Alle ore 20.05 si è verificata una scossa di terremoto in provincia di Ascoli Piceno nelle Marche. Questo è stato localizzato alle seguenti coordinate: 42.82 latitudine, 13.23 longitudine. L’epicentro è stato rilevato a otto chilometri di profondità dalla superficie terrestre e il sisma era di 2.6 Magnitudo. Ecco i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro: Arquata del Tronto (AP); Montegallo (AP); Castelsantangelo sul Nera (MC); Norcia (PG); Montemonaco (AP); Accumoli (RI); Acquasanta Terme (AP); Ussita (MC); Montefortino (FM); Preci (PG); Visso (MC) e Bolognola (MC). La città con almeno cinquantamila abitanti è Teramo a 42 chilometri a ovest dall’epicentro.



Le ultime scosse di terremoto nelle ultime due ore avvenute sul suolo italiano si caratterizzano al sud Italia e al centro: oggi il meridione ha visto parecchie scosse sismiche su varie regioni, dalla Puglia alla Basilicata – la scossa di più alto grado di giornata, M 3.4 Richter – fino alla Calabria e Sicilia nelle prime ore del pomeriggio. Alle 14.42 è infatti la zona attorno alle Isole Eolie a presentare un terremoto senza conseguenze particolari di grado M 2.1 sulla scala Richter, con ipocentro a 112 km sotto il livello del mare e l’epicentro lontano dalle coste di terra ferma. Sempre senza danni ma in centro Italia è il terremoto avvenuto nella provincia di Rieti pochi istanti fa a generare la scossa di grado magnitudo 2.4 sulla scala Richter: ipocentro del sisma a 10 km di profondità, epicentro invece presso i comuni di Accumoli, Arquata del Tronto, Norcia, Amatrice, Cittareale, Montegallo, Cascia, Acquasanta Terme, Castelsantangelo sul Nera. Coinvolte nello sciame sismico di giornata anche le provincie di Macerata, Perugia, Ascoli Piceno e anche L’Aquila, sempre per fortuna senza danni particolari.



Due scosse di terremoto di media intensità avvenute nelle ultime due ore, una in centro Italia e l’altra in Calabria: non ci sono stati danni o conseguenze negative, ma resta la lieve allerta del centro nazionale INGV. Alle ore 12 un’altra scossa dello sciame sismico su Ascoli Piceno ha colpito con grado M 2.1 sulla scala Richter, con i comuni coinvolti vicino all’epicentri che risultano essere Arquata del Tronto, Norcia, Montegallo, Accumoli, Acquasanta Terme, Preci, Ussita, Visso, Montefortino, Cascia. Alle ore 12.15 invece è la scossa di grado M 2.6 che ha colpito la provincia di Catanzaro a segnalarsi come terremoto al centro nazionale INGV: ipocentro a 10 km sotto il livello del terreno, epicentro invece situato presso i comuni della provincia, ovvero San Pietro Apostolo, Cicala, Carlopoli, Panettieri, Miglierina, Feroleto Antico, Decollatura, Bianchi, Soveria Mannelli, Sorbo San Basile, Marcellinara, Taverna, Fossato Serralta, Pentone, Colosimi, Albi, Magisano, Sellia, Caragga di Catanzaro, Scigliano, Catanzaro, Zagarise, Martirano e Maida.



La mattinata dopo le forti scosse di terremoto avvenute in Puglia e in Basilicata nella notte, è stata di nuovo occupata dalle scosse sismiche del centro Italia: Rieti, Perugia, Macerata e Ascoli Piceno, sono queste le provincie sempre sotto stretta osservazione per via delle scosse di assestamento che continuano imperterrite da ormai quasi due mesi. Dalle ore 9.04 fino alle 11.58 sono ben 6 le scosse sismiche sopra il grado M 2.0 Richter: la più potente arriva alle ore 10.45 presso l’area vicina di Ascoli Piceno, con ipocentro a 9 km di profondità sotto il livello del terreno. Epicentro invece generale dell’ultimo sciame sismico avvenuto, risulta presso i comuni di Arquata del Tronto, Accumoli, Norcia, Montegallo, Cittadelle, Castelsantangelo sul Nera, Acquasanta Terme, Montemonaco e Cascia. Non ci sono per fortuna danni particolari o conseguenze negative per le scosse, con la popolazione nelle tendopoli che non ha avvertito alcuna scossa di terremoto in questa mattinata.

Nottata con poche ma intense scosse di terremoto: oggi, giovedì 20 ottobre 2016, la zona più colpita senza per fortuna danni particolari è per una volta la Basilicata e non il centro Italia – che comunque ha presentato in queste prime ore della mattina due scosse nella zona di Perugia e Rieti. Alle ore 2.09 è la provincia di Potenza a segnalare le scosse di terremoto di grado M 3.4 sulla scala Richter: i dati del centro INGV presentano un ipocentro a 17 km in profondità sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro è situato presso Ruoti, Avigliano, Filiamo, Baragiano, San Fele, Atella, Picerno, Muro Lucano, Rapone, Balvano, Ricigliano, Potenza, Ripacandida, Castelgrande, Rionero in Vulture, Tito, Pietragalla. Alle ore 2.54 è invece la zona solita del centro Italia a presentare la scossa di M 2.9, con l’epicentro della scossa di grado M 2.9 che ha toccato i comuni di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Norcia, Cittareale, Montegallo, Acquasanta Terme, Preci e Castelsantangelo sul Nera.

Allarme in Puglia per una scossa di terremoto con epicentro in Grecia: è stata avvertita, infatti, anche nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto. I cittadini impauriti, come riportato da Il Quotidiano di Puglia, hanno chiamato i vigili del fuoco, ma non si registrano danni a persone o cose. La scossa di magnitudo 4.4 segue le nove scosse forti che hanno tenuto in apprensione la Puglia sabato 15 ottobre per il terremoto registrato anche in quel caso in Grecia. Paura anche in Indonesia per una forte scossa di terremoto registrata ieri alle 2:26 ora italiana (8:26 ora locale): stando ai rilevamenti dell’agenzia geologica statunitense (Usgs), il sisma di magnitudo 6.2 è stato registrato nel mare di Giava. Ha avuto ipocentro a circa 620 chilometri di profondità ed epicentro 160 chilometri a Nord Est di Pamanukan. Dopo il terremoto non sono stati segnalati danni a persone o cose, né è stato lanciato l’allarme tsunami. La situazione è, dunque, sotto controllo. A proposito di mare, una scossa di terremoto ieri è stata registrata anche in Italia, nel Tirreno Meridionale. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il sisma registrato alle 5:40 è stato di magnitudo ML 2.4. E’ stato localizzato ad una profondità di 137 chilometri e con le seguenti coordinate geografiche: latitudine 38.44, longitudine 15.48. Martedì, invece, il terremoto ha colpito le Isole Eolie: una scossa di magnitudo ML 2.8 ha colpito Leni, Malfa e Santa Marina Salina, in provincia di Messina.