Si è verificato alle ore 19.07 un sisma di Magnitudo 2.2 nella provincia di Forlì-Cesena in Emilia Romagna. La scossa si può posizionare alle seguenti coordinate: 43.97 latitudine e 11.99 longitudine. Il tutto è avvenuto alle ore 19.07. Nelle ultime ventiquattro ore si sono verificate ben quattro scosse più o meno nello stesso punto con leggeri variazioni sulle coordinate. L’epicentro si posiziona a 8 km di profondità. I comuni registrati entro 20 km dall’epicentro sono i seguenti: Civitella di Romagna (FC)Santa Sofia (FC), Galeata (FC), Bagno di Romagna (FC), Sarsina (FC), Predappio (FC), Rocca San Casciano (FC), Premilcuore (FC), Mercato Saraceno (FC), Portico e San Benedetto (FC), Meldola (FC), Dovadola (FC) e Verghereto (FC).



Si è verificata una scossa nel Tirreno Meridionale in pieno mare alle ore 14.21. Il terremoto aveva la forza di 2.5 Magnitudo e l’epicentro si è verificato a 89 chilometri di profondità dalla superficie terrestre. Le coordinate della scossa sono le seguenti: 38.46 latitudine, 15.53 longitudine. Le indicazioni ci dicono che la città più vicina è Messina, la scossa è arrivata a 29 km a nord della città siciliana. Le altre indicazioni da dare sono che il sisma si è verificato a 40 km a nord di Reggio Calabria, 90 km a sud-ovest di Lamezia Terme e a 99 km nord-est da Acireale. Fortunatamente essendo avvenuta in mare la scossa non ha creato gravi danni a strutture o persone. Non ci sono infatti comuni entro venti chilometri dall’epicentro della scossa.



Continua in Umbria il terremoto che da questa mattina accompagna la giornata della provincia di Perugia, in modo più insistente rispetto alla normale attività sismica particolarmente frequente al centro Italia. Alle 12.51 è arrivata la quinta scossa nella zona del Perugino con un ipocentro calcolato a 11 km in profondità nel terreno: l’epicentro questa volta viene individuato a circa 4 km da Scheggia e Pascelupo, con gli altri comuni coinvolti che risultano essere Cantiano, Costacciaro, Frontone, Cagli, Sigillo, Gubbio, Fossato di Vico, Pergola e Genga e come vedete sono coinvolte anche le vicine province di Pesaro Urbino e Ancona. Arriva invece una segnalazione di un terremoto occorso in mattinata nella capitale d’Italia, Roma: alle 7.04 la provincia romana ha segnato un sisma di grado M 1.5 a 7 km di profondità e con comuni coinvolti, pur senza danni come per tutte le altre scosse di terremoto di giornata, che risultano essere Nazzano, Torrita Tiberina, Filacciano, Ponzano, Romano, Civitella San Paolo, Sant’Oreste, Forano, Fiano Romano, Stimigliano, Poggio Mirteto, Rignano Flaminio Selci e Poggio Catino.



Giornata piuttosto convulsa in Italia per il terremoto che sotto varie forme e intensità si sta presentando in alcune provincie, purtroppo solite ad una frequente attività sismica. Continua infatti nella provincia di Perugia lo sciame sismico in atto da tutta mattina anche se non con la forza della prima, che stamani ha colpito il terreno con una scossa di M 2.9 che per fortuna non ha avuto conseguenze. Alle 10.21 la quarta di giornata nel Perugino con una forza d’intensità pari al grado M 1.3, con i comuni coinvolti pur senza danni che risultano Sellano, Preci, Monte Cavallo, Cerreto di Spoleto, Norcia, Vallo di Nera, Trevi, Campello sul Clitunno più altri comuni in provincia di Macerata sempre attorno a quell’area, come Visso, Ussita, Pieve Torina e Fiordimonte. Alle 8.52 trema la Valtellina ma con una scossa lieve di M 1.1 che con una profondità di 10 km come ipocentro, ha interessato alcuni comuni vicino all’epicentro: Livigno, Valdidentro, Valdisotto, Bormio, Valfurva e Sondalo. Chiudiamo questo bollettino con l’ultimo sisma avvenuto alle 9.49: nessun danno per i comuni dell’area di Pesaro Urbino, ovvero Serra Sant’Abbondio, Frontone, Cantiano, Cagli, Pergola e Fabriano (Ancona).

La prima mattinata viene scossa con un terremoto, oggi 8 gennaio 2016, che nella provincia di Perugia ha fatto allarmare e non poco i vari centri di allerte terremoti e alcuni comuni che hanno avvertito le vibrazioni. Per prima cosa vi diciamo che non ci sono danni o segnalazioni di feriti e la qual cosa evidentemente suona come buona notizie, specie se si guarda alla forza del sisma che è stata ingente: alle 7.27 una lunga scossa di forza al grado di magnitudo 2.9 sulla scala Richter ha colpito il Perugino con una profondità di 10 km nel terreno e con i comuni più vicini all’epicentro che sono stati Scheggia e Pascelupo, Cantiano, Costacciaro, Frontone, Sigilllo, Cagli, Gubbio, Sassoferrato, Fossato di Vico, e poi Genga, Fabriano e Arcevia in provincia di Ancona. Timori e paure per le vibrazioni ma i danni non ci sono, come per la seconda scossa capitata poco fa alle 10.21 e che con forza minore, M 1.3, ha colpito gli stessi luoghi. Alle 8.44 invece è stata la vicina provincia di Rieti a segnalare un terremoto di intensità M 1.9 con ipocentro a 13 km di profondità e comuni coinvolti che risultano Amatrice, Accumoli, Cittareale, Borbona, Posta e Acquasanta Terme.

Un nuovo terremoto oggi, arrivato nei primi minuti del nuovo giorno, 8 gennaio 2016, ha colpito la zona del ravennate con una potenza di M 1.8. Il sisma, arrivato per la precisione alle 00,06, nella zona contrassegnata dalle coordinate geografiche (lat-lon) 44.3-11.89, ha visto il suo ipocentro ad una profondità di 25 km. La località più vicina al sisma è Faenza, ma non distano di molto nemmeno Lugo e Imola, che costituiscono anzi i vertici del triangolo al cui centro si trova l’epicentro della scossa. Nessuna notizia d’impatto della scossa è pervenuta, visto anche la potenza medio bassa. Nelle ultime ore del giorno appena terminato, il 7 gennaio, possiamo segnalare il terremoto di M 1,6 arrivato per l’ennesima volta su Forli’ Cesena e quello che ha colpito Perugia, che al pari di  Forli’ Cesena gode di una certa costante attività sismica, fortunatamente, di solito, entro certi parametri che consentono di non avere danni a cose e persone così come basso impatto sulla popolazione. Il terremoto è stato infatti localizzato strumentalmente dalla Sala Sismica INGV-Roma.