Altra scossa di terremoto si è sentita alle ore 19.33 a Catania per una Magnitudo di 2.6. Il sisma è stato localizzato alle seguenti coordinate: latitudine 37.76 e longitudine 15.12. L’epicentro inoltre si è visto a sette chilometri di profondità dalla superficie terrestre. I comuni interessati nella scossa sono praticamente gli stessi della scossa precedente che si era verificata invece alle 15.27 con la Magnitudo che era invece di 2.2. La scossa di poco fa è la terza della giornata nella provincia siciliana visto che se n’era sentita una già stamattia alle ore 10.18 che era stata la più forte attorno ai 2.9 di Magnitudo.
Centro Italia e Sicilia, le scosse di terremoto del primo pomeriggio indicano queste due zone di provenienza in termini di movimenti sismici del terreno sottostante: alle ore 15.27 è ancora la zona attorno a Catania a muoversi dopo la forte scossa di questa mattina di M 2.9, in questo caso invece la scala Richter è stata mossa fino al grado 2.2. Ipocentro del terremoto a 7 km di profondità, epicentro invece calcolato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Sant’Alfio, Milo, Giarre, Mascali, Zafferana Etnea, Piedimonte Etneo, Santa Venerina, Riposto, Fiumefreddo di Sicilia, Linguaglossa, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Gaggi, Pedara, Viagrande, Graniti, Nicolosi, Aci Bonaccorsi, Taormina, Malvagia, Valverre e Randazzo. La scossa di Rieti invece è stata segnalata al grado M 2.0 con epicentro presso i comuni di Amatrice, Cittareale, Montereale, Accumoli, Capitignano, Campotosto, Cagnano Amiterno, Borbona, Crognaleto, Arquata del Tronto, Pizzoli, Cortino.
La mattinata di oggi ha visto un terremoto per una volta lontano dall’area del centro Italia: è la Sicilia che ha evidenziato e segnalato tramite il centro nazionale INGV con dati i tempo reale una scossa di grado M 2.9 presso la provincia di Catania, con alcuni paesini che hanno avvertito distintamente il movimento sotto il territorio dell’isola. Il tutto è avvenuto alle ore 10.18 di questa mattina, con ipocentro a 7 km di profondità, mentre l’epicentro è stato calcolato presso i comuni di Milo, Sant’Alfio, Zafferana Etnea, Giarre, Santa Venerina, Mascali, Riposto, Piedimonte Etneo, Fiumefreo di Sicilia, Linguaglossa, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Pedara, Viagrande, Gaggi, Aci Sant’Antonio, Nicolosi, Francavilla di Sicilia, Molo Alcantara, Aci Bonaccorsi, Valverde, San Giovanni La Punta, Castelmola, Regalna, Randazzo, Tremestieri Etneo. Scossa di grado per fortuna non eccessivo per causare danni o problemi nella provincia di Catania: intanto proseguono le scosse di assestamento incentro Italia ma senza grossi acuti nelle ultime due ore.
Nottata difficile dal punto di vista delle scosse di terremoto sempre in centro Italia: dopo due giorni di calma relativa sono tornate le scosse di assestamento vagamente avvertibili dalle popolazioni terremotate, ancora nelle tendopoli nell’attesa delle prime strutture che stanno venendo su a tempo di record. Dopo la scossa di M 2.6 e 2.7 ad Ascoli Piceno, alle ore 1.47 è avvenuta un altro sisma sempre nella medesima provincia, con attigue anche Rieti, Perugia e Macerata, con grado su scala Richter di M 3.4. Non ci sono stati danni particolari per fortuna, ma le popolazioni dei comuni più vicini all’epicentro l’hanno avvertita, ovvero Arquata del Tronto, Montegallo, Accumoli, Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Acquasanta Terme, Amatrice, Preci, Ussita, Montefortino, Cascia, Visso, Cittareale. Ipocentro di questo terremoto è stato a 9 km di profondità, mentre ripetiamo che non ci sono state per fortuna conseguenze negative per questa ennesima fase di sciame sismico post-24 agosto.
Ancora un terremoto e trema ancora la terra in provincia di Ascoli Piceno, mezz’ora prima della mezzanotte di oggi. A farne le spese è Montegallo, dove il Centro Nazionale INGV ha rilevato un sisma di 2.7M. L’epicentro è stato individuato a latitudine 42.84 e longitudine 13.23, mentre la profondità è stata di 8 km. Avvertito il movimento tellurico anche nelle vicinissime Arquata del Tronto e Castelsantangelo sul Nero, così come a Montemonaco, Norcia, Ussita, Montefortino e Visso. Nell’ora successiva non sono state invece rilevate scosse di assestamento in questa zona precisa, mentre si sono susseguite piccole scosse fra gli 1.2M e gli 1.8M in provoncia di Macerata, Rieti e Perugia. E’ qui, precisamente a Norcia, che è stato individuato il sisma con il picco più alto. Le coordinate geografiche in questo caso hanno evidenziato l’epicentro a latitudune 42.76 e longitudine 13.15, con una profondità di 10 km. Diversa invece la situazione all’estero: alle 23:44 un terremoto di 2.9M ha colpito nuovamente l’isola di Creta, in Grecia. L’epicentro è stato individuato dal sismografo locale dell’Instituto Tecnologico e dell’Educazione, con latitudine 35.63 e longitudine 23.14 e con una distanza di 45 km da Platanos, nella periferia occidentale del Paese.