vito d’Asio (Pn), Cavazzo Carnico (Ud), Sauris (Ud) e Travesio (Pn).

Riprende anche oggi la nostra rubrica sui terremoti sulla penisola e nel mondo. In attesa di scoprire come si comporterà la nostra bella Italia dal punto di vista sismico in questa giornata, sabato 23 gennaio 2016, facciamo il punto della situazione riguardo gli ultimi terremoti che hanno raggiunto la nostra zona. E’ stata una giornata tranquilla, con pochi terremoti significativi, da segnalare, uniformemente distribuiti sul territorio italiano, con una leggera predilizione nelle ultime ore per l’Umbria, nella fattispece la provincia di Perugia. Venendo agli ultimi eventi, alle ore 0,28 italiane, nelle Marche si è verificato un leggero sisma di Magnitudo 1.3. Il terremoto ha visto il suo ipocentro a 9 chilometri di profondità dalla superfice terrestre, mentre le coordinate sono (lat, lon) 42.91, 13.26 che corrispondono a un punto grosso modo equidistante da Sarnano, Ascoli, Castelluccio e Preci. La scossa, registrata come al solito dalla Sala Sismica INGV-Roma non ha provocato danni a cose o persone. Come anticipato, poco prima, alle 23,51 del giorno appena chiuso, un sisma di M 1.2 ha raggiunto invece la zona di Perugia per la quinta volta oggi.