Dopo il terremto della Corea del nord, di presunta matrice artificiale dovuta ai dichiarati test atomici del dittatore Kim Jong-un, veniamo a un italianissimo sisma, che ha colpito alle 19,44 la Costa Calabra nord. Se sia completamente di origine naturale o abbia attinenza con le su citate scosse “sintetiche” non è dato saperlo, ma la scossa di magnitudo 4.1 sulla scala Richter che ha colpito esattamente alle coordinate geografiche (lat, lon) 39.82, 15.57 ad una profondità di 291 km si localizzata nel mare di fronte alla costa calabra, all’altezza di Praia a Mare e Scalea. Al momento non è noto se, visto la profondità, il sisma ha avuto echi nell’abitato vicino alla costa e non si ha notizie di danni a cose o persone. Alle 21,28 è stata invece di nuovo la zona in provincia di Forlì Cesena a tremare, con un terremoto di M 2.0 che ha visto il suo ipocentro ad una profondità di 24 km. Una ventina di minuti dopo una lieve scossa di M 1.5 ha invece colpito la provincia di Bologna.
Si è verificato un sisma di magnitudo 5.1 in Corea del Nord a 49 km nord da Kilju. Questo sarebbe accaduto per un test nucleare con una bomba all’idrogeno proprio a Kilju, una cosa che ha suscitato molta polemica anche perchè l’area del test non è troppo lontana dal confine con la Cina. Il messaggio ufficiale che arriva dallo Stato ed è riportato da IlFattoQuotidiano.it dice: “Abbiamo effettuato con successo un esperimento. Vogliamo difenderci dagli Stati Uniti. Il via libera è stato dato dal leader Jim Jong-un lo scorso tre gennaio. Se gli Stati Uniti non violeranno la sovranità della Corea del Nord non la useremo”. Reazioni che arivano dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu che ha sottolineato questo esperimento come chiara violazione delle risoluzioni. Questo anche perchè il test ha sviluppato un terremoto davvero di una magnitudo molto importante e che ha rischiato di mettere in pericolo la vita di tantissime persone.
Al momento nessun danno o coda per il terremoto avvenuto solo un’ora fa nella zona della provincia di Forllì Cesena in piena Emilia Romagna: per fortuna, dato che il grado di forza su scala Richter del sisma è stato di M 3.0, con la profondità di 27 km come ipocentro che ha avuto la sua importanza per evitare eccessivi danni a cose, strade, edifici e sopratutto persone. Non ci sono feriti e sono pochissime anche le avvisaglie avute dalla popolazione in questo finora unico sisma avvenuto nelle ultime ore in Italia. Dai social viene avvistata qualche vibrazione con alcuni internauti che con “ahi, qui terremoto in azione”, o un più semplice “terremoto in Emilia, speriamo non sia nulla di grave”. La Val Bidente dunque ha tremato ma ha retto a soli due giorni di distanza da altre tre scosse di magnitudo M 2.1, 2.7 e 2.3. Oggi la forza è stata maggiore ma per fortuna con uguale risultato di danni, ovvero zero.
Dopo una giornata relativamente tranquilla arriva una forte scossa di terremoto, oggi giorno dell’Epifania e ultima festività invernale. La scossa arriva dall’Emilia Romagna, a Forlì Cesena, pochissimi minuti fa, alle 16.20 con una forza di intensità pari al grado M 3.0 sulla scala Richter che ha fatto tremare alcuni comuni attorno alla provincia di Forlì Cesena. Ipocentro fissato a 27 chilometri sotto il livello del terreno, il che avrebbe aiutato a non diffondere troppi danni, al momento infatti non ci sono particolari segnalazioni ma bisogna ovviamente attendere le prossime ore per tutti gli aggiornamenti in tempo reale. L’epicentro è stato individuato vicino ai comuni di Galeata, Civitella di Romagna, Santa Sofia, Rocca San Casciano, Premilcuore, Portico, Predappio, Dovadola, Tredozio e Bagno di Romagna. Ripetiamo, dopo la fortissima scossa di terremoto ci sono alcune segnalazioni ma che non parlano per fortuna di danni particolari a cose o persone.
Si è placata l’intensità delle scosse di terremoto, oggi Epifania, in Italia con solo due scosse e senza danni alcuni nelle ultime due ore: sono la Sicilia e l’Umbria a presentare gli unici episodi sismici di una certa rilevanza con Perugia e Messina protagoniste. Alle 9.57 una scossa di M 1.2 sulla scala Richter ha allertato alcuni comuni nella zona di Perugia, tra cui Gubbio, Scheggia e Pascelupo, Costacciaro, Pietralunga, Sigillo, Cantiano, Montone, Umbertide, Fossato di Vico, ovvero le zone più vicine all’epicentro del terremoto. Alle 13.13 invece è la provincia siciliana di Messina a segnalare una lieve scossa sismica di intensità al grado M 1.0 con un ipocentro fissato a soli 3 km sotto il terreno, mentre i comuni più vicini all’epicentro risultano Floresta, Santa Domenica Vittoria, Rocella Valdemone, Montalbano Elicona, Raccuja, Ucria, Randazzo, Malvagna, Librizzi, Sinagra, Basicò, Maniace, Ficarra, Maletto, Patti. Non ci sono invece conseguenze, code o sciami sismici di terremoto avvenuti in mattinata.
Continua la giornata non tranquillissima per le scosse di terremoto che stanno avvenendo in Italia per questa Epifania 2016: dopo gli episodi di una certa rilevanza a Belluno e L’Aquila di questa mattina, arrivano nelle ultime ore anche segnalazioni di terremoti dalla Basilicata e dalle Marche che, sempre senza produrre danni seri a persone o cose, hanno comunque fatto scattare l’allerta nei vari centri sismici nazionali e regionali. Alle 9.52 un sisma di intensità e forza pari al grado M 1.8 sulla scala Richter ha colpito la provincia della Basilicata di Potenza, con un ipocentro calcolato ad una profondità di 10 km sotto il terreno e vicino ai comuni adiacenti all’epicentro: Sant’Angelo Le Fratte, Savoia di Lucania, Satriano di Lucania, Brienza, Vietri di Potenza, Tito e Sasso di Castalda, tutti a non più di 10 km dall’epicentro. Alle prime luci dell’alba invece è avvenuto un terremoto anche qui senza conseguenze gravi nella zona di Ancona, con questi comuni coinvolti e vicini alla zona epicentrale: Sassoferrato, Genga, Arcevia, Fabriano, Serra San Quirico, Mergo, Cerreto d’Essi, Rosora, Serra de’ Conti.
Una giornata dell’Epifania che si apre con alcune segnalazioni di terremoto in giro per il nostro paese: in questo primo bollettino di oggi ci concentriamo sulle scosse maggiori avvenute in queste prime ore della mattina. Alle 2.18 questa notte si segnala uno sciame di intensità M 2.1 nella provincia di L’Aquila che ha coinvolto alcuni comuni vicino all’epicentro senza però causare danni particolari: Rocca Pia, Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio, Rivisondoli, Cansano, Roccaraso, Palena e Scanno. Attorno alle 3.21 è invece la provincia di Rieti a segnalare un terremoto di forza M 1.7 sulla scala Richter, seguito alle 4.30 dalla vicina scossa di Perugia, a M 1.6: alle 4.25 è invece la provincia di Parma, insolita storicamente a fenomeni sismici, che subisce senza danni una scossa di M 1.7 tra i comuni di Borgo val di Taro, Albareto, Compiano, Tornolo, Bedonia, Berceto, con l’epicentro fissato in Toscana a Pontremoli (Ms). Chiudiamo con il sisma più recente avvenuto alle 9.33 nella provincia veneta di Belluno dove una scossa di M 2.0 ha allarmato alcuni centri sismici nazionali, con alcuni comuni coinvolti per fortuna senza danni: Auronzo di Cadore, Comelico Superiore, Danta di Cadore, Vigo di Cadore, San Nicolò Comelico, Lozzo di Cadore, Sesto, Calalzo di Cadore, San Candido, Borca di Cadore e avvertito fino alla celebre Cortina d’Ampezzo, nota località sciistica.