Una giornata relativamente tranquilla per quanto riguarda i terremoti in Italia si avvia verso la conclusione fortunatamente senza ulteriori squilli, fatta eccezione per qualche scossa comunque al di sotto della soglia di magnitudo 2.0 sulla scala Richter. Il sisma più intenso a partire da quello di Macerata dalle ore 10:07 in provincia di Macerata che aveva raggiunto M 2.1 è stato quello verifficatosi in provincia dell’Aquila alle 14:23. Il sisma, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 42.33 di latitudine e 13.20 di longitudine, e ha raggiunto una magnitudo di 1.4 sulla scala Richter. Tra i comuni nel raggio di 10 km dall’origine del sisma troviamo Scoppito e Tornimparte, appartenenti alla giurisdizione aquilana, e quello di Fiamignano, appartenente invece alla provincia di Rieti. Come ovvio, vista la scarsa entità del movimento tellurico, non sono stati segnalati danni a cose o persone: la speranza è che questo martedì 26 gennaio 2016 non faccia registrare nuovi scossoni.
Un violento terremoto si è abbattuto pochi minuti fa sulla Grecia attestandosi come la scossa più potente di questo martedì 26 gennaio 2016 per quanto riguarda il territorio europeo. Il sisma, come riportato dal Centro Sismologico Euro-Mediterraneo (EMSC), ha avuto luogo alle 14:03 italiane, facendo registrare un’intensità di magnitudo 4.0 sulla scala Richter. La scossa ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 38.12 di latitudine e 21.98 di longitudine, con ipocentro superficiale ubicato a 2 km di profondità nel sottosuolo. Tra i centri più vicini all’origine del sisma quello di Temeni, distante 17 km e Patrasso (26 km). La capitale Atene è invece situata a 153 km di distanza dalla zona individuata come epicentro del sisma. Diverse testimonianze giunte al Centro Sismologico Euro-Mediterraneo parlano di terremoto “molto forte”, ma comunque “breve”. Al momento non si ravvisano danni a cose o persone.
Continua lo sciame sismico che in questi ultimi giorni ha interessato la provincia di Perugia, con una serie di terremoti fortunatamente di lieve entità che stanno comunque tenendo al di sopra del normale la soglia di attenzione della popolazione umbra. In questo martedì 26 gennaio 2016 sono già 8 le scosse segnalate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel perugino. Il primo movimento tellurico è stato riscontrato alle ore 00:13 nel punto di coordinate geografiche 42.86 di latitudine e 12.72 di longitudine e ha raggiunto un’intensità di M 1.0 sulla scala Richter. Da quel momento in poi le scosse hanno fatto registrare un’intensità minima di 0.7 fino ad una massima di 1.4 come quella avuto luogo poco fa, alle 11:40, localizzata nel punto di coordinate geografiche 43.09 di latitudine e 12.68 di longitudine e che ha visto il proprio ipocentro ad una profondità di 9 km nel sottosuolo. Diversi i comuni nel raggio di 20 km dall’origine del sisma, ecco l’elenco completo: Assisi (PG), Valtopina (PG), Nocera Umbra (PG), Valfabbrica (PG), Spello (PG), Bastia Umbra (PG), Cannara (PG), Foligno (PG), Gualdo Tadino (PG), Bettona (PG) e Bevagna (PG).
Un terremoto di magnitudo 2.1 sulla scala Richter si è verificato poco fa in provincia di Macerata, nelle Marche. Il sisma, registrato dalle apparecchiature dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle ore 10:07, ha avuto luogo nel punto di coordinate geografiche 43.29 di latitudine e 13.72 di longitudine, con ipocentro localizzato a 19 km di profondità. Diversi i comuni ad aver avvertito la scossa nel raggio di 20 km dall’origine del terremoto; questo l’elenco completo dei centri abitati interessati dal movimento tellurico: Civitanova Marche (MC), Porto Sant’Elpidio (FM), Sant’Elpidio a Mare (FM), Montecosaro (MC), Montegranaro (FM), Monte Urano (FM), Monte San Giusto (MC), Morrovalle (MC), Potenza Picena (MC), Porto San Giorgio (FM), Montelupone (MC), Fermo (FM), Torre San Patrizio (FM), Monte San Pietrangeli (FM), Porto Recanati (MC), Rapagnano (FM), Corridonia (MC), Francavilla d’Ete (FM), Recanati (MC), Loreto (AN), Magliano di Tenna (FM).
Mattinata relativamente tranquilla sin qui dal punto di vista dei terremoti in Italia, in questo martedì 26 gennaio 2016. Pochi i movimenti tellurici da segnalare all’interno dei confini nazionali, unico degno di nota quello segnalato alle ore 9:24 in provincia di Matera, in Basilicata, che ha raggiunto magnitudo 1.5 sulla scala Richter. Parliamo ovviamente di una scossa di lieve entità, che l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha individuato nel punto di coordinate geografiche 40.69 di latitudine e 16.69 di longitudine. L’ipocentro del sisma è stato localizzato invece a 5 km di profondità nel sottosuolo. Questo l’elenco dei comuni nel raggio di 20 km dall’origine del terremoto interessati dalla scossa, appartenenti non solo alla provincia di Matera, bensì a quelle di Bari, Taranto e Molfetta: Matera (MT), Laterza (TA), Santeramo in Colle (BA), Ginosa (TA), Montescaglioso (MT) e Altamura (BA).
Non si apre con una notizia confortante questo martedì 26 gennaio 2016: un terremoto di violenza inaudita si è infatti abbattutto sullo stato oceanico della Papua Nuova Guinea alle ore 4:10 italiane, le 14:10 locali, raggiungendo una magnitudo di 6.1 sulla scala Richter. Fortuna ha voluto che il sisma abbia avuto luogo a largo della costa, cosicché la potenza della scossa sia risultato lievemente attutito per gli abitanti delle zone dell’entroterra vista la distanza dall’epicentro. L’origine del sisma è da individuare nel punto di coordinate geografiche -5.3 di latitudine e 153.2 di longitudine. L’ipocentro è da collocare invece ad una profondità di 20 km nel sottosuolo. Sebbene non vi siano notizie di vittime o danni, l’allerta nello Stato appartenente alla cosiddetta “Cintura di Fuoco” del Pacifico, tristemente nota per la sua affinità con l’attività sismica e vulcanica, è ancora elevata a causa di un possibile rischio tsunami. Seguiranno aggiornamenti nel corso della giornata.