–Un terremoto di magnitudo 2.1 sulla scala Richter si è verificato alle ore 19:54 di oggi, sabato 1 ottobre 2016, in provincia dell’Aquila, in Abruzzo. La scossa in questione, come riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 42.56 di latitudine e 13.3 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 10 km. Questo l’elenco completo dei comuni situati nel raggio di 20 km dall’origine del movimento tellurico: Capitignano (AQ), Montereale (AQ), Campotosto (AQ), Amatrice (RI), Barete (AQ), Cagnano Amiterno (AQ), Cittareale (RI), Pizzoli (AQ), Borbona (RI), Crognaleto (TE), Accumoli (RI), Posta (RI), Cortino (TE) e Fano Adriano (TE). Il terremoto, avvenuto nelle zone colpite dal sisma del Centro Italia del 24 agosto, non ha provocato alcun danno a cose o persone.



–Ancora un terremoto in Centro Italia, ancora una scossa in provincia di Ascoli Piceno. Il sisma, secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), si è verificato alle ore 14:02 di oggi, primo ottobre 2016. Il movimento tellurico ha fatto segnare una magnitudo di 2.0 sulla scala Richter, con epicentro individuato nel punto di coordinate geografiche 42.82 di latitudine e 13.23 di longitudine, mentre il suo ipocentro è stato localizzato ad una profondità nel sottosuolo di 7 km. Questo l’elenco dei comuni situati nel raggio di 20 km dall’origine del movimento tellurico: Arquata del Tronto (AP), Montegallo (AP), Castelsantangelo sul Nera (MC), Norcia (PG), Montemonaco (AP), Accumoli (RI), Acquasanta Terme (AP), Ussita (MC), Preci (PG), Montefortino (FM), Visso (MC) e Bolognola (MC).   



–Continua a tremare la terra nel Centro Italia, dove un nuovo terremoto di magnitudo 2.8 sulla scala Richter ha avuto luogo in provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche. La scossa in questione, come riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si è verificata alle ore 13:56 di oggi, sabato 1 ottobre 2016. L’epicentro del sisma è stato individuato nel punto di coordinate geografiche 42.91 di latitudine e 13.25 di longitudine, con ipocentro individuato ad un profondità nel sottosuolo di 10 km. Questo l’elenco completo dei centri abitati situati nel raggio di 20 km dall’epicentro: Montemonaco (AP), Montefortino (FM), Castelsantangelo sul Nera (MC), Bolognola (MC), Montegallo (MC), Ussita (MC), Amandola (FM), Visso (MC), Comunanza (AP), Sarnano (MC), Acquacanina (MC), Arquata del Tronto (AP), Fiastra (MC), Palmiano (AP), Preci (PG), Norcia (PG), Gualdo (MC), Roccafluvione (AP), Smerillo (FM), Montefalcone Appennino (FM), Fiordimonte (MC) e Venarotta (AP).



Un terremoto di magnitudo 2.4 sulla scala Richter si è verificato alle ore 10:45 di oggi, sabato 1 ottobre 2016, in provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche. Il sisma, stando a quanto dichiarato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 42.8 di latitudine e 13.2 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 10 km. Questo l’elenco completo dei comuni situati nel raggio di 20 km: Arquata del Tronto (AP), Norcia (PG), Montegallo (AP), Castelsantangelo sul Nera (MC), Accumoli (RI), Montemonaco (AP), Preci (PG), Acquasanta Terme (AP), Ussita (MC), Visso (MC), Cascia (PG), Montefortino (FM) e Amatrice (RI). La scossa in questione non ha causato alcun danno a cose o persone. 

–Prosegue il nostro resoconto dei terremoti in Italia in questo sabato 1 ottobre 2016 e i dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ci portano in Sicilia, precisamente nella provincia di Messina, teatro di una scossa di magnitudo 2.3 sulla scala Richter a largo delle Isole Eolie. Il sisma, a detta dell’Ingv, si è verificato alle ore 8:06, con epicentro individuato nel punto di coordinate geografiche 38.66 di latitudine e 14.23 di longitudine, e ipocentro localizzato ad una profondità nel sottosuolo di 27 km. Il movimento tellurico, che è avvenuto in mare aperto, si è verificato ad una distanza rilevante dalla costa. Tra i comuni più popolosi e allo stesso tempo più vicini all’origine del terremoto troviamo Bagheria, distante 90 km, e Palermo (97 km).

Questa mattina è stata avvertita una scossa di terremoto nella regione Marche ed in particolare soprattutto nel territorio ubicato nella provincia di Macerata. Secondo il report dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’evento sismico è stato caratterizzato da una magnitudo di 2.3 della Scala Richter con epicentro posizionato nel punto di coordinate 42.88 di latitudine e 13.15 di longitudine ad una profondità di 10 km. I centri abitanti più vicini all’epicentro sono Castelsantangelo sul Nera (Mc), Ussita (Mc), Visso (Mc), Preci (Pg), Norcia (Pg), Bolognola (Mc), Montemonaco (Ap), Montegallo (Ap), Acquacanina (Mc), Montefortino (Fm), Fiastra (Mc), Arquata del Tronto (Ap), Monte Cavallo (Mc), Fiordimonte (Mc), Seltano (Pg), Pieve Torina (Mc) e Amandola (Fm).

Torna l’ansia nel Centro Italia per il terremoto: due forti scosse di magnitudo 3.4 e 3.6 hanno, infatti, colpito le Marche ieri sera. La prima è stata registrata alle 21:22 e ha avuto come epicentro i comuni di Montemonaco, Castelsantangelo sul Nera e Montegallo, mentre la seconda, quella più forte, è avvenuta alle 21:38 nella stessa zona. Ai centralini dei vigili del fuoco sono arrivate molte chiamate, ma non ci sono stati nuovi danni. Il terremoto è stato avvertito in tutto l’entroterra ascolano e in buona parte di quello maceratese. Le scosse registrate nelle ultime ore in queste zone sono diverse. Un terremoto più lieve, di magnitudo 2.0, è stato registrato alle 21:47 dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che ha localizzato il nuovo evento sismico nella stessa zona. Tra le città interessate anche Ussita, Bolognola, Amandola, Visso, Arquata del Tronto, Comunanza, Saranno, Acquacanina, Palmiano, Norcia, Preci, Fiastra, Roccafluvione, Acquasanta Terme, Venarotta, Montefalcone Appennino e Smerillo. Le scosse, dunque, tornano ad essere frequenti, sebbene non siano intense come quelle dello sciame sismico che ha interessato il Centro Italia per più di un mese dalla scossa del 24 agosto di magnitudo 6.0.