Situazione nella media, con un solo terremoto sopra a magnitudo 2 avvenuto nelle ultime ore, precisamente alle 18,57, nella zona del maceratese. Il sisma di M 2.1 ha visto il suo ipocentro alla profondità di 9 km, con scarse conseguenze avvertibili sul territorio e i paesi limitrofi. Circa un’ora dopo, alle 19,43, è stata la zona di Perugia a tremare, con una scossa di M 2.0, a cui han fatto seguito altre 2 sisma, alle 20,45 e alle 21,24, rispettivamente di M 1.1 e M 1.8. Nel frattempo piccole scosse, M 0.9 ed M 1.3 sono arrivate su Pesaro e L’Aquila. Ritornando al terremoto delle 21,24 su Perugia, il sisma è avvenuto esattamente alle oordinate geografiche (lat, lon) 42.82, 12.93 e a una profondità di 9 km, non provocando danni a cose e persone, fortunatamente. E’ inoltre di pochi minuti fa l’avviso di un terremoto di M 2.1 arrivato nella zona di  Forli’ Cesena già colpito dal fenomeno nel pomeriggio.



Rispetto alla prima parte del pomeriggio, la situazione del terremoto in Italia in questa domenica di inizio 2016 vede una relativa tranquillità con gli ultimi veri episodi sismici che risalgano a quelli di due ore fa in zona Forlì Cesena per lo sciame sismico che in pochi minuti ha presentato 4 scosse di una certa importanza. L’ultima ha coinvolto alle 16.59 i comuni vicino all’epicentro con una forza pari al grado 1.5 sulla scala Richter, ovvero Galeata, Civitella di Romagna, Santa Sofia, Rocca San Casciano, Portico e San Benedetto, Predappia, Premilcuore, Dovadola e Meldola. Vi segnaliamo invece un terremoto che è giunto come informazione qui in redazione e che riguarda un episodio avvenuto questa mattina sulla costa ionica della Calabria, in zona Cosenza: un sisma di M 2.1 a pochi chilometri dalla costa, con i comuni di Cariati e Terravecchia più vicini all’epicentro. Ipocentro del terremoto è stato calcolato a soli 25 km sotto il livello del mare, tanto è bastato però per evitare danni a persone e cose, e questa è la vera bella notizia.



È di poco fa uno sciame sismico in atto nella zona di Forlì Cesena: è il primo episodio di terremoto oggi di una certa importanza, oltre a quello avvenuto a L’Aquila: le quattro scosse avvenute tra le 16.15 e le 17.00 nella provincia di Forlì Cesena non hanno generato danni particolari ma hanno comunque lasciato in allerta tutt’ora i centri nazionali di sismologia. Scosse di magnitudo pari al grado 2.3, 2.7, 2.1 e 1.5, lo sciame emiliano ha lasciato una certa intensità sotto al terreno, con un ipocentro a 25 km di profondità che ha aiutato a non creare eccessivi danni: epicentro vicino al comune di Galeata, con anche Civitella di Romagna, Santa Sofia, Rocca San Casciano, Portico, Premilcuore, Predappio, Dovadola, Bagno di Romagna, Tredozio, Meldola, Sarsina. Per fortuna ripetiamo di danni non se ne parla, anche se la forza delle scosse centrali di questo terremoto è stata ingente e ha registrato il picco massimo nella giornata di oggi. Sembra invece tranquillo un altro sciame sismico in atto oggi, a L’Aquila che non presenta altri episodi sismici dalle ore 12.53, e anche qui non risultano danni particolari.



Dopo la scossa di ieri alle ore 6.21 nuovo sisma oggi a L’Aquila in Abruzzo. Si è verificata infatti una scossa di M 2.1 alle ore 10.33 con epicentro a 9 km di profondità e le seguenti coordinate: 42.19 latitudine, 13.36 longitudine. I comuni interessanti in questo terremoto nel raggio di venti chilometri sono Massa d’Albe (AQ), Borgorose (RI), Lucoli (AQ), Magliano de’ Marsi (AQ), Rocca di Cambio (AQ), Tornimparte (AQ), Rocca di Mezzo (AQ), Ocre (AQ), Scurcola Marsicana (AQ), Ovindoli (AQ), Fossa (AQ), Santa Marie (AQ), Tagliacozzo (AQ), Villa Sant’Angelo (AQ), Sant’Eusanio Forconese (AQ), Pescorocchiano (RI), L’Aquila (AQ), Avezzano (AQ), Fagnano Alto (AQ), San Demetrio ne’ Vestini (AQ), Celano (AQ).

Nella primissima mattina, tra le 5.15 e le 5.16, si sono verificate due scosse in Molise nella pronvinca di Campobasso. I due eventi sismici si sono verificati entrambi alle stesse coordinate: 41.58 latitudine e 14.56 longitudine, ed avevano un’intensità di 2.1 M e 2.0 M. Il primo si è verificato con un epicentro a 11 km di profondità dalla superficie terreste e a 24 km. I comuni interessati nelle scosse sono: Oratino (CB), Casalciprano (CB), Busso (CB), Castropignano (CB), Baranello (CB), Torella del Sannio (CB), Sant’Elena Sannita (IS), Spinete (CB), Molise (CB), Campobasso (CB), Colle d’Anchise (CB), Ripalimosani (CB), Frosolone (IS), Fossalto (CB), Vinchiaturo (CB), Ferrazzano (CB), Pietracupa (CB), Limosano (CB), Duronia (CB), Montagano (CB), Mirabello Sannitico (CB), Sant’Angelo Limosano (CB), Macchiagodena (IS), Matrice (CB), Bojano (CB), San Polo Matese (CB), San Biase (CB), Cantalupo nel Sannio (IS), San Giuliano del Sannio (CB), Campochiaro (CB), San Giovanni in Galdo (CB), San Massimo (CB), Civitanova del Sannio (IS), Campodipietra (CB), Bagnoli del Trigno (IS), Santa Maria del Molise (IS), Petrella Tifernina (CB), Cercepiccola (CB), Guardiaregia (CB), Gildone (CB), Toro (CB), Chiauci (IS), Castelpetroso (IS), Campolieto (CB), Salcito (CB), Cercemaggiore (CB), Castellino del Biferno (CB), Carpinone (IS), Lucito (CB), Sessano del Molise (IS), Sepino (CB), Lucito (CB).

Arriva una segnalazione di terremoto nella notte dal Ingv, istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, a largo di Siracusa. Il sisma di Magnitudo 2.0 si è verificato a 78 chilometri a sud est di Siracusa nel Mar Ionio Meridionale. Le coordinate della scossa sono le seguenti: 36.55 latitudine, 15.89 longitudine. L’epicentro è da segnalare a 10 km di profondità dalla superficie dell’acqua. Nella tarda serata di ieri si è verificato anche un sisma nelle Isole Curili, un arcipelago di sessanta isole che si trova in Russia. Le coordinate sono le seguenti 43.16 latitudine e 146.90 longitudine con l’epicentro posizionato a 22 km di profondità, erano le 21.25 ora locale. Le Isole Curili si estendono per oltre diecimila chilometri quadrati e contano quasi diciannovemila abitanti.